Gaetano Di Meglio, Ida Trofa | Mentre si accende la polemica negli altri comuni per la gestione del “buoni spesa” a Casamicciola si scrive una pagina diversa, isolata, dagli altri comuni.
Il comune termale, infatti, non ha seguito la strada dei comuni di Ischia, Barano, Forio e Serrara Fontana e ha previsto ben altre regole e altri “paletti” per la distribuzione del beneficio statale. Una strada diversa che si presta a diverse interessanti chiavi di lettura.
Prima è di natura prettamente amministrativa. Ma da quando i sindaci firmano gli avvisi pubblici?
Siamo sicuri che qualche ricorso al TAR non annulli tutta la procedura?
E’ strano, infatti, che l’Avviso pubblico per l’individuazione dei nuclei familiari in particolare condizione di disagio economico derivante dall’emergenza epidemiologica da virus covid-19” del comune di Casamicciola Terme si firmato “digitalmente” dal “Sindaco di Casamicciola Terme Ing. Giovan Battista Castagna”.
Ma a Casamicciola non esistono i funzionari? Quale norma prevede che un avviso pubblico sia firmato dal sindaco e poi “gestito”da un RUP? Ma a Casamicciola i funzionari ci sono? Misteri dell’amministrazione più “strana” del mondo.
Ma andiamo oltre e veniamo alla stranezza che ha, poi, sviluppato anche la polemica politica e che vi raccontiamo in un’altra parte del giornale.
Casamicciola non segue gli altri comuni ischitani e va su una strada diversa.
Mentre a Ischia, Barano d’Ischia, Serrara Fontana e Forio era previsto che il cittadino avesse dovuto dichiarare di non aver non avere depositi bancari /postali a Casamicciola no. Puoi avere anche 100mila euro tra posta e banca in contanti e lo stesso ricevi il buono spesa.
Per i politici di Casamicciola, infatti, che tu abbia depositi bancari/postali o non abbia un euro per comprare un po’ di pane è la stessa cosa.
Assurdo no? Sì! Ma le stranezze casamicciolesi non finiscono qua.
In questa fase molto particolare, secondo voi, qual è il limite per cui si può accedere ai buoni spesa? Qual è reddito che ti esclude da tale aiuto economico?
Non c’è limite. Che tu sia un disoccupato senza un euro perché non hanno aperto gli hotel o i ristoranti o i bar o che tu nel 2019 abbia avuto un reddito anche superiore ad euro 75.001 è lo stesso. Uguale. Entrambi potete chiedere l’aiuto.
Ma siamo davvero sicuri che questa sia strada la strada migliore per “l’individuazione dei nuclei familiari in particolare condizione di disagio economico derivante dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19”?
Casamicciola è davvero il paese più strano del mondo. Il paese dove si aiutano i ricchi e dove si offendono i poveri.
Il box. 550 domande, ok solo a 451
Per i “buoni spesa” a Casamicciola c’è l’approvazione dell’elenco dei nuclei familiari in particolare condizione di disagio economico derivante dall’emergenza epidemiologica da virus covid-19 e per venire incontro alle esigenze indifferibili di quei nuclei familiari in difficoltà. I buoni spesa, versati in favore dei comuni, sono da impiegare l’acquisto di generi alimentari presso esercizi commerciali contenuti in un elenco pubblicato da ciascun comune sul proprio sito istituzionale. Il contributo per le misure urgenti di solidarietà alimentare versati al comune di Casamicciola Terme è di € 63.119,16. Una cifra con la quale si è dovuto rispondere alle 550 richieste.
Ad occuparsene è il responsabile dell’area V Tributi, Dott. Aniello Carcaterra ed il dott. Cesare Mattera che hanno individuato la platea dei beneficiari ed il relativo contributo.
Il 10% dell’importo è stato destinato all’associazione “Catena Alimentare”.
I funzionari casamicciolesi hanno ritenuto di approvare, complessivamente, le richieste di 451 beneficiari su 550 istanze presentate nel termine per una spesa complessiva di € 57.705,00.
Cosa c’ è di sbagliato? Forse è l’unico Comune o Sindaco che si comporta in modo sensato? Se uno ha dei risparmi perché si è sacrificato lì deve spendere così distruggendo tutto quello che si è costruito perché è arrivato il COVID? E per i prossimi mesi non c è una prospettiva di lavoro per il 70% degli isolani e nessuno si sta preoccupando di cosa accadrà a tutti noi .. per me e l’unico che ha un Po di sale in testa e anche un Po di umanità. . Se poi e un libero professionista che fra qualche giorno avra di nuobo il suo lavoro e il suo reddito di 70.000 euro allora la spesa e quant’altro la pio fare tranquillamente con i suoi soldi ma un operaio un dipendente se ha dei risparmi per un futuro dei figli di una casa nessuno ha il diritto di toccarglieli …
la questione,cara Signora,è un’altra……rilasciando il buono spesa ad una persona che ha 70.000€ in banca……lo si và a togliere a chi VERAMENTE ne ha bisogno.
il suo è un discorso egoistico e menefreghista……fossi in lei mi vergognerei PROFONDAMENTE
Avevi un reddito da 70000€ e hai bisogno di 50€ per fare la spesa…… È meglio tacere…..