Anche il Comune d’Ischia si trova a fare i conti con l’incubo RE.S.A, le demolizioni da eseguire su “ordine” della Procura a seguito di sentenze penali passate in giudicato. E con i relativi mutui da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti. Anticipazioni che devono essere recuperate in danno dei responsabili delle opere abusive. E a gonfiare il conto dei mutui, ci sono le spese per i consulenti, direttori dei lavori, responsabili della sicurezza nominati dalla stessa Procura, che si vanno ad aggiungere a quelle per le demolizioni vere e proprie da corrispondere alle ditte incaricate.
E’ il caso di due demolizioni già avvenute per abusi come sempre risalenti nel tempo, per i quali il Comune d’Ischia ha dovuto contrarre altrettanti mutui.
Nel primo caso per una RE.S.A risalente al 2008 per la demolizione di un manufatto intestato a Crescenzo Aniello Cautiero. Il mutuo contratto nel 2015 dal Comune ammonta a 40.204,76 euro. E adesso deve provvedere alla liquidazione delle relative somme stabilite con decreti di pagamento a firma del sostituto procuratore Vanacore. Un primo importo al Ctu arch. Antonio Coppola per l’incarico di onsulenza tecnica per l’identificazione esatta del manufatto da demolire, il calcolo dei costi di demolizione e gli oneri di sicurezza nonché il computo metrico, il quadro economico e il progetto di esecuzione delle opere da demolire. Compenso di 1.603,93 euro oltre Iva, Cpa e 600 euro di spese per un collaboratore. Lo stesso architetto è stato nominato direttore dei lavori e incaricato di redigere il piano di sicurezza. Per un compenso, stavolta, di lavori in ordine alle operazioni di demolizione del manufatto in oggetto, il compenso di 1.962,53 euro oltre Iva, Cpa e i soliti 600 euro al collaboratore… Chiedendo al Comune di pagare l’importo con i fondi del mutuo. La somma totale da liquidare ammonta a 4.909,11 euro e rientra nell’importo previsto dal Finanziamento di 5.029,33 euro per spese tecniche. Sempre il pm ha liquidato 21.900 euro oltre Iva alla ditta incaricata della demolizione, la “Cosem”. Somma totale di 26.718 euro che dovrà liquidare il Comune. Il responsabile dello Sportello Unico Edilizia ing. Francesco Fermo ha quindi provveduto alla liquidazione delle somme stabilite, per un totale di 31.627,11 euro. Sarà poi il demandare al Settore Economico Finanziario ad emettere i relativi mandati di pagamento ad accredito dell’importo da parte della Cassa DD.PP.
Stessa storia per una Re.S.A risalente addirittura al 1998, per la demolizione ai danni di Giovanni Trani ed Evelina Mele. Il mutuo contratto nel 2016 dal Comune ammonta a 31.285,29 euro. In questo caso il sostituto procuratore Musto ha liquidato al consulente ing. Giuseppe Volzone per la consulenza 1.473,53 oltre Iva, Cassa e i soliti 600 euro per il collaboratore; aggiungendo anche 22,30 euro per le spese viaggio, ovvero per raggiungere Ischia da Napoli. E per la direzione dei lavori e la sicurezza, lo stesso ingegnere si è visto liquidare 1.473,53 euro oltre Iva e Cpa, 593,33 per il collaboratore e sempre 22,30 euro per spese di viaggio. In totale al tecnico incaricato vanno 5.470,17 euro. Alla ditta incaricata della demolizione, la “Edil Veloce”, ha liquidato invece 13.404,75 euro Iva compresa. Per questa seconda demolizione, complessivamente altri 18.874,92 euro coperti dal mutuo.
Quello che colpisce maggiormente è che i destinatari delle demolizioni, che già hanno perso un bene, dovranno pagare – quando il Comune attiverà la procedura di recupero – anche i collaboratori dei consulenti (oggi nessun tecnico a quanto pare lavora senza un aiuto…) e le spese di viaggio. Una vera mazzata.