Paolo Mosè | E’ senza dubbio la telefonate più interessante tra quelle intercettate nell’inchiesta per individuare i responsabili della distruzione dell’autocarro nel parcheggio Guerra a Ischia di proprietà di una società di Casal di Principe, di cui l’imprenditore Luigi Caterino ne è il massimo esponente
Alberto Della Gatta chiama un suo collega imprenditore, tale Antonio Marigliano, anche lui nel settore della trivellazione, e i due si sfogano mettendo in evidenza che il terremoto di Casamicciola ha di fatto richiamato l’attenzione dei Casalesi. E’ ciò che riferiscono testualmente in questa intercettazione del 12 aprile scorso alle ore 10.18, come di seguito riportato:
Antonio: pronto
Alberto: Antonio
Antonio: ue Alberto, buongiorno
Alberto: buongiorno come stai
Antonio: ma insomma, dimmi tutto
Alberto: senti un poco a me servirebbe un sondatore per un paio di settimane ci starebbe qualcuno che vorrebbe lavorare?
Antonio: a dire il vero non ti so dire eventualmente ti posso fare sapere
Alberto: si, io ho chiamato solo te, ho detto se lo sa Antonio prima che chiamo torno torno
Antonio: no va bene io adesso chiamo faccio un paio di telefonate, ci stava una persona che eventualmente voleva lavorare
Alberto: la cosa importante tu lo sai Antonio, deve essere un bravo ragazzo
Antonio: si ma non ti preoccupare io adesso faccio un paio di telefonate, ci stava un ragazzo ma ragazzo, una quarantina di anni ha
Alberto:si basta che muove la manovella hai capito
Antonio: padre di famiglia, va bene non li preoccupare stai tranquillo ti faccio sapere la data di domani dammi tempo…
Alberto: si ma tu stai lavorando?
Antonio: mo io sto fermo Alberto, mi sono fermato
Alberto: ti sei fermato vero?
Antonio: non sto facendo niente, si si e che vuoi fare, c’è Caterino che ci sta dando addosso, vanno camminando tomo torno che devono da fare, che devono fare
Alberto: ma vedi un po
Antonio: vanno da uno e dicono non lo chiamare quello non sta attrezzato, vanno da un altro…che vuoi fare, la vita è fatta così, sto facendo qualche servizio qua a Napoli e basta ogni tanto qualche pompa qualcosa
Alberto: che schifo, dai
Antonio: eh che schifo Alberto, che posso fare io, non appartengo a nessuno
Alberto: mi hai fatto venire il freddo addosso
Antonio :come?
Alberto: neanche io appartengo a nessuno
Antonio: io non appartengo a nessuno, non c’è nessuno che mi difende mio suocero si è tolto di mezzo non vuole sapere più niente, sto solo io, stiamo dando addosso come a che
Alberto: allora come funzione Antonio devono lavorare i camorristi e noi dobbiamo andare a casa
Antonio: si Alberto, scusa io e te non ci mettiamo d’accordo quell’altro chiama gente torno torno e fa venire gente da fuori paese a lavorare lì sopra e una volta una macchina a fare i sondaggi una altra volta una macchina a fare i sondaggi io che devo fare li posso fare andare a sparare a me mi hanno insegnato che la mattina devo scendere a lavorare, a lavorare non a fare i guai
Alberto: pure a me mi hanno insegnato cosi
Antonio: e perciò dico Alberto poi questa gente che va camminando torno torno per dentro gli alberghi va dicendo no, non lo chiamare
Alberto: ma cosa ti devo dire che un mese fa mi hanno buttato una macchina da sopra a giù a me, ti devo dire pure questo ora?
Antonio: Alberto tu sai le cose tue, hai i tuoi problemi
Alberto: hai capito
Antonio: io ho i problemi miei, alla fine diciamo così due noci in un sacco se stanno insieme le due noci allora può darsi che si possono anche difendere ma se le due noci non stanno insieme prima o poi i pappeci te la rosicano, funziona così e allora a dire il vero io devo andare a lavorare ad andare a regalare la fatica, devo regalare l’esperienza devo andare a prendere i soldi tra un anno un anno e mezzo due anni, a me che cazzo mene fotte, onestamente io non faccio la banca
Alberto: hai ragione
Antonio: allora se vedo fare un servizietto. quello mi da i soldi subito basta, mi dicono che me ne devo andare da sopra all’isola, ma qual’è il problema io vivo lo stesso
Alberto: ma tu hai i tuoi clienti
Antonio: si ho capito ma Alberto ma quelli mi danno addosso perché io non mi posso difendere cioè io non posso difendere non potendomi difendere automaticamente io non posso fare niente hai capito cosa ti sto dicendo? Io non mi posso difendere perché prima c’era mio suocero appresso, ci stavano i fratelli di mio suocero allora magari ci stava un poco di rispetto ora il rispetto è finito, si sono presentati lì con una trivella e si è fatta
Alberto: fra me e te da tanti anni abbiamo avuto qualche disguido qualcosa? Diciamo
Antonio: Alberto ma io non mi sono mai permesso di venirti a dare fastidio sui lavori e tu dall’altra parte hai fatto la stessa cosa però questo fatto che sto Nicola va camminando, va facendo e va dicendo, senti ma tu lo sai cosa è andato a dire vicino a i Patanari? Mi ha chiamato don Salvatore
Alberto: sì
Antonio: quello ha detto che praticamente lui là deve vedere lui perché lui qui lui là., ma scusa io cosa ho da vedere
Alberto: a faccia del cazzo
Antonio. io pure campo a Ischia tengo la residenza a Ischia faccio le carte a Ischia
Alberto: pure lui fa il camorrista
Antonio: Alberto sta camminando dappertutto ci sono preventivi portati tutti gli alberghi dove io facevo la manutenzione, ci sono preventivi dappertutto, io mi posso mai permettere di partire da qui vengo da te a Forio e porto i preventivi per tutti gli alberghi
Alberto: va bene se uno ti chiama logicamente quello è lavoro Antonio tu sbagli
Antonio: se mi chiama? Ma non è che tu praticamente vai girando vai camminando e porti i preventivi dappertutto
Alberto: va bene ma loro stanno girando di un’altra maniera, loro stanno girando, diciamo… qui dobbiamo lavorare noi e basta!
Antonio: ma questa cosa di portare il preventivo e dire non chiamate a quello, questo significa
Alberto: si
Antonio: hai capito quello che ti sto dicendo, ho un’ altra macchina fermata lì all’Internazionale appena ho un po’ di temo, una settimana, tre o quattro giorni, vado là la metto in moto e me la porto a Napoli e basta, chiudo proprio libro con Ischia
Alberto: è peccato Antonio
Antonio: ma non cé la faccio più, Alberto da solo io non ce la posso fare, io sono solo hai capito quale è il discorso
Alberto: Antonio io che ti posso dire
Antonio: la famiglia si è girata le spalle, hanno detto questi sono cazzi tuoi e te li piangi tu, ma io cosa ho da vedere, io ho 46 anni devo morire di infarto? Mi deve venire qualche ictus ma cosa me ne fate, come è finito per me finirà anche per loro ricordatelo perché tu lo sai bene, questo è un mestiere di merda, mestiere pericoloso e prima o poi ci appizzano le penne perché questo non è l’idraulico che vai a cambiare il flessibile il primo pozzo che sbagli, il secondo pozzo che sbagli, il terzo pozzo stai fuori
Alberto: te ne vai in malora
Antonio: perché quello “albergo deve fare…
Alberto: se hai bisogno se ti chiamano, ti fanno io sto qui più di questo cosa ti posso dire
Antonio: no ma figurati Alberto ma io non ti sto dicendo nulla non sto dicendo Alberto: fammi lavorare oppure Alberto hai…
Antonio: per me se hai bisogno di una mano io ti posso aiutare in qualche modo
Alberto: tu se vuoi una mano che devi posare una macchina vuoi un appoggio del mio che ti devo dire, io sto qua, tu lo sai io faccio bi bu bà io sono un bravo ragazzo ora mi dispiace quello che stai dicendo
Antonio: no ma figurati, quale è il problema
Alberto: a me fa più piacere a tenere a te sull’isola che a tenere questi sozzosi perché questi fanno cose da sozzosi, sono Casalesi, sono sozzosi
Antonio: va bene ma io lo so non c’è bisogno che me lo dici, Alberto quelli tanti anni fa pure ebbi una mezza discussione con mio suocero sulla destinazione a Napoli, quelli hanno fatto sempre questo con noi e tu lo sai a me mi hanno incendiato due auto, mi hanno rubato un compressore voglio dire queste non sono cose quando le hanno fatte a noi zitti zitti nessuno ha detto nulla ora che lo hanno fatto a loro sono andati addirittura al giornale
Alberto: ma a parte questo, sapessi quante volte …lo sai, quelli adesso quasi quasi questa fetta di carne me la vogliono fare mangiare a me
Antonio: ma io menomale che non c’ero altrimenti ce la mangiavamo tutte e due
Alberto: hai capito o no?
Antonio: se no mi denunciavano pure a me. Io sono stato fortunato tra virgolette che non ci sto proprio sull’ isola, vengo ogni tanto faccio un servizio una giornata due giornata poi me ne scappo perché vedo le cose storte vedo il mondo che cammina al contrario
Alberto: si
Antonio: ma io non posso lavorare cosi
Alberto: si ma si sapeva, questi dove mettono piedi i casalesi, mi senti, succede la guerra a tutte le parti è sempre stato così
Antonio: Alberto ma diciamo cosi io onestamente non ci voglio avere a che fare cioè perché non mi posso difendere capito? Non ho modo di potermi difendere se io mi potessi difendere e avrei una possibilità di difesa, allora a quel punto mi prendo anche io il lavoro
Alberto: si hai ragione
Antonio: ma io sto facendo ti ripeto sono solo non ho aziende di 20 persone 30 persone 50 macchine
Alberto :pure noi
Antonio: io solo a… tengo
Alberto: Antonio noi siamo 3 di noi sto io Luca e un ragazzo stiamo seguendo, noi tre ne siamo
Antonio: no va bene ma figurati, Alberto io non ti sto accusando di niente io ti sto solo dicendo le situazioni come sono
Alberto: però non rompete il cazzo fateci lavorare anche a noi
Antonio: no ma Alberto non c’è niente per nessuno quelli sono così hanno sempre fatto questo ora che c’è il fatto del terremoto questi devono vedere come entrare si devono mettere lì e rompere il cazzo a tutti quanti finché non finisce questa situazione del terremoto questi lì hanno il
Alberto: io lo dissi questo è venuto di nuovo qui, ora si riempie di Casalesi qua
Antonio: si fin quando finisce questo giro di soldi per il terremoto si ma Alberto che vuoi fare non posso dire niente
Alberto: Antonio poi ci vediamo da vicino e ci prendiamo il caffè, dai
Antonio: va bene Alberto ma figurati qual’è il problema non ho nessun problema io purtroppo vado e vengo quindi non ci sono sempre fisso come a prima
Alberto: queste cose che mi hai detto mi dispiace ti dico la verità sono cose che
Antonio: no ma Alberto ma non è da adesso questi sono anni che stanno appreso appresso appresso a dire non chiamarlo non chiamarlo non chiamarlo ma io cosa ho da vedere a me non interessa io ho visto i lavori che sanno fare loro e quelli che so fare io io non devo imparare il mestiere da nessuno io il mestiere mio lo conosco
Alberto: si si
Antonio: scusa se io mi devo mettere a lavorare sulla macchina io mi metto sulla macchina e lavoro non mi sono mai tirato indietro a niente assolutamente
Alberto: non sto a lavorare pure io sulla macchina
Antonio: Alberto ma purtroppo quando sì stringe la situazione uno si deve adeguare
Alberto: eh si
Antonio: io sono nato sulla macchina sulla percussione sulla trivella io là mi sono imparato a fare i guai torno torno non è che io mi sono imparato così all’improvviso ma scusa si dice il buono e il cattivo
Alberto: si si
Antonio: mica dice solo il buono
Alberto: per imparare devi fare il guaio
Antonio: ma Alberto purtroppo io ho 46 anni onestamente per mettermi a fare le tarantelle insieme a loro ma io cosa ho da vedere, io quando ero il momento che ti dovevo servire giorni di festa e giorni di lavoro per me non ci stava mai niente sono corso sempre con la speranza che se eventualmente succedeva qualche momento di crisi mi tenevi presente invece neanche per il cazzo
Alberto: ora dai Patanari stanno andando loro, allora
Antonio: Nicola stava la
Alberto: vedi un poco sempre perché sta con i Casalesi dietro
Antonio: ma non lo so Alberto devo dire la verità a me mi hanno chiamato sono andato li e sono andato a vedere che quelli stavano lì e me ne sono andato proprio ma io cosa ho da prendermi questioni a me non interessano vidi proprio che mettevano la pompa ma io cosa dovevo fare
Alberto: vedi un poco
Antonio: ma io l’altra volta stavo a fare i pali a lato di la sopra al parcheggio dove avevano scavato, quello venne con la telecamera venne a vedere venne a fare ma a me che me ne fotte onestamente la volete così e questo è quello che vi dovete mangiare ma cosa ho da vedere poi alla fine quando è il momento che quelli ti devono far lavorare chiamano ad un altro, allora va fanculo
Alberto: va bene
Antonio: tanto ho fatto il pozzo al San Raffaele perché quello si imputò che lo voleva fare la giù ma se quello non lo faceva la giù io il pozzo al San Raffaele non lo facevo, perché quelli già avevano la macchina pronto che la stavano portando la sopra
Alberto: si, alla faccia del cazzo
Antonio: Alberto tu stai in mezzo alla strada e pure io sto in mezzo alla strada li sappiamo i movimenti li sappiamo le cose quando si muovono quando non si muovono come e quando perché noi dobbiamo studiare la notte per il giorno quello che dobbiamo fare ma purtroppo questi qua studiano prima di noi
Alberto: ho capito
Antonio: non c’è niente da fare va bene Alberto ma quale è il problema io adesso faccio un paio di telefonate e ti faccio sapere per il raffreddatore
Alberto: va bene
Antonio: se devi hai bisogno di una mano non è problema ti metto una persona una cosa un altra
Alberto: va bene
Antonio: poi te la vedi tu
Alberto: va bene ti ringrazio Antonio
Antonio: va bene ti ripeto in qualsiasi modo ti posso aiutare ti aiuto qual è il problema mica mi ho tirato la pietra
Alberto: lo so Antonio
Antonio: buona giornata e buon lavoro
Alberto: ciao pure a te ciao ciao