mercoledì, Novembre 27, 2024

Covid-19, ecco i buoni spesa. E’ già bagarre a Casamicciola Terme

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Luigi Mennella diffida e mette in mora RUP e Prefettura

IDA TROFA | Emergenza coronavirus. Buoni spesa 2.0. Arriva il bando a Casamicciola Terme ed è già bagarre. Luigi Mennella torna ad accendere i riflettori sulla necessità di imbastire pratiche trasparenti, seguendo la correttezza nelle procedure. Il consigliere comunale torna in tackle sulle procedure “Buoni spesa“ avviate in questo difficile dicembre 2020. Il consigliere diffida i responsabili e dal capo dell’UTC Mimmo Baldino, per il pregresso e ora, passando per il segretario Giuseppe Principe, fino alla Dottoressa Imma Iacono del settore Affari generali nominata RUP per le procedure afferenti il contributo economico alle famiglie in particolari condizioni disagio economico sotto forma di buono spesa per acquisto prodotti alimentari e di prima necessità.

L‘Ex sindaco, come fu nella “fase uno” della scorsa primavera, anche ora è intervenuto nella sua qualità di consigliere comunale ed ha deciso di monitorare i provvedimenti emessi dal Comune di Casamicciola circa il contributo ricevuto dallo Stato, da erogare, ai nuclei familiari in particolari condizioni di disagio economico. Mennella diffida e mette in mora praticamente tutti e nello specifico la Iacono, quale responsabile unico pubblici, ad assumere provvedimenti leciti e corretti e nel caso a revocare, in autotutela, con provvedimenti immediati, tutta la documentazione illegittima ed illegale riguardante la concessione dei buoni e tutti gli atti di concessione.

Un prima vittoria di Mennella è già stata ottenuta. In aprile era stato, infatti, nominato Mimmo Baldino dell’UTC a capo della questione “Buoni spesa”, Mennella diffidò il dott. Carmine Testa, allora Segretario generale del comune, a disporre, tra l’altro, che ad occuparsene fosse l’area prima ”affari generali attività produttive protocollo e servizi sociali”, con il suo responsabile. In questa fase sarà proprio Imma Iacono in qualità di detto responsabile e a seguire le procedure finite nuovamente, però, nel mirino di Mennella. Come a dire un nome, non proprio una garanzia.
“Rappresentando anche diffida penale ex art. 328 c.p. II comma, trascorsi inutilmente giorni 2 , dalla data di invio della mia PEC al protocollo generale del Comune di Casamicciola Terme, senza che siano avvenute o siano state comunicate al sottoscritto le attività richieste, notizierà il signor Prefetto di Napoli per tutti gli adempimenti previsti in questi casi; richiederà, inoltre, alla Protezione Civile ed ai nuclei di polizia giudiziaria, l’acquisizione dell’intera documentazione, inviando dettagliata nota al signor Procuratore della Repubblica di Napoli, per richiedere il sequestro delle somme e l’individuazione dei vari reati commessi dal Sindaco e dai Responsabili degli uffici del Comune di Casamicciola Terme, citati nella presente diffida“- chiosa l’Arch. Luigi Mennella nella sua missiva certificata, un missile di carta bollata.

Insomma è guerra aperta ai buoni concessi senza la necessaria trasparenza.
“Su questa vicenda, adir poco fumosa dei buoni spesa non è mai stata fatta chiarezza né prima né ora. Si parla di domande e richieste. Di fatto il problema serio è che le domande non sono state mai passate al protocollo e legalmente, quindi , non esistono. Non c’è nemmeno un numero di protocollo iniziale è un numero di protocollo finale. Ho chiesto lumi alla prefettura di Napoli e alla dottoressa Nigro che è la responsabile degli enti locali, la quale ha fatto una nota al Comune. Poi lettera morta, nessuno ha fatto sapere nulla, dal comune, alla Nigro e la Nigro ha fatto finta di niente! Quindi vi è una totale indifferenza sia della Prefettura che dei vari organi dello Stato. Pure di quelli che dovrebbero controllare com’è la Prefettura che invece è latitante. A chi tocca fare i controlli? Non si è capito! –
Quindi siamo difronte a procedure dette di solidarietà sulle quali non c’è alcun controllo spiega Mennella. Con il pretesto della solidarietà emettiamo solo buoni di favore senza alcun controllo neppure dal Prefetto di Napoli e le sue estensioni. – Assolutamente tutto senza controllo. La cosa più grave è che queste procedure di solidarietà vanno inviate ai singoli nuclei familiari, non possono essere individuate dal comune altre strutture o associazioni, sicuramente strutture capaci di portare avanti un determinato discorso di raccolto e approvvigionamento di cibo e quant’altro, come la Catena Alimentare oppure la Caritas, ma non è possibile destinare i fondi che devono andare alle famiglie ad altre realtà come le suddette associazioni. Penso che non sia possibile rimandare quelle che sono le funzioni del Comune e quindi del di quello che è l’architettura sociale del Comune a queste o quelle strutture. L’interesse primario e la destinazione dei fondi deve essere in favore delle famiglie e deve occuparsene con leicità il comune.

1 COMMENT

  1. Fa benissimo Mennella !!! Il Comune di Casamicciola è diventato letteralmente un ente poco raccomandabile.. Per dire poi di alcuni consiglieri che non hanno né titolo né facoltà di competenza che si “atteggiano” a salvaguardare il paese.. Umiltà Umiltà.. forse si dovrebbe dire Incompetenza Incompetenza !!!

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