lunedì, Novembre 25, 2024

L’Istat dichiara: ancora meno neonati da quando è cominciata la pandemia

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Da anni l’Italia è interessata da un progressivo ma costante calo demografico. Ogni anno, nel corso degli ultimi sette anni, è stato registrato un record negativo di nascite che, com’era prevedibile, negli ultimi mesi è stato soltanto peggiorato dalla crisi innescata dal Coronavirus.

Negli ultimi quarant’anni solo un altro grande evento ha impattato in maniera così profonda sulla natalità italiana: il disastro nucleare della centrale di Cernobyl, nel territorio dell’attuale Ucraina, che gettò in un profondo stato di paura e insicurezza tutte le coppie che intorno al Maggio 1986 stavano progettando di avere un figlio. All’epoca, a causa dei seri rischi di malformazione del feto per l’esposizione delle madri alla nube radioattiva, molte gravidanze vennero interrotte e molte altre completamente evitate.

La situazione di paura e incertezza economica creata attualmente dalla pandemia ha inciso in maniera estremamente significativa sulle condizioni psicologiche delle coppie in età fertile. Molte coppie hanno infatti dovuto fare i conti con una nuova gestione delle relazioni di coppia e con una diversa organizzazione del tempo e delle responsabilità. Lo stato d’ansia che ha accompagnato tutti questi mutamenti relazionali e sociali di certo non ha creato le condizioni ideali per immaginare il futuro insieme a un bambino.

Al di là delle difficoltà di natura psicologica, la causa principale del calo delle nascite, com’è facile intuire, è il peggioramento delle condizioni economiche di moltissime famiglie italiane. L’incertezza lavorativa è infatti un problema che ha colpito anche quegli italiani che non sono stati contagiati dal virus e che hanno attraversato indenni i mesi della prima ondata.

Questo implica che le famiglie con bambini stanno amministrando le proprie spese nella maniera più oculata possibile, evitando gli sprechi e stanno dando la precedenza agli acquisti di prodotti da utilizzare a lungo. Non è un caso se, nell’ambito dei seggiolini auto per bambini (una spesa inevitabile a causa dei termini di legge), il seggiolino auto gruppo 1 2 3 per coprire il bisogno di più categorie di peso sia attualmente il più venduto. E per questioni di igiene e sicurezza i neo genitori optano per l’acquisto di materassini per bambini nuovi, invece del frequente tramandare oggetti tra parenti ed amici, mettendo al primo posto gli acquisti su Internet per riuscire a risparmiare il più possibile.

Secondo un recente studio dell’Istat le nascite del 2021 in Italia potrebbero scendere sotto le 400.000 unità, comprendendo naturalmente sia i figli di italiani sia i bambini nati su suolo italiano da famiglie straniere. Un dato preoccupante anche alla luce della contrazione delle nuove nascite di figli di immigrati, per le stesse ripercussioni della congiuntura economica negativa che affligge i cittadini di nazionalità italiana.

Naturalmente il governo nazionale, così come le amministrazioni locali, hanno messo in campo una serie di iniziative per sostenere il reddito e semplificare la vita delle famiglie italiane, con iniziative che spesso hanno gravitato proprio intorno ai più piccoli. Nel corso della scorsa estate 2020 nel nostro territorio sono stati attivati campi estivi gratuiti per favorire la socializzazione dei bambini, depauperata dall’interruzione delle attività scolastiche in presenza.

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