Ida Trofa | Tornano le somme urgenze post sisma. Il commissario Carlo Schilardi paga, ora ed ancora, i guai e le forzature del dopo scossa. Liquidate a tre anni dai fatti le “somme urgenze “ su Cava Scialicco e Municipio ritenute in precedenza inammissibili e mai pagate dall’altro commissario Giuseppe Grimaldi.
Schilardi con Decreto n. 684 (Prot. 6100/CS/Ischia del 28/09/2020) paga i “Lavori di somma urgenza per il ripristino delle condizioni di sicurezza del territorio del Comune di Lacco Ameno – Altri interventi (regimazione alveo, messa sicurezza sede stradale) – Alveo Via Cava Scialicco e Sede Comunale“.
Interventi inseriti nell’elenco “B” cod. Del Piano per l’Emergenza per Euro 15.753,54 e mai liquidati per carenza documentale e di atti dall’Architetto Grimaldi. Lavori dichiarati non in conformità alla norma sui lavori pubblici. Una prassi quella di prediligere somme urgenze e lavori sulle strade della Politica e soprattutto degli assessori (ormai ex in carica) che è stata la formula distintiva del Cratere in questi anni, il modus operandi di chi ha mosso le fila del potere. Da Forio, passando per Lacco Ameno fino a Casamicciola, le somme urgenze sono servite soprattutto per le strade dei politici e verso casa dei politici. Cava Scialicco è solo la conferma che per loro andava fatto tutto e subito con i soldi dell’emergenza. A questo punto non siamo noi a dirvi chi abita la Cava lacchese in questione…noi ve lo avevamo scritto già. Ci limitiamo a raccontarvi i fatti.
Siamo e resteremo quelli dell’ “Emergenza Sisma” che a due anni dalla sua cessazione paga gli interventi di messa in sicurezza, anche quelli di comodo, dei favori politici, soprattutto poco lineari, messi in scena nelle imminenze del dramma.
Le discrasie rilevate da Grimaldi su Cava Scialicco e municipio
Nell’ordinanza che in modo capestro ha la Cessazione dello Stato di Emergenza era previsto che il delegato Grimaldi presentasse una relazione conclusiva per il periodo 29 agosto 2017 – 21 febbraio 2019 ed il trasferimento sulla Contabilità speciale di questo Commissario straordinario della somma di Euro 19.654.268,11. Nella suddetta relazione nell’elenco Interventi B – Interventi in termini di somma urgenza inerenti la messa in sicurezza delle aree in questione finanziato per Euro 15.753,54. Eppure nella suddetta relazione, per l’intervento in questione è riportato che “la documentazione trasmessa dal Comune, fino a tutto il 21/02/2019, ed in particolare quella di cui alla nota comunale prot. n. 6453 del 10/05/2018 ha evidenziato discrasie tra gli atti redatti oltre ad essere risultata carente di numerosi altri atti necessari per la completezza dell’istruttoria, fermo restante la non conformità della stessa all’articolo 163 del D.lvo n. 50/2016“.
Per “sanare“ tali carenze sono state necessarie diverse note (n. 5675 del 10/06/2020 e n. 6177 del 25/06/2020) affinché il Comune di Lacco Ameno trasmettesse la ulteriore documentazione richiesta ai fini del riconoscimento e relativa liquidazione del contributo finanziario.Resta però la mancata conformità alla norma.
Il commissario Schilardi, cosi,evidentemente stufo ed esausto dell’infinito buco nero di guai, ha scritto all’ANAC, l’autorità anticorruzione, ed ha rappresentato la volontà di corrispondere gli importi dovuti per le somme urgenze laddove sia dimostrato il possesso dei requisiti di legge degli operatori economici esecutori delle opere e le irregolarità riguardino soltanto ritardi formali nel rispetto di alcune tempistiche previste dalla normativa in materia di appalti. Questo ha fatto da viatico per il pagamento della via Cava Scialicco. L’Ufficio di Vigilanza dei Lavori Pubblici dell’ANAC (prot. n. 43334 del 29/05/2019) anche in un’ottica deflattiva di eventuali contenziosi giudiziari, ha evidenziato la possibilità di dare seguito alle liquidazioni per lavori somma urgenza.
Un po’ di dati tecnici.Avevano chiesto anche il fondo incentivante anche Schilardi lo boccia
Nella fattispecie non tutti i fondi, ma almeno in parte. Viene infatti decurtato il fondo incentivante che che qualcuno aveva avuto la faccia tosta di chiedere. Nell’ambito della documentazione trasmessa dal Comune di Lacco Ameno, figura la Delibera della Giunta n. 92 del 18/09/2017, di approvazione della perizia giustificativa, redatta in data 10/09/2017 che riguarda 4 interventi successivamente separati da Grimaldi in due sotto interventi con i codici intervento, 03/SU/03 e 03/AS/05.Come argomentato nella nota comunale prot. n. 5675 del 12/06/2020, il Soggetto Attuatore, in data 03/10/2017, ha provveduto ad elaborare un computo metrico e i relativi atti contabili per gli interventi afferenti al solo codice 03/SU/03, stralciando quelli che sono stati poi individuati con il codice 03/AS/05 nell’ambito del Piano degli Interventi.
Dal quadro economico a consuntivo spiega Schilardi “si evidenzia che il quadro economico presentato nel Certificato di regolare esecuzione del 19/01/2018 riporta un errore sostanziale ripetutosi nella Determina di “Approvazione atti e liquidazione ditta MAYA COSTRUZIONI SNC” n. 27 del 24/01/2018 nella misura in cui viene indicato un importo complessivo di Euro 16.303,36.E’ evidente l’impossibilità di erogazione del fondo incentivante esposto nel quadro economico a consuntivo, in quanto, secondo giurisprudenza consolidata della Corte dei Conti, per la sua riconoscibilità è necessario che sussista una procedura di selezione comparativa degli offerenti“. Cosi il Commissario Schilardi paga quasi tutta la somma urgenza di Cava Scialicco and more…
Cosi paga sulla scorta della relazione tecnici istruttori del Commissariato, nella quale si evidenzia che alla luce della documentazione fornita può essere pagato l’importo dell’intervento in questione pari ad Euro 15.753,54. Il Comune, in qualità di Soggetto attuatore, risulta esclusivo responsabile dell’ammissibilità ed esecuzione della procedura di somma urgenza, della scelta dell’appaltatore, dell’individuazione dei tecnici professionisti, del rispetto della normativa vigente e degli obblighi da essa derivanti in materia di appalti pubblici. Della serie chi vivrà vedrà.
Il Commissario per l’emergenza aveva rispedito al mittente gli abnormi costi delle gestione politica. Bocciato i manovrini isolani, gli Enti Locali attuatori.Nessun pagamento a pioggia per le spese folli che tutti avevano creduto di poter praticare sfruttando l’onda dell’emergenza.
Questa è la sintesi di un’emergenza per certi versi storica nel panorama delle pubbliche amministrazioni e del torbido giro delle emergenze divenuto un business politico ed amministrativo. Una particolarità votata al rigore, poi vanificata dal tempo e dai fatti di una politica che, alla fine, anche a distanza di più di tre anni è riuscita a farsi liquidare tutto e a mettere le mai su quasi tutti i fondi che on aveva ottenuto prima.
Grazie a queste manchevolezze, evidenti e forse studiate, il Cratere di Ischia tra 25/ 30 anni, forse, racconterà e parlerà di normalità.Ma saranno altri uomini ed altre donne, altri bambini, altri vecchi ed anziani, saranno altre generazioni e sarà se tutto va bene il 2042, quando, statene certi ci saranno ancora o forse no, i lavori e gli interventi dell’“Emergenza Grimaldi“.