Il decreto “scemo” non è offensivo, ma è un commento reale. La politica litiga per l’articolo 25 perché consente la valutazione delle istanze di condono e non per l’articolo 39ter che è “tombale”, sul serio, per il centro Italia. Una misura, quella che approva questo parlamento ignorante che, addirittura, riapre i termini del terzo condono! E così, i nostri sindaci hanno perso anche questa battaglia. Distratti e lontani da ogni reale bisogno della cittadinanza, non hanno detto una parola. Restano muti. Anche davanti a questa ennesima dimostrazione di cattiva gestione da parte del governo. Continuiamo ad essere maltrattati e, neanche quando le cose ce le abbiamo sotto il naso riusciamo a coglierle. Figure che non servono. Figure astratte e inadatte al ruolo che ricoprono. Era questa l’occasione per rivendicare rispetto e, invece, siamo rimasti fermi a quello che ci era stato dato o peggio, siamo rimasti legati agli interessi che i 5stelle hanno con i sondaggi. E non abbiamo richiesto di più. Neanche dignità con un altro articolo dello stesso decreto. Noi restiamo fermi al 25, il mondo va avanti con il 39ter. Il primo lega l’analisi delle istanze di condono ad una legge già esistente. Il secondo, invece, riapre i termini di un’altra legge. E consente di sanare l’impossibile. Ma noi siamo a Ischia. E abbiamo questi sindaci qua.
Quindi i sindaci si sarebbero dovuti battere per l’estensione del 39 ter all’isola d’Ischia così da sanare l’impossibile in un territorio ad alto rischio sismico? In un territorio ad alta vocazione turistica? In un territorio che dal suo straordinario (ancora per poco visti gli scempi compiuti) paesaggio trae la sua ricchezza?