mercoledì, Novembre 27, 2024

Scuola. Condannati all’ignoranza. Dappertutto in presenza. Da noi: no!

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Gaetano Di Meglio | I sindaci dell’isola, tranne Rosario Caruso, hanno firmato le loro ordinanze per il blocco dell’attività in presenza fino al 22 dicembre. Una mossa furba, quella dei nostri primi cittadini che, non paghi di tutto quello che hanno combinato, hanno condannato i nostri ragazzini ad un altro periodo di didattica a distanza e ad un altro, piccolo, furto, di diritti.
De Luca, quello che voleva chiudere tutto, ha firmato l’Ordinanza n.95 recanti ulteriori misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covd-19.

A seguito della riunione dell’Unità di Crisi, e sulla base della relazione tecnica che ha tenuto conto anche dei risultati dello screening sulla popolazione scolastica che è proseguito anche la scorsa settimana, ha stabilito che è consentita, a partire dal 9 dicembre 2020, l’attività didattica in presenza dalla scuola dei servizi educativi dell’infanzia fino alla seconda classe della Primaria.
Per tutte le altre classi della Primaria e della Secondaria di primo e secondo grado, prosegue la didattica a distanza.

Possiamo dire che tutta Italia, manda i propri i figli a scuola. Gli isolani no.
Perché? Perché abbiamo una classe dirigente legata all’umore di qualche mammina esaurita con il messaggio proprio e perché non riesce ad incidere su quella che, invece, sarebbe dovuta essere la sua vera missione: consentire lo screening e garantire la riapertura delle scuole con la ripresa della didattica in presenza.
Purtroppo quando una classe dirigente così impreparata si trova a governare un paese, quest’ultimo ne paga le pene. I più deboli e quelli senza voce perdono i loro i diritti e la comunità viene minata alle sue fondamenta.
In tutta Italia si va in presenza, in tutta la Campania si va in presenza. Sull’isola d’Ischia, invece, no. Vince la paura, l’ignoranza e quella dose innata di razzismo che i nostri politici avevano mostrato lo scorso febbraio quando esposero al pubblico ludibrio tutta la cittadinanza con quella famosa e vergognosa ordinanza.

A gennaio avremo il rischio zero? A Gennaio e per gli altri mesi invernali, avremo la certezza che il virus non circolerà? A Gennaio sapremo che la scuola non è un focolaio? A Gennaio cosa dovrebbe cambiare rispetto al 9 dicembre. 9 dicembre o 9 gennaio, cosa cambia?
Raccontare le mirabolanti motivazioni dei nostri primi cittadini, tutte diverse e campate in aria, tra l’altro, è un esercizio inutile. Nessuna sorpresa. Nessuno stupore. Chest’è!

Alcune motivazioni della chiusura ischitana
Valutato che – pur in considerazione dei provvedimenti stabiliti dal Governo e dalla Regione Campania in relazione alla ripresa delle attività didattiche in presenza, al fine di contenere e limitare le possibili occasioni di contagio, in considerazione della specificità territoriale e della insularità del contesto, oltreche della necessità di confermare nell’ arco temporale considerato il completamento dello screening volontario dedicato alla popolazione scolastica, già in corso ed in fase avanzata di attuazione- è necessario stabilire fino al 22 Dicembre 2020 per il Comune di Ischia, la modalità di didattica a distanza, per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per le quali diverse disposizioni abilitano la ripresa dell’attività didattica in presenza anche tenuto conto della circostanza che numerosi docenti in servizio presso gli istituti scolastici isolani provengono dal continente e devono farvi ritorno quotidianamente con conseguenti ulteriori profili di criticità in questa delicata fase di monitoraggio del personale scolastico ed ausiliario; Tenuto conto altresì che nel territorio del Comune di Ischia, in considerazione della campagna di screening in corso di completamento è opportuno confermare la SOSPENSIONE delle attività in presenza di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado al fine di scongiurare il rischio di contagio negli ambienti pubblici chiusi e che nel contemperamento fra gli interessi coinvolti nel procedimento di valutazione, debba essere necessariamente assicurata prevalenza all’interesse pubblico rappresentato dalla tutela della salute e dalla prevenzione da ulteriori occasioni di contagio, tenuto conto dell’unico presidio ospedaliero dell’isola ubicato nel Comune di Lacco Ameno, struttura sanitaria ove si sono registrati negli ultimi giorni diversi casi di positività tra il personale medico e paramedico con conseguente necessità di scongiurare elementi di criticità nella sua attuale funzionalità a tutela dei pazienti e della intera popolazione residente; Considerato altresì che il Comune di Ischia con nota prot. 46030 del 27.11.2020 indirizzata alla Asl Na 2 Nord ha richiesto di incrementare al massimo l’attività di screening per tutti gli istituti del territorio comunale al fine di garantire le condizioni di massima sicurezza per il programmato ripristino delle attività didattiche in presenza. Considerato che, allo stato, risultano in fase di completamento le attività di screening, attraverso somministrazione di tamponi antigenici, su base volontaria, da parte della Asl territoriale al personale docente e non docente delle classi interessate, nonché agli alunni e relativi familiari conviventi come previsto dalla richiamata Ordinanza regionale n. 90/2020 al punto 1.1 e 1.2 e che allo stato risponde a criteri di ragionevolezza e proporzionalità consentire la conclusione di tali attività di screening e verificarne gli esiti in relazione al numero di utenti interessati dalla
procedura.

2 COMMENTS

  1. La vera ignoranza è continuare a fare la stessa strada, come i muli, senza apprendere dagli errori precedenti.
    In questo caso se tutta l italia, segue la linea politica di un ministro dell istruzione, veramente poco preparato, ben venga chi non si adegua alla massa. Vi invito a leggere i dati dei contagi scolastici quelli veri però. Ritornando a noi, la dimostrazione di non essere all altezza, nel combattere i cluster scolastici, ne è la fattispecie accaduta all asilo di Baiola. Si è sfiorata la tragedia. Ma, nonostante tutto c è qualche mulo che continua a pensare che bisogna aprire le scuole. A lava a cap o ciucc s arrfonn l acqua e o sapon. È proprio vero!.
    Chi non sa adeguarsi ai cambiamenti, che avvengono negli anni (vedi la DAD) è colui che invoca l innovazione, ma poi continua a fare la vecchia strada per pura pigrizia, ed è destinato a rimanere indietro. Un Po come il compra ischitano e non online è lo stesso discorso

  2. Bravo Francesco………ancora si continua…..meglio vivi e sani che ……già con la laurea in prima elementare……..o la scuola comincia per tutti..piccoli e grandi..ovunque o per nessuno….. Colleghe mamme tranquille….a gennaio potremo ritrovarci nei bar fuori scuola di nuovo in attesa dell’orario di uscita dei piccoli…….
    Intelligenti…pauca…

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