Gaetano Di Meglio | Il triste destino di Piazza degli Eroi, piano piano, si sta scrivendo. La progettazione folle, la realizzazione ancora più assurda e il costo immenso ne fanno l’emblema di un vero e proprio disastro. Facendo due conti rapidi, tra il finanziamento perso, i 53mila euro regalati a Di Palo, il mutuo da 313.200 euro del comune, i 99 mila euro e il 150 mila oltre al mutuo acceso per il terreno dell’Eni, alla modica cifra di oltre due milioni e mezzo abbiamo quello che tutti vediamo.
Torneremo a parlare di Piazza degli Eroi ma, per ora, fermiamoci per un riflessione politica che ci permette di leggere gli equilibri che si reggono in amministrazione e, soprattutto, le logiche che muovono l’agire di Enzo Ferrandino e compagni.
Dopo aver consegnato i vari lotti, e dopo aver visto la nuova Piazza degli Eroi, nei mesi scorsi, si acceso un interessante dibattito sull’arredo urbano della piazza.
Un dibattito che, per un attimo, aveva proiettato l’isola d’Ischia e il comune a fare un salto avanti in quanto a qualità di non poco conto.
Con l’arrivo di Carolina Monti in giunta arriva anche la proposta di installare nella piazza “milionaria” un’opera di Giovanni de Angelis. Forse l’artista ischitano più quotato al momento. Un’opera in marmo, di dimensioni notevoli.
Per bloccare Carolina Monti, però, un’altra parte della Maggioranza di Enzo Ferrandino sollecita Giorgio Brandi che suggerisce l’installazione di un’opera di Giuseppe Maraniello. Un altro grande interprete dell’arte contemporanea italiana.
Due parti della maggioranza che hanno iniziato a litigare volendo guardare la vicenda con un taglio locale. Un dibattito artistico su quella che poteva essere una scelta di qualità. Marmo o bronzo? Il taglio delicato delle forme modellate tra Ischia Ponte e Carrara o il metallo modellato in fonderia a Milano?
Niente di tutto questo. Alla fine ha vinto Paolo Ferrandino. E tra Giuseppe Maraniello e Giovanni de Angelis ha vinto Nicola Riccio. Un bravo piastrellista che, forse, collabora con lo studio della Pagoda. Una soluzione da perfetto colpo di mano, un bravo artigiano delle maioliche che abbelliscono le tante case abusive, magari progettate alla Pagoda. Un lavoro, magari pregevole, simile a tanti cessi che si vedono in tante case ischitane.
Un colpo di mano in pieno stile come quello che hanno realizzato venerdì sera per l’installazione. Senza fermare il traffico, tra auto, scooter e bus che circolavano e Massimo Buonocore a veicolare il traffico aperto. Un colpo di mano, come quelli degli anni 80. Di notte, facendo veloce. Con l’unica differenza che gli sbirri erano dalla parte loro.
Giovanni de Angelis aveva scritto, mesi fa: “A Piazza degli Eroi vinca la vera bellezza”. Caro Maestro, come era scritto nelle confezioni delle gomme dei tempi andati (quelli dei colpi di mano): “ritenta, sarai più fortunato”.
p.s. Giorgio Brandi, Ronga, Carolina Monti e gli altri della maggioranza, potevano mai avere voce in capitolo a Piazza degli Eroi. Non prendiamoci in giro due milioni e mezzo di volte….
E, inoltre, a me sembra (e sottolineo sembra, perché l’ho attraversata un sola volta, e potrei sbagliarmi), che per andare a via Alfredo de Luca venendo da via Michele Mazzella) si fa la curva con “l’orecchio a terra” (detto in dialetto suona meglio!!!!). Se cosi fosse anche “il taglio” è stato fatto male, anzi malissimo!!!!! Spero tanto di sbagliarmi!!!!!