Ha letteralmente inventato l’estetica ad Ischia. E’ stata la prima spa manager dell’Isola. Ha “sfornato” con la sua scuola, insieme a sua figlia Catrin, centinaia di estetiste e massaggiatori professionisti. Ha fondato la rinomata azienda cosmetica “Ischia Beauty”. Ora, alla vigilia del suo settantottesimo compleanno, la “signora tedesca” ufficializza il suo ritiro dalla scena imprenditoriale. “Dopo sessant’anni di lavoro ininterrotto, lo devo a me stessa.”
Ulrike Meyer-Profeld, al secolo Uschi Sirabella, non ha certo bisogno di presentazioni! Tedesca originaria di Reichenberg (oggi Liberec, in Repubblica Ceca), poi trasferitasi nel dopoguerra a Bad Mergentheim: ironia della sorte, cittadina termale lungo la splendida Romantische Straße. Ischitana d’adozione sin dagli anni sessanta, pur conservando il suo marcato accento tedesco spesso intercalato da gradevoli inflessioni dialettali nostrane “figlie” del suo matrimonio con il mitico Enzo “Baffo” Sirabella, rappresenta senza dubbio la capostipite di una generazione di operatori professionali locali dell’estetica moderna. Prima spa manager in assoluto dalle nostre parti, con esperienze in strutture di livello dei tempi d’oro come l’Hotel Manzi, il Moresco, il Jolly e il Parco Termale Castiglione, ha lasciato la sua impronta di severità e professionalità nel piacevole ricordo di tutti quelli che hanno collaborato con lei e che, tuttora, le sono riconoscenti. Proprio come i tantissimi massaggiatori ed estetiste che grazie alla scuola professionale del suo Centro Sem Estetica, in quel di Casamicciola, piccolo tempio dedicato all’estetica moderna, hanno avuto modo di inserirsi con successo, attraverso i suoi insegnamenti, nel mondo del lavoro locale e nazionale. Buttatasi poi a capofitto, nel terzo millennio, nella sua ultima creatura (la linea cosmetica termale “Ischia Beauty”), ha fatto sì che una gamma prodotti con il nome di Ischia si rendesse portavoce di una qualità che, in qualche modo, rispettasse e rispecchiasse in pieno la rinomanza dei bacini termali dell’Isola, senza mai scendere a patti con la necessità di “fare numeri” ad ogni costo sacrificandone la qualità. E oggi, a poco meno di un mese dal suo settantottesimo compleanno, Uschi ha scelto “Il Dispari” per ufficializzare il suo “ritiro dalle scene”: una decisione già assunta e messa in pratica dalla fine dello scorso anno, ma che viene fuori pubblicamente solo ora, quando l’emergenza Covid sembra finalmente in via di conclusione e, finalmente, spa e saloni di bellezza possono riaprire i battenti.
Lunedì 18 maggio si riapre, ma la “signora Uschi” non ci sarà…
No. Dopo sessant’anni di lavoro ininterrotto sin da quando ero ancora in Germania, devo a me stessa un po’ di meritato riposo. Gli anni passano e tutto diventa sempre più faticoso, non solo il lavoro, ma anche i miei lunghi viaggi di cui il vostro giornale ha già gentilmente parlato qualche anno fa. Mi sono confrontata con mia figlia Catrin dopo l’estate scorsa. Lei mi segue sin da quando era ragazzina e d’estate, terminata la scuola, stava con me ad imparare il mestiere sul campo. Adesso ha 49 anni, sposata con due figli ed è ormai lanciata nella carriera di spa manager e consulente, ricalcando anche in questo le mie orme. E visto che questa nuova prospettiva continua ad affascinarla molto più che quella imprenditoriale, insieme abbiamo deciso di cedere entrambe le attività (Centro Sem e Ischia Beauty -ndr): lei continuerà il suo percorso e io mi dedicherò, per quel che mi sentirò di fare, alle mie piccole passioni, come il giardino, la casa nella pietra a Santa Maria al Monte, i viaggi e il piacere di veder crescere i miei quattro nipoti.
Non le ha fatto tristezza dire basta in modo così netto a tanti anni di attività?
Assolutamente no! C’è un tempo per ogni cosa e penso faccia parte del buon senso di ciascuno di noi capire quando sia giunto il momento di farsi da parte. Io ho fatto tantissimo dal primo all’ultimo giorno in cui ho lavorato, ho dato tutta me stessa, ma non posso negare che negli ultimi anni anche solo mezza giornata di lavoro mi costava tanta fatica in più rispetto a qualche tempo prima in cui mi sentivo in grado di caricarmi il mondo intero sulle spalle. Sono felice che mia figlia abbia fatto una scelta di vita che le consenta di non lavorare necessariamente tutto l’anno e godersi di più la famiglia e il tempo libero, proprio perché so cosa significa lavorare incessantemente e tornare a casa senza avere troppa forza e voglia di fare altro che riposare.
Quindi le clienti affezionate sue e di Catrin non vi troveranno più alla Sem…
Purtroppo no. Ma Catrin ed io siamo contentissime che, nel segno della continuità, a rilevare le nostre due attività siano due persone di nostra grandissima fiducia. Gino Cuomo è stato il mio braccio destro sin dalla fondazione di Ischia Beauty: conosce tutto di quell’azienda, dal primo all’ultimo numero, ingrediente, cliente, fornitore, agente, concessionario. Ha trascorso diciassette lunghi anni con noi e credo sia cresciuto professionalmente al punto da compiere questo grande passo in modo serio e responsabile, coinvolgendo tutta la sua splendida famiglia. La Sem, invece, passa nelle mani di Antonella Mazzella. “Antonellina”, come amiamo chiamarla Catrin ed io, è una delle nostre tantissime allieve, ma a differenza di molte altre ha avuto la forza e la capacità di formarsi sul campo, entrando alla Sem in punta di piedi e diventando in breve tempo il vero e proprio punto di riferimento di tutta la clientela. Quando abbiamo deciso di cedere le attività, ci preoccupavamo che i subentranti riuscissero almeno a tenere alto il nome delle nostre due aziende e l’esempio che, molto umilmente, siamo convinte di aver rappresentato quanto a puntualità, serietà e professionalità in ogni cosa. E per fortuna, la decisione di Antonellina e Gino di mettersi in gioco in primissima persona, rischiando in proprio e passando da dipendenti a imprenditori, ci fa dormire sonni tranquilli. Loro due sono stati parte integrante della nostra “famiglia” e hanno anche grande sinergia: nessuno più di loro meritava questa opportunità e nessuno meglio di loro potrà portare avanti il nostro background nei prossimi anni.
La sua più grande soddisfazione in questi lunghi anni d’impresa?
Sicuramente veder crescere mia figlia nel solco che ho tracciato in tanti anni e sentirmi sostenuta da lei e dalla sua professionalità è stata una gioia indescrivibile. Sentirla parlare da provetta trilingue con clienti d’ogni parte del mondo e con una grande capacità di persuasione a volte mi fa pensare che sia diventata anche più brava di me nel presentare un trattamento o consigliare un prodotto; e questo per me è motivo di grande orgoglio. Così come è un piacere incontrare spesso tanti miei allievi o ex collaboratori e sentire tutta la loro sincera riconoscenza per avergli trasmesso i cosiddetti fondamentali di quello che ancora oggi è il lavoro della loro vita. Sono veramente tantissimi e questo mi dà continua certezza del fatto che, nel mio piccolo, credo di aver seminato bene.
E la più grande delusione?
Ho sempre lavorato proponendomi di non sottomettere mai e ad ogni costo la qualità e la professionalità. Spesso ho avuto difficoltà ad avere a che fare con gli ischitani, in particolare gli albergatori, perché mi sentivano troppo “tedesca” nel mio modo di pormi. Forse avevano anche ragione, visto che specialmente qui ad Ischia e nel napoletano in particolare si fa diventare tutto facile pur di raggiungere un risultato, mentre per me ci sono comunque delle regole da rispettare. Forse la mia più grande delusione è stata proprio questa: non riuscire a far capire a tanti miei potenziali clienti che il successo del loro reparto termale o spa era parte integrante del successo del loro hotel e che il prezzo di un cosmetico, di un asciugamani, di un lenzuolo o di un lettino da massaggio doveva essere rapportato non solo al maggior risparmio per ottimizzare il guadagno, ma anche e principalmente al “messaggio” che utilizzandoli avremmo rivolto al cliente.
Se potesse tornare indietro…
Gliel’ho già detto: c’è un tempo per ogni cosa. A cosa serve recriminare? Nulla torna e nessuno di noi ha la possibilità di portare indietro il nastro, migliorare le cose ed evitare gli errori. Io ho conosciuto da bambina gli orrori della guerra e dell’oppressione, so cosa significa aver fame, ma ho avuto esempi in famiglia e fuori che mi hanno fatto diventare la donna che sono e che, a modo suo, sta vivendo un’esistenza in cui non le manca assolutamente nulla. L’Italia e Ischia mi hanno conquistata sin dal primo momento, proprio come la persona con cui ho costruito la mia famiglia. Ho visitato una bella fetta di mondo e spero di poterlo fare ancora, anche se non certo con l’intensità di una volta. In fin dei conti, mi ritengo una donna fortunata. E anche questa nuova parentesi di vita senza lavoro sono sicura mi regalerà momenti altrettanto piacevoli.