Elena Mazzella | Se si deve pensare al futuro del paese si deve pensare a far funzionare bene la scuola.
Il mio auspicio più grande per questo novo anno scolastico iniziato da qualche mese, è quello di risolvere al più presto il problema della turnazione della scuola dell’infanzia. Mi auguro altresì che all’interno del Comprensivo possa continuare, così come sta avvenendo, a crearsi unità.
Questo l’auspicio di Assunta Barbieri, dirigente del Comprensivo Mennella di Lacco Ameno, una delle scuole più colpite da sisma ma che da subito si è rimboccata le maniche superando quelli che erano i problemi conseguenti il terremoto. Lasciati da parte per un attimo i problemi burocratici che si risolveranno tra Stato e Comune, la direzione si è concentrata su quella che è la vera missione della scuola, ovvero formare le generazioni del futuro.
Nella sua sede provvisoria di Villa Arbusto la preside Barbieri, che iniziò purtroppo la carica proprio nell’anno più traumatico per le scuole di Ischia, quello del sisma nel 2017, ci svela quelle che sono sia le positività che le criticità di un Istituto che è costantemente in via di sviluppo.
Preside Barbieri, nonostante tutte le difficoltà, questo Istituto ha fatto un notevole salto positivo.
“Sicuramente si. Il Comprensivo Mennella è una scuola all’interno della quale ci sono grandi professionalità che magari prima di me non avevano giusto risalto. Il mio impegno si è profuso soprattutto nell’individuarle valorizzandole al meglio. Voglio partire dalla scuola dell’infanzia, che funziona benissimo ed è un segmento in continua crescita che sviluppa progetti all’avanguardia, con una didattica per competenze e con un approccio alla tutela dell’ambiente: il plastic free ad esempio è l’argomento dell’anno ma in realtà il nostro comprensivo già attua da sempre. Abbiamo sviluppato progetti meravigliosi che hanno avuto riscontro anche a livello nazionale per i quali ci sono venuti a cercare ed intervistare, come quello dell’Orto Sociale, che ha visto i bambini mettere letteralmente le mani nella terra, cosa che oggi, nell’era della tecnologia, è una cosa rivoluzionaria. E la cosa ancor più bella è che stiamo parlando di bambini di età compresa dai tre ai cinque anni che hanno vissuto l’esperienza di piantare prodotti, coltivarli e lavorarli. Un altro progetto risultato molto interessante è stato quello delle Metamorfosi, sviluppatosi lo scorso anno, che si è concentrato sulla metamorfosi dei bruchi: i bambini hanno potuto osservare come i bachi diventassero farfalle per poi liberarle libere nella natura.
Mi preme sottolineare sempre che tutto ciò è stato possibile grazie ai docenti del Comprensivo dotati di grandi competenze professionali”.
Veniamo alle criticità: oltre alla mancanza della scuola, manca di fatto ancora un’aula.
“Si, attualmente siamo in attesa che il nostro Istituto, danneggiato dal sisma di due anni fa, venga rimesso in funzione. L’anno scolastico è cominciato con una carenza di un’aula alla primaria, il che non ha permesso di soddisfare le richieste di iscrizione in crescita e di questo mi rammarico.
Per permettere a tutti di frequentare la scuola regolarmente ci siamo dovuti inventare degli orari di rotazione una volta a settimana per i ragazzi di 4 e 5 anni. Poiché risulta faticosa per i bambini, abbiamo cercato di avviare una soluzione con la Città Metropolitana e pare che questa aula mancante sia stata individuata all’istituto dell’ex liceo, nella quale si sposteranno delle aule che momentaneamente sono al plesso Pannella, riuscendo a mettere a regime tutte le aule, abolendo così la rotazione. Manca però l’aula della sezione Primavera, che reputo un servizio importantissimo che il Comune può offrire al territorio per i bambini dai 24 ai 36 mesi che fino all’anno scorso ha funzionato benissimo”.
Parliamo un po’ dei dati invalsi del Mennella. Come sono andati?
“Quest’anno i dati della lingua inglese in particolare sono stati ottimi perché il nostro Istituto è stato un pioniere dei progetti internazionali, in particolare l’Erasmus, grazie all’impegno del professore Giovanni Iacono che li ha introdotti nella storia della scuola secondaria di primo grado dell’isola d’Ischia: insieme al prof. Pino Iacono sono stati i primi a progettare questo tipo di misura, solitamente adottata per le scuole superiori, anche per i ragazzi delle scuole medie. Colgo l’occasione per salutare il prof. Giovanni Iacono, che in questi giorni è in convalescenza, facedogli i nostri migliori auguri affinchè possa tornare al più presto possibile anche perchè sta per partire un altro Erasmus che ha bisogno del suo “condottiero”.
Qualche criticità è stata riscontrata, in alcuni casi, per le materie scientifiche e in particolare la matematica, dove stiamo intervenendo con diversi progetti di approfondimento. Per la scuola secondaria di primo grado e la primaria stanno partendo interventi di Pon per la lingua ingelse, tedesco e italiano e tantissimi progetti per l’ambiente volti alla conoscenza del territorio ed educazione alimentare; in più abbiamo fatto richiesta della quarta annualità del progetto Scuola Viva che si è svolto tutti gli anni. Voglio inoltre sottolineare la presenza di attività che riguardano lo sport e l’arte. In particolare i corsi di Street Art e graffiti si sono svolti al plesso Fundera dove si sono sviluppate vere e proprie opere d’arte sulle pareti realizzate dai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado, guidati da bravissimi artisti internazionali, tra i quali Gianluca Caputo, Umberto Lodigiani con la supervisione di Salvatore Iacono di Ischia Street Art con il quale abbiamo una ottima collaborazione”.
Preside, un altro successo di questo comprensivo è sicuramente l’indirizzo musicale.
“Si, si tratta del mio fiore all’occhiello, mi preme dirlo sempre perché sono tutti ragazzi che fanno enormi sacrifici. Sin dal 2017, mio primo anno di incarico che coincise con il terremoto, c’è stata una grande vicinanza da parte di tutta l’amministrazione comunale e del Sindaco Giacomo Pascale, che con grande sensibilità ha cercato di ridurre al minimo il disagio con una grande intelligenza istituzionale: se si deve pensare al futuro del paese si deve pensare a far funzionare bene la scuola. I ragazzi dell’indirizzo musicale, già appesantiti dagli orari massacranti dei doppi turni subito dopo il sisma, con un grande sforzo facevano lezioni di musica a Villa Gingerò, nel complesso di Villa Arbusto. Eppure quell’anno, nonostante gli enormi sacrifici, i ragazzi riuscirono ad arrivare in finale al San Carlo con il Barbiere di Siviglia. L’anno scorso è stato sviluppato un progetto meraviglioso in rete con l’Istituto Comprensivo di Roccapiemonte che ha visto la nostra piccola orchestra protagonista nel giorno della Festa della Musica in una serata molto suggestiva nella Valle dei Templi. Quest’anno siamo già pronti per nuove avventure e il segreto di questo successo è la grande unione che esiste tra i quattro docenti di strumento (prof. Raffaele Ungaro, prof. Angelo Ricci, prof. Renata Della Monica e prof. Gianfranco Castagna) che ringrazio sempre per questo grande lavoro di squadra in quanto riescono a creare una perfetta intesa tra tutti i ragazzi riuscendo a creare piccoli grandi musicisti. Grazie alla nuova intesa nata tra Scuola e Comune, molti talenti riescono a continuare frequentando una scuola che permette di frequentare corsi che permettono di avere i preaccademici e quindi una facilitazione d’ingresso al Conservatorio, in quanto Ischia, ad oggi, non ha un liceo ad indirizzo musicale”.
Preside, quali sono i suoi auspici per questo nuovo anno iniziato da qualche mese?
“Il mio auspicio più grande è quello di risolvere al più presto il problema della turnazione della scuola dell’infanzia, sperando di avere l’aula mancante entro questo mese. Mi auguro altresì che all’interno della scuola possa continuare, così come sta avvenendo, a crearsi unità all’interno della scuola. L’Istituto Comprensivo nasce con lo scopo di accorpare le scuole dando la possibilità ai bambini di essere seguiti dai tre ai quindici anni orientandoli nella maniera corretta e questo è possibile grazie soprattutto all’ottima intesa tra docenti. All’inizio si è riscontrata una certa difficoltà a capire l’importanza di questa unità all’interno della comunità, per cui in questi anni il mio impegno è stato volto soprattutto all’unità, cercando di creare un’intesa e un confronto fra i vari segmenti formando una commissione per ogni scuola (infanzia primaria e secondaria) in modo che tutti possano avere un confronto valorizzando quelli che sono i talenti e le potenzialità”.
L’obiettivo del Comprensivo è quindi soprattutto quello di creare un ambiente familiare per gli alunni
“Sicuramente si, l’Istituto Comprensivo di Lacco Ameno è una scuola inclusiva, noi non lasciamo indietro nessuno. Tutti i bambini e tutti i ragazzi devono poter trovare una propria collocazione e in questo senso stiamo creando una grande rete con le associazioni del territorio per quel che riguarda le disabilità e i disagi creando percorsi ad hoc per le situazioni più complicate. Io ringrazio la mia referente per l’inclusione, la prof.ssa Daniele Consiglia formatrice dei formatori, impegnata nella ricerca costante e continua di un percorso formativo per poter includere tutti i ragazzi nella vita scolastica”.
Con l’augurio di riuscire a risolvere e superare disagi e criticità, auguriamo un percorso scolastico sempre in salita e ricco di soddisfazioni a quanti animano l’Istituto Comprensivo Mennella.