Questa è più una lettera aperta che un editoriale. Più un appello che un articolo. Più un’esortazione che un commento. E, sicuramente, non è un giudizio.
Da giovanissimo studente del Liceo Scientifico di tanti anni fa, ho imparato che certe volte le proprie idee e le proprie necessità meritano di essere combattute con forza e con determinazione.
Ieri avete sfilato, insieme al “treno” della più famosa Greta e, come tanti altri, avete perso la vostra occasione di fare la differenza. Avete perso perché, purtroppo, vi siete omologati al pensiero dominante e imperante, alla nuova scuola che non vi rispetta e alla deriva sociale imposta da grillini e affini che vi hanno privato dei vecchi partiti e di una possibile “ideologia”. Qualsiasi essa sia.
Ieri avete sfilato con mani verdi, blu e nere. Eppure sopportate, ogni giorno, offese senza dire nulla. Vi fate trattare come pacchi e come pezzi da mettere da qualche parte da quelle stesse istituzioni che ieri vi hanno “giustificato” e, sempre ieri, si sono messi al vostro fianco.
Resto un attimo su Greta. Non mi piace, non le credo, la trovo strumentalizzata eppure ha saputo gridare in faccia all’ONU parole toste. Voi, ieri, avete sfilato al fianco di quelli che, in qualche modo, stavano seduti in altri banchi e ascoltavano le accuse di Greta.
Ieri non avete sfilato voi, vi hanno fatto sfilare. Vi hanno dato il permesso. In qualche modo, come tanti altri, siete stati strumentalizzati da quella parte della politica che usa Greta per poter dire cose banali.
Cari ragazzi, ho letto le vostre rivendicazioni. Possibile che voi giovani di Ischia abbiate così poco da gridare e denunciare? Quale adulto, bastardo, vi ha messo le parole in bocca. Quale adulto, bastardo, vi ha preparato la letterina light che avete diffuso?
Ecco, gli adulti bastardi, quelli che rubano il futuro di Greta, sono gli stessi che vi strumentalizzano. Che si schierano con voi in una lotta per difendere il nostro paese.
Cari Ragazzi ieri non sono stato in piazza con voi perché avete mancato un sacco di vostri problemi.
Lo scandalo EAV, leggermente annunciato (nella foto protestavo con molti altri per gli aumenti dei biglietti, 30 anni fa) nei vostri motivi; le 25 aule che mancano al Telese;.una sede seria per il Mennella di Forio; un sede decente per il Liceo Ischia.
La battaglia è contro le istituzioni a voi vicine: Comuni e Città Metropolitana. Non una parola contro i sindaci che non vi difendono. Non una parola contro una Città Metropolitana che vi lascia senza aule. Perché? Perché, avete cattivi adulti che vi indirizzano. E perché, in qualche modo (ma non potrei mai farvene una colpa) è semplicemente più facile sfilare sulla scia di Greta.
Tornate alla battaglia. Tornate agli scioperi contro la scuola, contro il comune, contro la Città Metropolitana. Tornate a creare fastidio in strada. Riprendetevi, sul serio, il vostro diritto a dire che non state bene. Al Liceo, da anni, vi morite di freddo in silenzio. All’Alberghiero, da anni, fate assurdi doppi turni. Al Mennella, da anni, fate il giro dell’isola per raggiungere le sedi scolastiche. Da anni, arrivate tardi con bus vecchi, sporti, affollati e in ritardo.
Tornate in piazza per i vostri diritti. Non solo quelli che il main stream di un pensiero unico vi impone! Abbiate coraggio. Siate affamati di diritti. Siate folli nel difenderli.
p.s. Ho letto il vostro punto numero 2: “2) Chiediamo che i comuni dell’isola adottino una Dichiarazione d’Emergenza climatica e si attivino in maniera più seria e fattiva per la deplastificazione dando seguito reale alle ordinanze anti-plastica dei mesi scorsi partendo dalle scuole e dagli uffici pubblici e provvedendo all’installazione di nuovi distributori dell’acqua che possano permettere la diminuzione dell’uso dell’acqua in bottiglia”. Siete sicuri che non sarebbe stato più efficace farvi promotori di un movimento che dice addio alle bottiglie di plastica senza attendere interventi esterni. Non sarebbe stato più efficace annunciar che da domani non avreste più fatto uso di acqua in bottiglia?