Cari sindaci, vi scrivo a nome mio e di molti ischitani che, con frequenza mensile, rispetto l’obbligo di pagare il fitto della propria abitazione. Da pochi giorni, stando a quanto si racconta, l’EVI di tutti noi ha sottoscritto un contratto con un signore, tal Pietro Giangrande, e gli versa una somma di circa 700 euro al mese come quota fitto.
L’EVI, bonifica con cadenza trimestrale a questo signore la somma. Perché?
Ora proviamo a spiegare la storia ai lettori. La storia. Il 18 aprile del 2019 sarebbe dovuto arrivare l’Ufficiale Giudiziario per eseguire uno sfratto d’eccezione nei confronti di Pietro Giangrande, dipendente della Regione Campania, che occupava – senza titolo – la Casa Cantoniera della Regione Campania, situata nel Comune di Ischia, all’incrocio tra via Quercia e via Nuova dei Conti.
Nessuno show o telecamere puntate sullo sfratto coatto perché il sig. Giangrande, dopo anni di strenua resistenza, aveva deciso di anticipare tutti e aveva liberato l’abitazione detenuta senza titolo prima che l’azienda guidata da Pierluca Ghirelli, la Regione Campania, il fabbro e i sanitari si recassero alla “Quercia”.
Il dipendente regionale, che occupava la casa senza titolo, aveva difeso la propria “occupazione” con un ricorso al TAR, opponendosi sia alle richieste bonarie che gli venivano fatte sia ad osteggiare numerose intimazioni di sfratto.
Alla fine, dopo molto tempo, l’abitazione di Ischia, sgombra degli affetti di Giangrande è stata liberata ed è pronta a diventare la futura nuova sede dell’EVI. Una nuova sede che, insieme con quella di Forio (sempre donata dalla Regione Campania e dove sono stati già spesi i primi 150 mila euro di lavori) diventeranno i nuovi locali dell’EVI. Nuovi locali che daranno una nuova collocazione a diversi uffici e libereranno quelli occupati in Via Leonardo Mazzella e al Palazzo D’Ambra.
Ora, senza voler entrare nel merito dei capricci della moglie del consigliere comunale di Ischia, Maurizio De Luise e sulle complicanze per iniziare i lavori, vorrei chiedere a voi sindaci, come e perché l’Evi versa al Signor Pietro Giangrande questa cifra di 700 euro per un anno e gli avrebbe già bonificato la prima tranche?
Secondo le malelingue, sembra che Ghirelli avesse raggiunto un accordo con la Regione con il vostro avallo. Ma la domanda, cari Sindaci, è perché dobbiamo pagare questo fitto? Se Giangrande ha dovuto lasciare l’abitazione, perché ora, invece, gli state facendo bonificare questa somma? Fate un po’ di chiarezza.