venerdì, Marzo 21, 2025

Disastro Intesa. Disagi, disservizi, caos e mini focolaio: l’estate nera di Intesa Banco di Napoli

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Salvifica la vacanza ad Ischia ed il viaggio taxi del top manager. La “pezza a colori”: riapre la filiale di Casamicciola Terme. Ma quanti danni… Dal 9 agosto la riapertura ad un mese esatto dallo stop agli sportelli, della centralissima filiale con uno degli sportelli continui più utilizzati del centro sud. Provvidenziale la vacanza ischitana del top manager Stefano Barrese. L’alto vertice dell’istituto di credito ha potuto toccare con mano il grosso guaio combinato ad Ischia

Ida Trofa | A volte ritornano. A volte ritornano anche le filiali delle banche maldestramente chiuse. Ne sanno qualcosa i correntisti e clienti di Intesa San Paolo, da qualche tempo fusa con UBI, che da settimane sono alle prese con gravi disagi e le pesanti conseguenze, compreso il mini focolaio bancario da COVID-19. Un “disastro” legato alla chiusura di diverse sedi del gruppo sull’isola di Ischia, su tutte quelle di Panza e Casamicciola Terme.
Una riapertura, questa di Casamicciola, che grazie per una felice commistione di eventi vi possiamo raccontare avendola appresa da fonte diretta: , per una salvifica (per l’isola dei correntisti) vacanza del top manager Stefano Barrese.
L’alto vertice dell’istituto di credito ha potuto toccare con mano il grosso guaio combinato ad Ischia.

Casamicciola riapre, ma ormai il danno è fatto
A far data da lunedì 9 agosto riapre la filiale di Casamicciola Terme dell’ex Banco di Napoli. Una filiale che aveva chiuso in piena estate lasciando l’utenza senza un punto di riferimento, ma anche i turisti senza uno sportello bancomat.
Il breve soggiorno ischitano di uno degli alti vertici del Gruppo Intesa, a quanto pare, ha sortito un discreto effetto, riconsegnando alla cittadina termale e all’intera isola un importante servizio. Sarebbe il caso di guardare con più attenzione anche al guaio di Panza ed all’impatto in negativo causato sul territorio di Forio e dintorni. Pensiamo a comuni come Serrara Fontana e alla stessa Barano oltre che all’utenza foriana. O, peggio ancora, ai vacanzieri.

Ma questo non basta a lavare via i gravi problemi reati, l’enorme confusione in cui è piombato il paese, gli errori perpetrati alla comunità senza contezza del danno che si sarebbe determinato. Fatti e circostanze vissute come un dramma da molti cittadini alle prese con la materiale impossibilità di accedere ai servizi, di prelevare, di versare e di affrontare tutte le incombenze quotidiane.
Gravi le circostanze che hanno causato lo stop all’accredito del CAS per i terremotati: non tutti erano a conoscenza, ad esempio, del cambio dell’IBAN e del conto corrente. Cittadini e utenti, già sottopressione, che hanno rischiato di perdere il contributo di autonoma sistemazione.

C’è voluto il bello ed il cattivo tempo per ripristinare le comunicazioni con gli uffici e il Commissariato alla Ricostruzione.
Gravi le problematiche anche per le aziende, che per versare anche ingenti quantitativi di danaro, le casse giornaliere del lavoro, dovevano affrontare improbe avventure, vere e proprie diaspore tra una filiale e l’altra pur di versare il danaro per coprire conti e pagare gli importi, magari, degli addebiti in conto corrente. Alti i rischi, con la reale esposizione a rapine e fatti violenti. Basti pensare alle biglietterie dei mezzi di trasporto, ai pub, ai ristoranti, ai servizi di carburante e chi più ne ha più ne metta.

Le testimonianze del disagio
A sottolinearlo sono gli utenti stessi che hanno provato a palesare in più modi il proprio disappunto. Ecco alcune testimonianze.
“Filiale Intesa Sanpaolo di Via Roma (Ischia ) chiusa dal 21 luglio e 3 sportelli automatici su 3 non ti permettono di versare… voi dovete affondare! Vergogna” scrive un utente segnalando l’andazzo. Nella fattispecie la filiale era stata chiusa dopo l’esplosione di un mini “focolaio” bancario con i dipendenti costretti a lavorare tra quarantena e smart working.
Con la chiusura di due delle filiali più accreditate dell’isola, la gran parte degli utenti si è riversata su Ischia e Forio centro. Non di rado, in questi giorni di ristrettezze e sportelli contingentati, si sono registrati assembramenti, calca e lunghe file che hanno persino favorito il contagio da Coronavirus. Anche questo significa programmare male la gestione delle sedi.

Significa, in qualche modo, favorire la diffusione del coronavirus, esporre clienti e dipendenti a gravi rischi per la salute in un periodo di Pandemia che, invece, anche per volontà della autorità sanitarie, consegna ben altro. Il guaio fatto è stato enorme e di certo la repentina riapertura della filiale di Casamicciola non potrà rimediare al danno.
E’ interessante leggere quanto risponde la stessa Intesa Sanpaolo ad un altro cittadino che ha segnalato disagi e carenze, chiedendo lumi sulla situazione del contagio l’interno:“Ciao, abbiamo letto il tuo messaggio. Ti confermiamo che la filiale di Ischia è temporaneamente sospesa dal servizio. Se lo desideri, siamo a tua disposizione per approfondimenti. In questo caso scrivici un messaggio privato di Facebook. Restiamo a tua disposizione”.
Infine, è di chiara condivisone il pensiero di un altro utente nel merito della scelta di concatenare e ridurre i punti fisici su di un territorio a vocazione turistica da parte dell’istituto di credito più importante d’Italia.
“Bene, era già una settimana che puntualmente trovavo una o mezza macchina abilitata ai contanti, siamo nel 2021 credo che un minimo di servizio vada sempre garantito, stiamo parlando di una banca, non della bancarella del torrone.

Forse io ragiono così perché avendo vissuto un po’ all’estero ho visto cosa significa davvero offrire servizi e mi rendo conto che qui in Italia invece siamo abituati all’arte dell’arrangiarsi e del triccheballacche” Sottolinea, irato, un altro utente che evidenzia l’assurdità del taglio dei servizi e la scomoda dislocazione di bancomat e sportelli specie in piena estate con l’aumento esponenziale di utenti e popolazione in relazione ai flussi turistici. “Il fatto che sarei potuto andare a Lacco Ameno o Forio, mi dispiace ma non mi sembra una cosa normale, visto che siamo a Ischia, ad Agosto e c’è bisogno non dico tanto ma di un servizio proprio minimo”.
Per chi vive nelle Filiali, l’integrazione non sembra un successo. Nella comunicazione dei trasferimenti, nelle assegnazioni i lavoratori sono stati troppo spesso considerati numeri, non persone.

La fusione tra UBI BANCA e Intesa San Paolo è fatta, o come direbbero alcuni utenti, più che altro è fatta la frittata. Nelle scorse settimane era stata annunciata una fusione lineare e senza intoppi, ma sembra che le cose stiano andando in tutt’altra maniera.
Diverse comunicazioni e notifiche si sono susseguente sull’applicazione, via mail e a voce con i proprio gestori, ma mai si sarebbe pensato che ci sarebbero stati tantissimi disservizi e forse poca chiarezza nelle informazioni date.
Per i terremotati è stata una tragedia nella tragedia: “Hanno mandato una mail con scritto che si poteva fare il passaggio anche in questi giorni di trasferimento e chiusure e anche dopo l’accesso sarebbe stato permesso esclusivamente per richiedere il codice o-Key! Non era affatto vero” ci spiega una cittadina che ha dovuto sudare sette camice per non perdere il CAS.
“Siamo stati in difficoltà per farci accreditare sui nuovi conti correnti le somme. Noi già stavamo belli. Ci mancava solo la migrazione dei dati e la banca per la gestione degli accrediti, gli stipendi ed i pagamenti. Persino il numero verde non sapeva dare risposte, hanno creato seri problemi. Tutto assurdo e molto grave, tutto questo senza mai ricevere una telefonata da quando hanno deciso di essere assorbiti da Intesa San Paolo.Lo abbiamo appreso dal il dispari. Un cambio così importante e il personale dell’assistenza al numero verde si permette di non darci risposta e ci consiglia di recarci alla filiale lunedì? Una vergogna, la filiale di Casamicciola era già stata chiusa”.

Salvifica la vacanza ad Ischia ed il viaggio taxi del top manager
Alla fine, le ferie del manager e le richieste portate avanti in maniera anche genuina dal tassista ischitano hanno portato i loro frutti. Noi vi raccontiamo il retroscena che ha visto Ischia protagonista della fusione con Ubi, Banca Intesa e della nuova struttura della sua “Banca dei Territori” con il responsabile della divisione, Stefano Barrese.
Proprio Barrese, infatti, un mese fa, era in vacanza sull’isola in un rinomato hotel di Lacco Ameno e da poco la filiale casamicciolese aveva chiuso. All’arrivo sull’isola ad accompagnarlo in hotel è stato un noto tassista di Lacco Ameno, M.M.

Il manager, prima di pagare la corsa chiese, guarda caso, di fare un bancomat. Quì la scoperta del disagio anche per il funzionario di Banca che ha provato, con mano, la trafila quotidiana di molta gente comune. Il tassista fu costretto ad accompagnarlo a Lacco Ameno presso l’unico sportello disponibile. Trovandosi in argomento, il tassista volle chiedere lumi sulla chiusura dello sportello di Casamicciola Terme tra i più funzionali e comodi a fronte della scelta di tenere aperta la sede di Lacco Ameno più piccola e meno praticabile rispetto ad altre. Il manager, cadendo dalle nuvole, terminata l’operazione, volle essere accompagnato presso la ex sede per capire di persona la questione.
Visionata a location, Barrese rassicurò il tassista che avrebbe approfondito la questione di cui non aveva contezza. Dopo, quella sera la svolta.

Barrese annunciò al tassista che Casamicciola sarebbe stata riaperta. Della serie provare per credere! Senza il sopralluogo vacanziero staremmo ancora a bestemmiare in aramaico per un versamento o un prelievo.
Una magra consolazione, un fruttino, ma chi si accontenta gode anche delle risoluzioni tardive di chi crea il problema per poi risolverlo ritornando sui propri passi.
Sui due passi sbagliati, Forio e Casamicciola, per ripristinare gli equilibri ne manca un altro a ritroso. Le chiusure programmate non ci interessano, quanto i suoi effetti poco benefici compreso il rischio contagio per la calca che si cerare nelle poche realtà disponibili.
Se sotto l’aspetto finanziario la fusione UBI-Intesa promette di fare faville, sembra che con i clienti, specie con gli ex UBI si sia partiti con il piede sbagliato causando una serie di disagi che stanno andando avanti anche dopo l’annuncio della riapertura a Casamicciola Terme. Se già normalmente è più facile acquisire nuovi clienti che recuperare quelli persi, una fusione del genere in pandemia si sta rivelando una scelta decisamente ardita.
www.ildispari.it

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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