Conquistatati i primi tre punti stagionali, l’Ischia si sta preparando ad ospitare l’Ercolanese, squadra che è reduce da una secca sconfitta interna contro la Frattese. Una partita decisa dagli episodi considerato che i vesuviani di Gaetano Perrella non hanno sfigurato. Dunque avversaria da prendere con le molle anche se è di quelle cosiddette di “seconda fascia”, che puntano innanzitutto a salvare la categoria. Sul piano tecnico una spanna (se non due) superiore alla Nuova Napoli Nord affrontata domenica scorsa al “Simpatia”. «Su un campo non facile come quello di Pianura, domenica scorsa i ragazzi hanno dato l’anima – esordisce Angelo Iervolino al termine del penultimo allenamento settimanale –. Alla fine il loro impegno è stato premiato. Proveniamo da una settimana in cui ci siamo allenati bene, fatta di buoni contenuti. Siamo fiduciosi, pronti ad affrontare una squadra ostica che non meritava di perdere con un passivo così ampio».
Dal punto di vista tecnico, quale sarà l’undici di partenza? Iervolino ne ha uno ben impresso in mente o si è ancora in una fase di prova? «Come avvenuto nelle due partite ufficiali, cerchiamo di dare spazio e “protagonismo” un po’ a tutti, se ci si riesce. Stiamo lavorando su una intercambiabilità di ruoli, sul poter interpretare più ruoli nel corso della partita – spiega il tecnico gialloblù –. Per quanto riguarda la formazione, ne giocano soltanto undici e ce ne sono cinque-sei che è importante averli in campo».
La soluzione Giò Cibelli centrocampista sarà riproposta anche contro l’Ercolanese? «In questo momento Cibelli sta facendo molto bene, mi sta piacendo, anche nei flussi di gioco lui ha delle qualità dal punto di vista tecnico. Sicuramente è un’alternativa che ci fa comodo nella parte mediana del campo».
Anthony Di Meglio sembra aver interpretato al meglio la mission affidatagli dall’allenatore… «Anthony è il caso che forse è maggiormente venuto alla luce – commenta Iervolino –. Non lo scopro oggi, perché anche l’anno scorso quando era con me al Lacco, ha avuto delle fasi importanti anche se brevi, per colpa del Covid. In quel ruolo (largo a destra, ndr) secondo me ha grossi margini. E’ ovvio che deve crescere, deve fare tanto ancora, al pari di tutti gli under. Abbiamo fatto una riunione specifica con i giovani per far capire loro quanto siano importanti. Nelle ultime partite sono loro che ci hanno aiutato a raggiungere l’obiettivo».
Dopo la prima giornata, una volta visto all’opera le varie squadre, che idea s’è fatto Iervolino delle avversarie? «Mi torna un’immagine che ci eravamo prefissati, si è verificato quanto discusso in passato, ovvero che Frattese e Puteolana (che domani si affronteranno nel big-match di giornata, ndr) hanno fatto un bottino importante già all’esordio in campionato. Tuttavia, come detto in precedenza – sottolinea Iervolino – l’Ercolanese che affronteremo al “Mazzella” non meritava un passivo così pesante. Di fronte avremo una squadra importante che ha delle qualità. E’ ovvio che tutte le altre squadre cercheranno di inseguire quelle che hanno fatto bottino pieno».
Domani esordio dell’Ischia al “Mazzella”. Cosa si sente di dire Iervolino ai tifosi, che rappresentano il cosiddetto uomo in più, ad una piazza che segue molto le vicende della squadra, generando comunque delle pressioni? «I tifosi sono l’uomo in più. Al di là delle frasi fatte, il messaggio è quello di stare vicino alla squadra. In queste settimane – continua Iervolino – abbiamo avvertito tanta vicinanza da parte dei tifosi che hanno visto il grande impegno, la grande voglia e applicazione che stanno mettendo i ragazzi. Sentiamo il loro calore, il loro incitamento fin da ora, prima che cominci la partita. I tifosi sono l’uomo in più, dovranno spingerci a fare bottino pieno in tutte le partite casalinghe».
Visto che sta per iniziare anche il campionato di Promozione, Iervolino vuole lanciare un messaggio alla sua ex squadra? «I ragazzi vengono da due anni belli, importanti, dove hanno raggiunto traguardi inattesi. Ovviamente gli auguro di raggiungere i loro obiettivi, se lo meritano così come tutta la società».
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