Ida Trofa | Ieri l’incontro tra i sindaci del cratere e la struttura commissariale. L’obbiettivo è la modifica dell’ordinanza n. 7 anche in relazione alle tematiche del condono. L’auspicio è ottenere una semplificazione tesa ad una ricostruzione veloce, una semplificazione che eviti il blocco e lo stallo delle pratiche in soprintendenza.
Dal Cratere più piccolo d’Italia ci si muove ancora sull’esempio dell’Italia centrale il Cratere più grande dello Stivale con ben 4 regioni coinvolte. Eppure per noi continua a restare il blocco mentale della politica locale. Si è parlato ancora di Pianificazione affidata alla regione Campania ed ordinanza n.7 per i danni pesanti affidati già a Schilardi ed extra pianificazione regionale. Una contraddizione normativa che ora si cerca di superare con gli accordi progressivi e gli incontri a tema.
Il centro Italia purtroppo era è resta il copia-incolla dei comuni ischitani che non sono in grado di andare oltre e pensare ad una vera ricostruzione di Ischia e per Ischia.
Sul tavolo, l’esempio delle ordinanze n.100 e n.101 del 2020, l’una relativa alla “semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata“, l’altra individua i “Comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici“. Ieri si è discusso, cosi, ancora, come lo si fa da mesi, per determinare la trattazione delle aree che rientreranno nella pianificazione redatta dalla Regione (perimetrazione) e le zone estranee al piano dove ci si può avvalere dei provvedimenti già emessi, a partire dall’ordinanza per i “danni pesanti” n.7. In entrambi i casi si punta ad ottenere la semplificazione dell’ procedure sui condoni.
A spiegarci le richieste dei sindaci Giovan Battista Castagna che da tempo prova ad applicare alle zone cratere anche la norma che consente al tecnico di asseverare l’assenza di profili di illegittimità del fabbricato oggetto dell’intervento.
Si vuole applicare anche ad Ischia la previsione dell’articolo 4 dell’ordinanza n.100 del 2020 e la super “scia”.
Castagna ha chiesto senza mezzi termini che le tempistiche siano accelerate e che sia per le aree che rientrano nella pianificazione ambientale e urbanistica guidata dalla Regione, e per gli immobili che non rientrano in tale piano potranno beneficiare dell’esecuzione in deroga agli strumenti paesaggistici e urbanistici.
Anche se suona come un castigo come ha più volte rilevato anche Castagna, nella fattispecie locale e in relazione al groviglio di norme, infondo, infondo, la pianificazione urbanistica ha i suoi vantaggi. Sempre aspettando e sperando, si avrebbe la presenza costante della Soprintendenza al tavolo di pianificazione, con le certezze che ne derivano in merito al via libera dal punto di vista paesaggistico.
Un via libera che per ora si chiede a gran voce per coloro che ricostruiscono tramite l’ordinanza per i “danni pesanti”. Al momento però la Soprintendenza a blocca vagliando caso per caso le procedure… quando vuole.
Mentre la regione pensa e resta ferma, il commissario con il solo comune di Casamicciola ha avviato il piano “stralcio” di ricostruzione attraverso la sua n.7. Le zone sono già in corso di individuazione. Si tratta di aree ben individuate e definite anche a livello insediativo che verrebbero soprattutto alla pianificazione e per le quali non si parlerebbe di delocalizzazione o di demolizione e ricostruzione. Questa benedetta maledetta pianificazione verrebbe cosi relegata è destinato, ove mai ci sarà, alla sola zona rossa. 100 maledetti metri di strada che giustificano il disastro politico ed amministrativo legato alla calamità. La tragedia vera di pochi.
Assunzioni sismiche si discute per la proroga
A margine dell’incontro si è discusso anche delle assunzioni sismiche e della volontà delle amministrazione di ottenere la proroga per un anno degli assunti sismici. Il Commissario alla ricostruzione post sisma ha recepito le istanze dei comuni e di alcune rappresentanze di categoria ed ha chiesto al Governo di estendere anche all’isola d’Ischia le stesse previo e del resto dItalia con le previsioni del “Decreto agosto.
Lo ricordiamo il 31 dicembre c’è la scadenza ultima dei rapporti di lavori con il personale assunto dai Comuni nel post sisma 2017. In mancanza di proroghe , i comuni isolani si ritroveranno senza il personale necessario a trattare le sempre più numerose pratiche di assistenza alla popolazione e alle imprese, quelle di condono edilizio e di finanziamento alla ricostruzione privata e pubblica. Con l’auspico che davvero li destinino solo a questo e non ad altri uffici. Previsto presso il Ministero dell’Economica e delle Finanze la costituzione di un apposito fondo per gli anni 2020 e 2021 finalizzato al concorso degli oneri derivanti dalle assunzione a tempo indeterminato prima citate. Le richieste sono già state inviate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.