Gaetano Di Meglio | Il sindaco e i media pagati con i soldi dei contribuenti (nel vero senso della parola: uno con gli affidi diretti del comune e l’altro con i fondi per i giornali) avevano mascherato il fallimento e la crisi politica del comune di Ischia con la solita accusa a questo giornale. Tentativo fallito. Crisi politica acuita.
Come vi ho scritto, ieri, il sindaco ha usato i media che si compiacciono di ricevere i suggerimenti dal primo cittadino, per attaccare Paolo Ferrandino e punire il componente della commissione del paesaggio, Simone, per aver aperto gli occhi e per non aver eseguito l’ordine del sindaco.
Fino a quando alzi la voce con Anna Fermo, con Lello Montuori, con Paola Mazzella o con Ciro Ferrandino è una cosa, quando ci provi con Simone Ferrandino, beh, i tentativi si fanno meno efficaci…
Ieri mattina, tra un funerale ed altri impegni seri, la commissione edilizia convocata per le 9.30 non si è tenuta. Ufficialmente si parla di mancanza di numero legale. C’erano solo due componenti su cinque. In realtà, invece, c’è una guerra politica di chiaro stampo democristiano.
Se da una parte hai Paolo Ferrandino e dall’altra hai Gigi Di Vaia, secondo voi, chi vince? Seguitemi.
Lasciamo per fuori da questo ragionamento i componenti della commissione edilizia perché il loro ruolo, in questo gioco, dovrebbe essere estraneo fino ad un certo punto ma ne parliamo dopo.
La battaglia per l’ok in commissione edilizia va avanti da mesi e il gruppo Sciarappa prende schiaffoni di potere a pieno volto. Il “chiop” immaginario sul volto di Rino Pilato o Antonio Buono risuona per tutta Via Iasolino.
Ma il vero errore lo ha fatto il sindaco. Enzo, che si è incartato mani e piedi per non aver saputo difendere l’interesse del paese e del territorio, ha pensato che un video sponsorizzato su facebook secondo le sue idee avesse impressionato Paolo Ferrandino. Tentativo fallito perché non ha fatto altro che attivare la contromossa.
Fino ad ieri mattina, lo sconto era Sindaco, Gigi Di Vaia e Luca Montagna contro Paolo Ferrandino. Da ieri pomeriggio, invece, lo sconto ha preso un’altra dimensione. Sindaco, Di Vaia (che non vota in consiglio) e Montagna devono fare i conti con Paolo Ferrandino (che non vota in consiglio) e Massimo Trofa e Ida De Maio che votano in consiglio comunale. Ops, anche in questa battaglia il sindaco sta in minoranza.
Che fa, con chi si schiera? Con il singolo voto di Luca Montagna o con il doppio voto di Massimo Trofa e Ida De Maio?
Il blocco Pagoda per Zizzogas è servito. Ma attenzione, non esultate e ricordatevi che in politica quello che è oggi non è domani.
Ora che Paolo ha mostrato i denti e chiarito i ruoli, Zizzogas si avvia verso l’approvazione in commissione sapendo che il libero mercato bloccherà questa assurda manovra che va contro leggi, regolamenti e norme in vigore. Ma allora sarà colpa di un ricorso al TAR, di un accesso agli atti e di qualche altra iniziativa ma non sarà colpa della commissione edilizia del comune di Ischia. Nel frattempo, però, Sciarappa dovrà pagare il dazio al Re della Pagoda.
Da questa vicenda, che vede un solo perdente, il paese, Enzo non può permettersi di avere vittime e deve fare in modo che tutti portino a casa il loro bottino. Se la Sciarappa davvero vuole il parere positivo alla realizzazione di un “impianto di distribuzione per autotrazione di tipo misto, con combustibili sia liquidi (benzina e gasolio) sia gassosi (gpl)”, magari con qualche assurda iperbole o prescrizione, dovrà posare diversi “fiorini” come nel famoso film di Massimo Troisi.
La Sciarappa pensava di entrare nel regno dell’UTC, nella commissione edilizia e non aveva fatto i conti con l’uomo che gridava “chi siete, dove andate, un fiorino” ma qui non si può fare finta di “mandare affanculo” nessuno e si deve pagare. Cosa? Quanto? C’è sempre un prezzo politico.
Un prezzo politico che Enzo aveva provato a spezzare con i medietti (piccoli media) locali ma avendo fallito miseramente ma che ora si trova a pagare anche con gli interessi.
Il blocco Pagoda si va sempre più solidificando. Massimo Trofa ha trovato la sua nuova musa ispiratrice e il suo mentore. Si chiama sempre Ferrandino, ma non Giosi (forse). Ida De Maio ha iniziato a rivendicare il suo ruolo e Paolo Ferrandino ha ricordato al sindaco Enzo che non sarà un video telecomandato o un missilino di carta a fargli smettere di tenere il “suo” comando.
L’assessore ha battuto sindaco e vicesindaco e ora aspetta di potersi prendere la rivincita.
Quale sarà il costo di questa operazione politica? Lo scopriremo leggendo gli atti che il Comune di Ischia produrrà di qui a breve. Il presidente del Nucleo di valutazione? Qualche altra poltrona da coprire? Qualche altro permesso da concedere? Qualche chiosco da piazzare da qualche altra parte? Beh, lo verremo a sapere…
Per ora un “impianto di distribuzione per autotrazione di tipo misto, con combustibili sia liquidi (benzina e gasolio) sia gassosi (gpl)” da realizzarsi sul terreno di Isidoro Di Meglio (e quindi garantirgli un utile economico) è fermo al palo. Ma solo per ora…
Se fosse vero solo il 50% di questo racconto,l’Amministrazione comunale andrebbe sciolta e commissariata da parte del Prefetto.
Appunto se fosse….ma si sa, non e’ vero! I monopoli devo essere protetti costi quel che costi
Mi chiedo come nessuno che abita intorno ( vi sono case da ogni lato, una istituto scolastico di fronte) a quel terreno si ribelli dinanzi ad uno scempio simile. Mentre Procida è sui media nazionali con una copertura mediatica che noi possiamo solo sognare, per la nomina a capitale della cultura, noi pensiamo di rilanciare un’isola morente, anche grazie alla politica turistica dei patanari, aprendo un’altra stazione di benzina, a venti metri da un’ altra.Insomma al solito: Loro mangiano; noi guardiamo. Auguri a tutti noi.
P.s. Luigi Boccanfuso conosce bene certe dinamiche e come arrivarci; si attivi presso prefetto e procura. Se non lo vuol fare per Ischia, lo faccia almeno per i suoi interessi.