Ida Trofa | Non è la prima volta! Ormai è guerra aperta tra ASL e Comune di Casamicciola Terme. E’ accaduto con il ricovero in un’abitazione al centro di Casamicciola disposto dall’Azienda Sanitaria, senza comunicazione preventiva, di un paziente risultato, ieri, positivo al COVID-19, è proseguito con ritardi nell’eseguire i tamponi sui pazienti in vigilanza, sia sintomatici che asintomatici e si è conclude, forse, con la deflagrazione di venerdì sera. Uno scontro frontale tra istituzioni. Ormai è guerra fredda. Ed è all’ultimo Test Rapido prima del Tampone.
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’esito positivo di ben due tamponi eseguiti su altrettanti cittadini che attendevano, con sintomi evidenti dagli inizi di marzo, di poter essere testati e assistiti come da protocollo.
Due casi che turbano i sonni del sindaco Giovan Battista Castagna.
“Sono pronto a chiudere il Rione di Sopra e tutto il paese” ci aveva detto Castagna, fra veglia e sonno, nella notte tra venerdì e sabato. Quando aveva appena metabolizzato l’ultima triste notizia di positività nel paese. “Se l’ASL NA 2 Nord non si muove a far e i tamponi in lista di attesa!” aveva ancora aggiunto Giovan Battista Castagna.
Frizioni e acredini finite per deflagrare facendo incrinare, ancor di più se possibile, i rapporti tra le due istituzioni: ormai è guerra tra il Comune di Casamicciola Terme e l’ASL.
Un cocktail esplosivo in un momento così delicato a cui si aggiunge la diversità di vedute e la guerra intestina tra gli interventisti nudi e crudi di Castagna (il presidente Nunzia Piro su tutti, ndr) e i non interventisti, quelli dell’accordo sottobanco e del compromesso a tutti i costi. E qui si sprecano le congetture sui bracci destri e sinistri di Castagna.
“Comunque, con i gravi temi che ho posto sul tavolo e il casino che ho fatto, tra lettere di fuoco ed altro, domani (ieri per chi legge, NDR) arriverà un’altra ambulanza per tamponi e la settimana prossima a Casamicciola ci sarà un’ambulanza stradale. Ho minacciato che chiudevo il paese se non facevano i tamponi e l’ho fatto in una mia lettera. Devono fare i tamponi. L’ASL ha il dovere di farlo. E’ pronto, intanto, l’avviso su chi deve fare tamponi e orari e poi iniziamo. Intanto aspetto che inizino a fare i tamponi domani” conclude così il sindaco e non ci resta che attendere e vedere. Se son tamponi… reagiranno!
Tensioni incrociate, tra reali necessità e tattica politica. Nunzia Piro spinge per la zona rossa, Castagna si difende con lo spauracchio di Carraturo
Intanto, fonti istituzionali ci fanno sapere che il sindaco Giovan Battista Castagna nella serata di venerdì avrebbe avuto un lungo colloquio con il dottor Nello Carraturo, responsabile per conto dell’ASL della Prevenzione e delle procedure legate alle misure anticontagio sul territorio. Stando a quanto lasciato trapelare dal sindaco Castagna, a suo dire, Carraturo avrebbe rassicurato il primo cittadino in merito alla possibile degenerazione del contagio nell’area attenzionata del “Rione di Sopra”. La presunta zona rossa del virus 2019, oggetto della prossima, paventata, dichiarazione, con tanto di ordinanza sindacale, di fascia protetta per rischio contagio.
Non è intuibile a questo punto se si tratti di una tattica, l’ennesima di Castagna in questa intricata e assurda dinamica emergenziale o di una reale fonte di serenità sanitaria per l’evolversi dell’epidemia nel paese. Tutto ciò in quanto il presidente del consiglio comunale, Nunzia Piro, l’atro sindaco, insite per misure drastiche e, soprattutto, per la chiusura.
Per la Piro, infatti, ogni ritardo e ogni scelta non fatta, potrebbe rivelarsi fatale.
Di altro parere gli altri membri della maggioranza che, lontani dal fronte caldo del contagio, nelle loro quarantene dorate, via Skype, avrebbero palesato il disaccordo con le posizioni dell’avvocato Piro, ritenendo eccessive e inutili le misure da lei proposte ed in gran parte avvallate dallo stesso sindaco Castagna. Meglio non riportare dei passaggi telefonici in privato con il sindaco nel merito dell’affare Nunzia Piro. Castagna, invece, prende tempo avendo dalla sua, dice, il parere di Carraturo che, secondo le indiscrezioni trapelate dalle stanze del sindaco in Via Cagliari, starebbe monitorando la situazione da tempo e non vedrebbe pericoli imminenti. Ogni ulteriore commento a questo punto appare superfluo.
ntanto, però, Castagna ha indirizzato la nota al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, all’Asl Na 2 Nord ed al prefetto di Napoli, Marco Valentini.
Una nota in cui il primo cittadino sottolinea che i due casi di positività riscontrati a Casamicciola Terme, riconducibili allo stesso nucleo familiare, lasciano emergere la necessità di intervenire su di un territorio circoscritto affinché sia garantito da un cordone sanitario idoneo a proteggere la popolazione residente.
La risposta delle istituzioni tirate in ballo a questo punto potrebbe mostrarsi rilevatrice. Sarà silenzio assenso o una replica a muso duro? Lo scopriremo solo vivendo. Intanto Castagna ritiene che le prossime ore saranno decisive per il varo della sua preannunciata ordinanza che dispone la chiusura ipotizzata in quel della Marina.