giovedì, Novembre 28, 2024

“Willkommen auf Ischia” riecco i turisti tedeschi, ma non la Merkel

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Peppino Di Costanzo: "Finalmente!"

Non verrà la Merkel, però, la speranza di progettare una buona destagionalizzazione e una campagna autunnale c’è tutta. Dal 15 giugno non ci sarà più alcuna allerta nei confronti dei viaggi per l’Italia. Lo ha detto il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, in conferenza stampa a Berlino. Il ministro tedesco definito questa decisione “una scelta di lealtà e trasparenza nei confronti dell’Italia che apprezziamo e che è conforme allo stato di salute attuale del paese”. Cade, così, un muro che avrebbe pesato gravemente sul nostro turismo.

La buona notizia della riapertura delle frontiere tra l’Italia e la Germania, sarebbe stata “buonissima” se a raggiungerci ci sarebbe potuta essere la Merkel.
Il cancelliere in passato aveva scelto Ischia o l’Alto Adige, ma quest’anno l’invito del governo tedesco è a restare in patria: naturale che la cancelliera dia il buon esempio
A fine maggio, infatti, in una chiacchierata telefonica col presidente dell’Europarlamento David Sassoli la Merkel aveva detto «Non vedo l’ora di tornare a Ischia».

Eppure quest’anno — dopo avere già irritato gli Stati Uniti rifiutando di partecipare fisicamente al G7 di fine giugno, ora rinviato — ha dichiarato che trascorrerà le vacanze in Germania. Lo ha detto in un’intervista alla tv pubblica Zdf, senza aggiungere molti dettagli: ma gli inviti a «restare in Germania» quest’anno, pur con l’intenzione di riaprire dal 15 giugno i viaggi da e verso altri 31 Paesi Schengen e non, sono la parola d’ordine governativa circa le vacanze.

Per Giuseppe Di Costanzo, della DicoHotels e, da sempre, uno dei protagonisti del turismo tedesco sull’isola d’Ischia non ci sono altre parole: “Finalmente!”
Per il presidente dei Termalisti: “Era il tipo di dichiarazione che tra nazioni alleate e legate storicamente ci si aspettava. Pone fine a tanti veleni che hanno avvelenato i rapporti tra i nostri due popoli Questo ci permetterà di guardare con aumentata speranza al rilancio della nostra economia turistica. Si auspica – conclude Di Costanzo – che anche l’Austria prenda ora la stessa decisione della Germania”

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