Ida Trofa | Emergenza percolato sul Porto di Casamicciola Terme. Ieri mattina la banchina trasudava del liquido, il percolato appunto, che si forma all’interno delle discariche di rifiuti e che è fortemente contaminato da sostanze, tanto organiche quanto inorganiche. L’emergenza, che riguarda il secondo scalo isolano si fa più grave con la calura estiva. Una sostanza che con un misto d’olio ha ridotto in condizioni pietose il molo di sovraflutto oltre a renderlo molto pericoloso. E invece di contribuire alla pulizia dei luoghi interessati, la nettezza urbana ha concorso all’aumento del disagio, lasciando un lunga scia di sostanze anche inquinati. Verosimilmente il liquido è stato lasciato durante gli imbarchi della notte da e per le discariche in terraferma. Imbarchi previsto solo dal secondo scalo isolano. Nella mattinata poi, il prodotto, senza alcuna precauzione è stato lavato via con una normale pompa dell’acqua e, come se nulla fosse, gettato in mare. Effettuando cosi un vero e proprio travaso di spazzatura e liquami nell’acqua del porto.
Un grido d’allarme che lanciamo forte attraverso queste colonne contro gli operatori della nettezza urbana e le società che, in concorso di colpa, andrebbero punite. E delle quali va condannato il modo di operare. E’ indubbio che anche le Amministrazioni competenti dovrebbero intervenire per cercare di ridurre la negligenza del servizio di pulizia.
Un modo di fare inaccettabile che arriva proprio da coloro che dovrebbero rendere il paese degno e più pulito. Il percolato, grazie al caldo, si asciuga sull’asfalto emanando miasmi nauseabondi. Quando piove, scivola nelle fogne con gli effetti che tutti possiamo immaginare. Ieri mattina sono stati gli stessi operatori a lavarlo via in mare. Complimenti !
Anche la Guardia Costiera dovrebbe tentare di di fare luce su questo fenomeno. Gli operatori della nettezza urbana sono deputati alla pulizia della città, è inaccettabile che contribuiscano a sporcarla.
L’auspicio è che le autorità si mostrino pronte ad arginare i danni finora subiti dai comuni, dal porto dal nostro ambiente e dai sui abitanti e si mostrino solerti nel vigilare sull’operato dei propri operatori, soprattutto perché il percolato è estremamente pericoloso.
Le strisce di percolato, le scie di olio e di inquinati anche sul porto di Casamicciola sono uno scempio che l’isola tutta non dovrebbe essere più disposta a subire.
Porto sporco. Fine contratto per la società regionale che si occupava del servizio
A questo modo di aver sconcertante si aggiunge il “fronte della sporcizia“ che domina lo scalo dopo che la regione Campania non ha rinnovato, almeno cosi, pare il servizio di pulizia e spazzamento con una ditta esterna che dai tempi di capo Vincenzo Coppola ai vertici del Locamare Casamicciola di occupava del servizio di polizia a mare a terra. Il secondo scalo isolano in condizioni igieniche pessime e questo rappresenta un grave smacco per una comunità con velleità di sviluppo turistico (percolato, ricuci, puzza sporco…). A questo va aggiunto il grave rischio igienico sanitario legato anche al’emergenza COVID-
Pattume sulle banchine, rifiuti gettati ovunque e persino il terminal, con biglietterie e toilette in uno stato di degrado e sporcizia indegni. Un tanfo irrespirabile, con la calzatura di questi giorni, rende le banchine e le aree di imbarco inaccessibili. Una condizione intollerabile che fa il paio con le problematiche legate al distanziamento ed alle condizioni di viaggio. Una vergogna pubblica che cozza con i proclami nazionali, le misure emergenziale e la proroga di uno stato di Emergenza a sanitari gestito in maniera pessima. A mancare è l’ABC della pulizia. Come abbiamo avuto modo di riportare più oltre attraverso le pagine del ostro quotidiano, ancora una volta tutto, persino, la tutela della salute pubblica e privata viene lasciata all’autodeterminazione del singolo. In questo stato di cose appare difficile, alquanto improbabile pensare ad un ripresa economica e dei flussi turistici che contano.
Ischia, Impossibile girarsi dall’altra parte!
di Gaetano Di Meglio – Se Vincenzo Figliolia e i vigili urbani di Pozzuoli non avessero tolto la maschera a questa storia che va avanti da anni, forse, oggi, questo, sarebbe il solito articolo de Il Dispari che denuncia la solita, cattiva gestione, delle partecipate della nu dei nostri comuni. Tra pubblico e privato non c’è differenza, soprattutto perché il committente ovvero colui che paga è sempre lo stesso: i cittadini delle nostre isole. E i sindaci, quali rappresentanti delle nostre comunità devono diventare i primi responsabili di questo andazzo. Perché, che la gestione sia pubblica o sia privata, non cambia: sono loro i padroni del vapore. Il sindaco di Pozzuoli, due giorni fa, ha scritto “la nostra polizia municipale ha fermato e sanzionato 12 mezzi della nettezza urbana provenienti da Ischia. I camion colmi di rifiuti, non solo erano sbarcati in città in un orario non consentito, ma sprigionavano un odore nauseabondo e insopportabile. Addirittura uno di questi trasudava percolato, lasciando una scia di liquido inquinante sulle nostre strade: l’autista è stato denunciato! È uno scempio che si ripete sistematicamente e che la città non è più disposta a subire.» Dai sindaci ischitani, ovvero quelli che avevano inviato i camion fuori orari e trasudando percolato e sprigionando odore nauseabondo e insopportabile nessuna reazione. Questa volta, però, non era Pozzuoli, era Casamicciola. Ieri, però, non tra la strada che porta allo Stir di Giugliano, sono le nostre strade, quella della movida notturna che sono state invase da mezzi che sprigionano odore nauseabondo e insopportabile e trasudano percolato. Quando vogliamo iniziare a gestire il servizio in maniera unitaria. Nei mesi scorsi c’è stata la sceneggiata al CISI per la redazione di un bando per l’affidamento del servizio di traghettaggio. Quando, invece, i comuni iniziano a cambiare modo di gestire tutta la vicenda? Siamo stanchi di essere testimoni di questo andazzo! Stanchissimi!