Tutto a Procida e niente a Ischia. I pochi di Procida, rovinano, ancora di più, se possibile, i molti di Ischia. Guasti e l’incompetenza regionale, raddoppiano le discriminazioni sulle vie del mare. Un cocktail micidiale che danneggia sempre la più grande delle “perle“ partenopee.
Mentre per i mezzi veloci e i collegamenti passeggeri si può parlare di “Effetto Procida Capitale della Cultura“, la questione trasporti pesanti e navi traghetto resta legata alla piaga di un naviglio vetusto, vittima del tempo e dell’usura. Oggi, sulle vie del mare, l’ennesimo guasto ad una motonave ha causato ritardi, disagi e caos, non solo a Procida, ma soprattutto a Ischia.
Tutte le linee, anche le dirette per l’isola Verde, sono state dirottate sulla vicina isola di Arturo al fine di coprire il buco lasciato dal mezzo guasto.
I disservizi marittimi nel golfo, dunque, non finiscono mai e sembrano potere essere l’emblema di questa seconda edizione di estati vissute in Emergenza Sanitaria e sotto l’effetto della Pandemia. E’ stato, così un lunedì nero, l’ennesimo, a causa dell’avaria occorsa al Tourist Ferry Boat, impiegato sulla tratta Pozzuoli-Procida.
Tutti i traghetti della compagnia di bandiera Medmar impegnati sulla linea Pozzuoli-Ischia, sono stati COSTRETTI allo scalo di Procida, da qui gli intuibili ritardi a causa di comprensibili disservizi e collegati ai disagi.
Un effetto a catena che, di rimando, ha causato immancabili problematiche legate agli spazi disponibili a bordo. Ad esempio, sulla “Giulia” in partenza, sempre questa mattina, alle ore 8.10 da Pozzuoli, al fine di caricare tutti gli autoveicoll diretti a Procida, è stato necessario chiamare al citofono tutti i proprietari di automezzi e veicoli in garage, per fare spazio e consentire maggiori accessi. Le conseguenti operazioni di imbarco e sbarco hanno subito ripercussioni e rallentamenti su tutti gli scali collegati.
Immancabile la ressa e gli assembramenti sui porti. Il porto di Pozzuoli, in particolare, è stato teatro di assembramenti con centinaia di viaggiatori ammassati sotto il sole in attesta di poter imbarcare. Numerose le lamentele sia per gli assembramenti sia per le attese. Nulla di nuovo sotto il sole di agosto, con un’allerta e una paura in più: il contagio da Coronavirus. Ma neppure questo basta per ottenere maggior impegno, previsioni e metodo nella gestione dei traffici e dei porti di casa nostra. Purtroppo in Regione vedono Ischia solo in due modi: o passerella politica o luogo dove scroccare una vacanza…