Ida Trofa|Sisma, ricostruzione privata e forzature pro imprese. Dopo la mancata riunione in remoto del 23 novembre scorso è stata fissata per domani una nuova conference-call con i comuni del Cratere sismico. Si tratta dei temi afferenti la Ricostruzione privata, ex art. 20, comma 2, lettera a) decreto legge n.109 del 28 settembre 2018_ Ricognizione edifici assoggettabili ad attuazione diretta. Si parlerà dei danni pesanti e della nuova bozza di Ordinanza n7. Poi riflessione sulle forzature le richieste per i finanziamenti alle imprese delocalizzate temporaneamente. L’ultima farsa per favorire i soliti amici degli amici che da tre anni ormai battono cassa solo ed esclusivamente per le loro aziende. Le provano tutte con la convivenza dei soliti politici.
La convocazione, in ogni caso, è per il giorno 25 novembre alle ore 10:00 in via telematica attraverso la piattaforma Skype per la nuova bozza di ordinanza danni pesanti n.7 danni pesanti e la presentazione delle attività di ricognizione effettuate dalla struttura commissariale, ed ancora in itinere, con il supporto dei comuni, per l’individuazione preliminare degli edifici danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017 nei tre comuni interessati, per i quali si potrebbe avviare una diretta e immediata attività di riparazione. Indispensabile anche la partecipazione dei tecnici comunali che a vario titolo si occupano della ricostruzione post sisma.
La convocazione
Ecco i termini in discussione nell’ambito del summit previsto nello specifico per la “Ricostruzione privata – Modifiche all’Ordinanza n. 7 del 27 settembre 2019“. Tutto ai fini dell’adeguamento alle novità introdotte dal Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020 . Nella convocazione di riunione l’obbiettivo è “ corrispondere ad alcune richieste pervenute dai comuni, si è proceduto ad un aggiornamento dell’ordinanza commissariale n.7/2019, la cui bozza sarà ancora oggetto di esame in videoconferenza il giorno 25 novembre 2020, alle ore 10.00 attraverso la piattaforma Skype“.
Poi spazio ai furbetti della delocalizzazione temprane delle imprese
Al termine dell’incontro dedicato all’ordinanza n. 7/bis, fortemente voluto dal sindaco Giovan Battista Castagna, ci sarà anche “una riflessione comune in ordine alla possibile predisposizione di un testo di ordinanza per offrire un ulteriore sostegno a chi abbia dovuto spostare temporaneamente la propria attività per inagibilità della propria sede, fermo restando che il sostegno è riservato a professionisti nonché persone fisiche o giuridiche che risultino titolari di imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche in essere alla data del sisma del 21 agosto 2017.
Occorre tener conto, altresì, che le previsioni normative e le modeste disponibilità finanziarie a disposizione, non consentono interventi onerosi diversi di quelli indicati nella precedente bozza, fermo restando che essi sono ulteriori rispetto agli altri già disposti nell’ultimo biennio in favore delle categorie produttive e non riguardano soggetti pubblici“.
Questo è quanto scrive il commissario nel merito dell’ultima bassezza perpetrata da chi con la scusa dell’impresa ha fatto del terremoto un affare personale. L’ennesima vergogna tra le tante a cui abbiamo assistito. Soldi, favori e pagamenti per una presunta delocalizzazione temporanea, i cui termini appaiono incomprensibili, mentre le aziende (quelle in zona rossa per esempio) che non hanno mai più potuto riaprire, che hanno rispettato i dettami e le norme dettate anche da queste amministrazioni e da questo commissario, non hanno ricevuto niente, e non riescono ancora a pagare le scorte e i prodotti persi, non riescono a pagare i fornitori, perché questa gestione del sisma pensa solo agli appartenenti del cerchio magico, a chi sa meglio oliare gli ingranaggi e magare massaggiare deretani. Vergognosi.