Ugo De Rosa | Sono notizie più che positive quelle che giungono dal fronte della lotta per la sospensione delle demolizioni in piena pandemia. Dopo le varie sospensioni giunte a seguito di udienze, e rinvii della data di inizio demolizione anche per alcuni casi sulla nostra isola, quella che giunge da Roma è una novità che fa davvero ben sperare per il futuro.
Tra pochi giorni la petizione con migliaia di firme raccolte dai comitati per la difesa del diritto alla casa sarà consegnata nelle mani del premier, Mario Draghi.
“Il Capo dell’Ufficio Legislativo – ci ha dichiarato l’avv. Bruno Molinaro – mi ha contattato ieri per comunicarmi che sta per essere consegnato a Draghi in persona la petizione con le migliaia di firme raccolte e che, inoltre, era necessario preparare una nota di accompagnamento. Ho provveduto a tanto, inserendo anche il nuovo emendamento da me predisposto, che, se accolto, risolverebbe il problema per un tempo sufficientemente lungo.
Infatti, la cessazione della emergenza pandemica può essere dichiarata solo dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e chissà quando ciò potrà avvenire, tenuto conto, altresì, delle numerose varianti del virus ancora in circolo e non debellate.”
Un risultato più che buono per le tantissime famiglie che vivono il dramma degli abbattimenti e che vedono, per ora, allontanarsi l’ombra temibile delle ruspe, evidenziando come lo stop agli abbattimenti sia parallelo, in linea di principio, allo stop agli sfratti, misura già ampiamente concessa.
Non resta che attendere, ora, la comunicazione della data in cui avverrà la consegna e i risultati dall’attenta lettura del testo che parte, anche questa volta, dall’isola di Ischia e che è destinato ad avere effetti su tutto il territorio nazionale.
L’EMENDAMENTO
aapprovazione del seguente EMENDAMENTO al decreto “Semplificazioni” o “Sostegni bis”: “In coerenza con quanto già stabilito in materia di sfratti sono temporaneamente sospese, sino alla cessazione della pandemia le demolizioni giudiziali ed amministrative delle case abitate da persone sprovviste di alloggio alternativo. La sospensione non opera per gli immobili per i quali sia stata accertata una situazione di pericolo per la pubblica e provata incolumità”.