Gaetano Di Meglio | La didattica a distanza, resa necessaria dall’emergenza sanitaria, non sempre funziona. E capita anche, come accaduto in una scuola di Ischia, che per problemi tecnici poco comprensibili e a quanto pare insuperabili un alunno venga abbandonato al suo destino. Il contrario di quanto si affanna a ripetere il ministro dell’Istruzione Azzolina.
I fatti a Ischia però dimostrano il contrario. In pratica, dal 22 aprile scorso un ragazzino è stato abbandonato dalla scuola in quanto il suo account per seguire le lezioni on-line non funziona. Un problema tecnico che presumibilmente si poteva ritenere facilmente risolvibile, invece non è così. La connessione risulta impossibile e la scuola afferma che è un problema della famiglia. Tuttavia il tecnico personale ha verificato che la famiglia si è dotata della fibra e che il pc è funzionante. Eppure, la stessa famiglia insieme al tecnico della scuola ha provato anche a lavorare da altri pc con medesimi risultati. L’account non funziona.
Una sorta di “incompatibilità” che la scuola, senza ricercare altre soluzioni e mostrare disponibilità, ha scaricato sull’incolpevole studente, discriminandolo gravemente. Mettendolo da parte. Vista l’impossibilità di connettersi, ad oggi il minore viene ancora riportato sempre come assente. Ma non si tratta di assenze volontarie. Non è colpa sua se l’account non funziona! Sta di fatto che il suo diritto all’istruzione è stato di fatto calpestato. Un diritto garantito dalla Costituzione.
Inutili si sono rivelate anche le diffide della famiglia e i vari riscontri intercorsi.
Una situazione di per sé già grave, che però appare ancora più inaccettabile dopo quanto verificatosi lunedì in assemblea e riferito dalla madre dell’alunno, che ovviamente non ci sta a vedere il proprio figlio abbandonato a se stesso dalla istituzione scuola: «Oggi in assemblea ci è stato negato il diritto alla parola! Ci hanno bloccato l’utilizzo del microfono. Questo non è lecito da parte di insegnanti che dovrebbero garantire il giusto dialogo tra scuola e famiglia. Inorridita da tale comportamento risponderemo nelle giuste sedi». E per meglio far comprendere quanto sia ingiusto e discriminatorio il comportamento della scuola, la mamma cita quanto riportato in una circolare del Ministero dell’Istruzione: «La scuola ha il compito di rispondere in maniera solida, solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità, di appartenenza e disponibilità. Perché la lontananza fisica, quando addirittura non l’isolamento, non possono né devono significare abbandono!». Tutto il contrario di quanto sta accadendo ad Ischia! Alle belle parole del ministro, fa eco il disinteresse di chi dovrebbe applicarle. In tempi di pandemia purtroppo succede anche questo.
Comunicazione DAD alunno per l’avvio delle azioni legali
Dopo numerose diffide, siamo all’ultima comunicazione DAD alunno per l’avvio delle azioni legali. Così l’avvocato Raffaele Bernardo decide di agire in difesa del piccolo Daniel e lo rende noto sia all’istituto Scolastico Ischia 2 Onofrio Buonocore, sia all’Ufficio Scolastico Regionale della Campania.
«La presente – scrive l’avvocato Bernardo – in nome dei sig.ri Domenico e della sig.ra Giovanna, quali esercenti la potestà genitoriale sul minore … al fine di significarVi quanto segue: Mio malgrado sono costretto a contestare ancora una volta quanto da Voi dedotto nella Vostra ricevuta in data odierna. In via preliminare devo rilevare che dal 22.04.2020 i numerosi solleciti e richieste di aiuto da parte della famiglia Maria sono rimaste inascoltate. Non vi è stato un insegnate che si è preoccupato di relazionare ovvero di contattare la famiglia al fine di capire il perché delle assenze del piccolo Daniel ed il perché del mancato svolgimento dei compiti.
Esasperata la famiglia è stata costretta a rivolgersi al sottoscritto legale che dal mese di Maggio con pec quotidiane ha sollecitato e diffidato l’istituto scolastico a risolvere la problematica. Dapprima l’Istituto ha cercato di far ricadere la colpa sulla connessione e sul pc del piccolo Maria. Allorquando ha appurato che la connessione ed il pc erano ritualmente funzionanti solo in data 28.05.2020 ha formalizzato un incontro al fine di risolvere la problematica. Giova ricordare che solo nell’ora di presenza del Vostro tecnico la piattaforma ha funzionato correttamente. Tanto è vero che nelle successive ore l’accesso alla piattaforma è caduto di continuo. Anche in data odierna, come provabile dai file di log, l’accesso alla piattaforma è caduta all’incirca 40 volte. Preso atto dell’affermazione che il Vostro tecnico non ha mai sostituto l’account creato il 26.04.2020 devo rilevare che è stato proprio il tecnico Coviello a fine Maggio ad informare la famiglia di aver provveduto a ricreare l’account del piccolo Daniel e che la problematica si sarebbe risolta.
All’uopo o quanto sostenuto e scritto a mezzo di messaggi dal Vostro tecnico non corrisponde a vero oppure l’Istituto non è stato informato. In entrambi i casi trattasi di situazione paradossale. In ogni caso in possesso dello scrivente vi è un ampia relazione del tecnico informatico della famiglia il quale ha monitorato svariate lezione seguite dal piccolo Daniel attribuendo i problemi unicamente alla piattaforma creata GSUITE.
Anche per quanto attiene al recupero delle ore di didattica perse per il mancato funzionamento della piattaforma devo contestare quanto da Voi dedotto. Nell’area bacheca del registro Argo non sono affatto presenti le spiegazioni degli insegnati. In particolare, come da schermata che si allega si rileva quanto segue: Per il giorno 27.05.2020 è presente unicamente un video estratto da YouTube di minuti 3.06 caricato dalla Prof. Forni Erminia senza alcuna altra spiegazione e/o altro da parte dell’insegnate. Per il giorno 26.05.2020 è presente un file di una leggenda in formato word ed un video estratto da YouTube di minuti 10.52 caricato dalla Prof. Cenatiempo Anna senza alcuna altra spiegazione e/o altro da parte dell’insegnate. Per il giorno 22.05.2020 è presente unicamente un video di You Tube della durata di minuti 2.35 senza alcuna altra spiegazione e/o altro da parte dell’insegnate.
La presente lista è solo a scopo indicativo in quanto si potrebbe andare indietro di mesi per trovare unicamente video di pochi minuti senza mai alcuna spiegazione e/o altro da parte degli insegnati. All’uopo prendo atto che per l’Istituto scolastico garantire il diritto allo studio significa caricare brevi video estratti da You Tube su di una bacheca. Naturalmente ore di lezione e spiegazioni di certo non possono essere sostitute da brevi video presenti in rete ovvero dal postare leggende senza alcuna spiegazione
In riferimento al Vostro richiamo alla privacy ed al disorientamento dell’alunno devo rilevare che stante la continua caduta della piattaforma GSUITE è indispensabile la presenza della mamma al fine di riavviare il collegamento. In ogni caso mai la stessa ha interferito per quei pochi minuti di lezioni cui il piccolo Daniel è riuscito a seguire. Il sottoscritto più che altro si preoccupa dello stato di salute mentale del piccolo in quale difatto estromesso da ogni attività didattica è affetto da ansia ed altri vari disturbi collegati come da relazione psicologica in possesso dello scrivente.
Infine prendo atto che nonostante la segnalazione dell’annotazione di un permesso di uscita mai richiesto la scuola non ha provveduto a rettificare il registro elettronico confermando un falso in atto pubblico. Inoltre risultano ancora le assenze da giustificare allorquando è la scuola a dover giustificare all’alunno ed alla famiglia l’assenza di collegamento alla piattaforma.
Tutto ciò premesso a mezzo della presente – conclude il legale – preso atto di quanto da Voi dichiarato provvederò senza indugio ad adire le competenti autorità penali per le varie responsabilità personali e le competenti autorità civili per garantire il diritto allo studio del piccolo.»
Sapete perché accade questo? Perché i concorsi pubblici per assumere insegnanti, dirigenti ecc ecc sono dei carrozzoni politici. Tutta gente che se non fosse per il posto fisso e politico sarebbe a fare la fame.
I tempi cambiano ma la musica è sempre la stessa e l orchestra sempre peggiore fatta di elementi ignoranti e presuntuosi che ricoprono anche posti di potere. Ben vengano le azioni legali contro la scuola per individuare il demente che ha creato tutto ciò. Vergogna all istituto ed al suo dirigente che pensano di stare nel ex URSS negando finanche la parola alle persone.
Si tanto a fine mese lo stipendio entra e sono nostri soldi in tutta Europa sono iniziate le scuole primarie mentre medie e superiori da casa noi siamo governati da incapaci. …