Ida Trofa | Due anni dopo Ischia ricorda il terremoto delle politica e dell’interesse, non il terremoto di Ischia. Ieri sera con una messa ed una fiaccolata i sodali e pochi disillusi hanno celebrato con i governativi del momento il secondo anniversario del sisma agostano che fece 2 morti e numerosi danni.
Alla celebrazione religiosa che doveva essere in suffragio delle vittime, tenutasi all’aperto nei giardinetti di Piazza Fango, hanno partecipato Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del dimissionario Giuseppe Conte, Angelo Borrelli capo della Protezione Civile, Carlo Schilardi commissario straordinario per la ricostruzione, Fulvio Bonavitacola Vicepresidente della Regione oltre ai sindaci di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio, i comuni ischitani colpiti dall’evento sismico che produsse anche 2475 sfollati, 1060 case inagibili, decine di attività produttive chiuse e 300 persone senza lavoro.
Un sisma in piena estate che comportò la fuga di migliaia di turisti ed il crollo delle prenotazioni per i mesi successivi – una crisi da cui l’isola ha saputo velocemente risollevarsi – ma che ha significato pure polemiche roventi sul diffuso abusivismo edilizio e sui diversi condoni succedutisi negli anni, che hanno sanato parte degli abusi e costituiranno uno dei criteri che disciplineranno la ricostruzione.
Una ricostruzione al momento ancora al palo dei danni lievi (flop) e delle bozze sui danni pesanti che con la struttura commissariale si sta limitando a gestire i fondi stanziati per circa 38 milioni di euro del fondo nazionale per l’emergenza, la stessa che la politica ha strappato al territorio nonostante il grido di aiuto di quasi 5mila persone che chiedevano di non fermare l’emergenza e lasciarla ad Ischia meno fino al 21 agosto.
Sono 37.136.262,21 euro quelli stanziati e arrivati alla Tesoreria Provinciale dello Stato, sezione di Napoli, sulla contabilità speciale n.6063 intestata al ‘Comm delegato OCDPC 476-17′ a valere sul fondo emergenze. Solo le aziende extra zona rossa, quelle del danno riflesso da sisma e della perdita di fatturato hanno incassato dai fondi dedicati alla ricostruzione con la legge 130, intorno al milione di euro complessivamente. Il resto forse lo vedremo sempre che la crisi balneare innescata dal Carroccio ci assista.
Ida Trofa