La “politica” che manca a Serrara Fontana

Il racconto delle fake news di Cesare e compagni va contro la storia...

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Nei giorni scorsi ho lette alcune valutazioni di Gaetano Ferrandino sulle elezioni di Serrara Fontana, poi ho letto il “re-post” giornalistico di un’iniziativa di Progetto Ischia e, domani, forse, mi aspetto qualche intervento a favore di Cesare Mattera.
Perché? Perché la “platea” locale è questa. Si fanno le pippe dalla mattina alla sera e, con uno squadro al Dispari, una valutazione rapida ai social ed è facile prendere posizione. La più comoda è quella a specchio rispetto a quella che assumo io. In parte, devo essere onesto, questa cosa mi fa molto piacere. Ed è un gioco che mi piace condurre.

La stessa cosa è capitata quando ho smesso di giocare contro Enzo Ferrandino (perché non ho idea di arare nessun terreno a nessuno: ognuno si faccia la propria opposizione). Da quando ho posato il giocattolo, non si sente più nessuno che critica l’amministrazione. A Ischia va tutto liscio e in molti hanno smesso di avere sentimenti contrastanti rispetto all’amministrazione di Ischia. Continuo a muovere le stesse critiche di sempre ad Enzo Ferrandino, però, non vedete più la prima pagina eclatante e restate senza argomenti….

A lato ho spiegato perché al proposta di Progetto Ischia e di Cesare Mattera sul PUC sia un mare di cazzate, ma nessuno porrà domande a Cesare Mattera e Roberto Iacono se la pensano allo stesso modo o se, invece, hanno due idee diverse (a me non interessa chiederlo). Così come nessuno ha chiesto a Celestino Iacono e Cesare Mattera che posizione hanno sul comune unico. Il primo è contrario da sempre. Il secondo fa parte di quella inutile associazione (in cui, per errore, mi coinvolsi) che invoca il comune unico. Ma non sento queste domande. Tutto liscio, nell’ovvio delle VOSTRE amicizie e dei vostri INTERESSI (magari datati).
Leggo e sento, ancora, alcune valutazioni tra Cesare Mattera e Irene Iacono. Le leggo, le ascolto e mi rendo conto di quanto non si riesca ad andare oltre l’ovvio. Qualche giorno fa, addirittura, un amico di Fontana, elettore di Cesare, si è lamentato per la mia chiosa cattiva sul nome della lista di Cesare. Secondo, lui, infatti, il nome “L’amico in Comune” era adatto al carattere di Cesare e non aveva nessuna eccezione cattiva. Beh, l’ho scritto già in maniera chiara: “L’amico in Comune” con Cuscitiello, Daniele Trofa, Celestino Iacono e qualche altro è il classico “nomen omen” di cattiva amministrazione, di discriminazione ecc ecc.

Nel dibattito, il mio amico (ricordo le allegre scorribande tra Cavonera e Casapane) ha aggiunto che, ad esempio, “Andiamo Avanti” per Irene Iacono non era una scelta positiva perché non “rompeva” con l’esperienza Caruso. Avendo confidenza gli ho chiesto se stesse facendo sul serio o se, invece, stesse scherzando. Faceva sul serio, purtroppo.
Davanti ad una buon bicchiere di acqua e granita abbiamo continuato il felice dibattito tra politica e amarcord e ho capito che, in qualche modo, c’è una sorta di indottrinamento via whatsapp (ho visto gli screen) con chi spinge su alcune fake news. Il mio amico è venuto con un’idea, se ne è andato con un’altra. Senza riavvolgere troppo il nastro, è bastato ricordargli che Irene Iacono è il vicesindaco sfiduciata a maggio dai “sette” ed è stato uno degli assessori più attivi della giunta di Caruso negli ultimi 5 anni.

Irene non è una novità. Irene rappresenta l’amministrazione uscente. L’amministrazione sfiduciata a maggio dai sette che stanno con Cesare Mattera. Non è difficile da capire. Davvero, è facile.

Ma torniamo al mio amico Gaetano Ferrandino. Gaetano ha scritto che nella campagna elettorale di Serrara Fontana mancava la “politica”. Può essere. Certo, lui che sente questa mancanza, ad esempio, potrebbe fare delle domande “di politica” ai candidati (io non ne sento la necessità), ma mi piacerebbe scrivere al mio amico che forse, la politica a Serrara Fontana è stata già fatta.
Da osservatore esterno (e anche un po’ interno) abbiamo da un lato, quello di Irene, un’amministrazione sfiduciata che ha prodotto bilanci in ordine, che si è mostrata sempre presente sulle problematiche, che ha dato un forte impulso all’edilizia scolastica avendo i plessi più nuovi dell’isola, che ha garantito servizi non resi da amministrazioni più grandi, che ha garantito un buon livello di trasparenza amministrativa, che ha mostrato un alto livello di comunicazione istituzionale, che non ha avuto a che fare con scandali vari e dove le polemiche sono state ridotte ai minimi termini.

Dall’altro lato, e parlo per esperienza diretta, un gruppo di candidati che non hanno nulla “in comune”. Cesare Mattera resta un amico (nonostante abbia deciso di offendermi, in prima persona, al telefono nonostante i vecchi rapporti) ma credo abbia nulla “in comune” con Roberto Iacono e qualche altro.
Ho letto le proposte di Cesare e seguo la loro comunicazione: la trovo piena di luoghi comuni, di ammiccamenti a “nuovi” (leggi assunzioni post elettorali) posti di lavoro, all’uso poco virtuoso dei beni pubblici (dare il posto barca gratis nel porto) e, la cosa peggiore, alla strumentalizzazione del dolore dei pazienti oncologici e dei loro care-giver.
Certo, sarei felice se Gaetano Ferrandino chiedesse a Cesare Mattera quale risultato degli ultimi cinque anni rivendica. Sarebbe bello chiedergli su cosa si è impegnato e su cosa ha prodotto da assessore uscente. Sarebbe bello.
In conclusione, in questa domenica, mi piacerebbe fare un’altra piccola riflessione.

Sento ancora parlare dei famoso manifesto “le mani su Serrara Fontana” e sento, ancora, l’eco di chi si indigna. Ma perché Giacomo Pascale doveva essere il burattino di Domenico De Siano e, a Serrara Fontana, non può esserlo ad esempio Roberto Iacono di Luigi Iacono? Perché Giustina Mattera e Antonio Mazzella ad Ischia possono essere “figli di” e Fanny Mattera a Serrara Fontana no?
In conclusione mi piacerebbe evidenziare un’ultima circostanza. Il “famoso” manifesto è bello. Qualcuno (di solito i più scemi) pensa che lo abbia suggerito io. Beh, se proprio volete un indizio, vi basta leggere Il Dispari di qualche giorno prima: “Serrara Fontana, il passato è servito”. Mica ci vuole la “zingara” per capire che Cesare ha attratto i peggiori sul mercato? Basta leggere la lista…

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