Ida Trofa | Indica terremoti che non sono avvenuti e minimizza su quelli percepiti dalla popolazione. Nella notte tra domenica e lunedì è stata registrata una lieve scossa di magnitudo 1.2 a Ischia e Costa Flegrea. In realtà è avvenuta nel “Golfo di Pozzuoli” e Ischia è stata erroneamente indicata. L’INGV continua con la saga degli errori su Ischia e sui terremoti. Al peggio non c’è mai fine.
Un terremoto di magnitudo 1.2 è stato indicato dall’Istituto di vulcanologia come avvenuto nella zona: Ischia e Costa Flegrea, il 27-12-2020 23:15:00 (UTC) ovvero 28-12-2020 00:15:00 (UTC +01:00) ora italiana con coordinate geografiche (lat, lon) 40.81, 14.12 ad una profondità di 3 km. Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV_OV (Napoli). E l’isola indicata tra i comuni entro 20 km dall’epicentro.
In realtà, ancora una volta, Ischia non c’entra nulla o meglio, come sempre, i dati vengono mal interpretati. Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat). Il terremoto, ci spiegano diversi scienziati che stano monitorando i fenomeni sismici in atto nei campi Flegrei, non è affatto ad Ischia, ma nel Golfo di Pozzuoli.
E’ quasi incredibile come tra INGV Roma e OV facciano questo casino. Assurdo! Purtroppo non è la prima volta che ci finiamo di mezzo. Perché le due sale di rilevamento non sono collegate? Nel Dicembre 2015 furono spesi 30.000 € per collegare perfettamente le tre sale INGV (anche Catania), ma quel software non è stato mai montato. Sono passati 5 anni.
Dopo il doppio attacco Castagna-Mennella. Errare è umano ma perseverare è diabolico e ci offendono pure
Errori e omissioni a raffica che si ripetono a ritmo incessante. L’ultima volta la questione aveva sollevato anche la reazione del sindaco di Casamicciola, Castagna e del consigliere Mennella al seguito di un evento nitidamente avvertito dalla popolazione e che, invece, l’Osservatorio Vesuviano aveva minimizzato, quasi mettendo in dubbio l’attendibilità della nostra comunità.
In una nota il direttore Bianco ha replicato agli scriventi in un delirio di considerazioni. Una lettera in cui l’unica informazione importante è stata l’aumentato la magnitudo di quasi 4 volte (da 0.2 registrata nel giorno del sisma a 0.7 dopo la lettera Castagna-Mennella), evidentemente serve sbattergli in faccia la verità.
L’ultima parte della lettera di risposta addirittura è stata molto offensiva, assolutamente folle con la direzione del’INGV capace di collezionare macroscopiche cantonate su questioni serie come i terremoti e il rischio sismico del territorio che ha il coraggio di rinfacciare al Comune, al paese e ai cittadini che “non possono aver paura di un terremoto di magnitudo 0.7” e, contestualmente, dice al Sindaco che è lui a dover fare un buon piano di protezione civile e che dica cosa fare a seconda della magnitudo. Ma qui casca l’asino…
Come può dare lezioni di comportamento un ente e una direzione che ha ammesso di non saper rilevare le magnitudo dei terremoti? Che ha scritto, nero su bianco, che il terremoto riportato come magnitudo 0.2, dopo un mese, invece, è diventato 4 volte più forte?
I comuni dovrebbero pretendere di sapere IN TEMPO REALE quale sia la magnitudo e sia la localizzazione precisa: altrimenti non si può fare nessun piano di protezione civile; non si può sapere se e in quale zona gli edifici vanno verificati dopo un terremoto. Il 21 agosto 2017 il terremoto era avvenuto in mezzo al mare, con magnitudo di 3.6. Dopo 3 ore era diventato di magnitudo 4, poi, dopo 4 giorni, stava sotto Casamicciola… Questa gestione e l’opera dell’INGV è un delirio e, per di più, è inutilmente offensiva e il capo del DPC, il concittadino onorario Angelo Borrelli, dovrebbe saperlo.
Di fatto, se la magnitudo viene cambiata di un fattore 4 dopo alcune settimane, o si sbaglia continuamente la localizzazione, è impossibile immaginare qualunque azione immediata di Protezione Civile che abbia un senso. Quale immediatezza predichiamo se ci vogliono settimane per conoscere, anche in maniera approssimativa, la reale magnitudo di un evento?
Ma torniamo alla terremoto di Pozzuoli. Dal 1 dicembre tutte le localizzazioni e le magnitudo dei Campi Flegrei sono preliminari. Di fatto, per avere localizzazioni e magnitudo precise ci vorrà un mese. Si può andare avanti così? Con tutti i soldi investiti per mantenere questi enti che dovrebbero garantire la nostra sicurezza?
Davvero non si è capito l’INGV cosa ci sia a fare. La sorte di territori fragili come i nostri dipende dalla scienza e anche da loro. Entro il 31 Gennaio il Ministro dovrà scegliere il nuovo presidente. Dipenderà tutto da quello? Che sta succedendo? Chi deve garantire la nostra sicurezza?