Ugo De Rosa | Una decisione clamorosa, assunta evidentemente per protesta contro una situazione grave che alla fine rischia di ritorcersi anche contro l’intera isola a danno della sua immagine turistica. E’ quella adottata da Fiba Confesercenti dell’isola, presieduta da Giuseppe La Franca. I balneari hanno deciso di uscire dal coordinamento delle imprese isolane e il motivo è il mancato rispetto delle misure anti Covid da parte di diverse strutture alberghiere.
Ecco quanto denuncia La Franca: «Da oggi la FIBA Confesercenti non aderisce più al coordinamento imprese dell’isola d’Ischia, infatti noi balneari della FIBA ci siamo attenuti alla normativa Covid con distanziamento come da protocollo nazionale e regionale, purtroppo in alcuni alberghi non sono state rispettate le norme basilari con molti assembramenti, in particolare nelle sale ristorante e colazioni.
Così non si può andare avanti… Aspetto ancora la risposta del presidente degli albergatori di Ischia».
Rispettare le misure, in particolare il distanziamento, costa in termini di spese e di riduzione dei guadagni. E i balneari non ci stanno ad essere gli “scemi” della situazione.
Loro hanno affrontato tanti sacrifici, mentre nel chiuso degli alberghi si violava la normativa nazionale. “Ammassando” i clienti come ai bei tempi, come se la pandemia non fosse tuttora in atto. E così gli albergatori hanno incassato di più. Così hanno interpretato la ripartenza. Senza preoccuparsi che un aumento dei contagi si possa ritorcere contro l’intera economia isolana. Guardando al guadagno immediato senza pensare al futuro. Situazioni peraltro registrate anche in altre attività. E spesso i furbi la passano liscia sfuggendo ai controlli.
I balneari hanno deciso di non fare finta di niente, per tutelare le loro imprese e l’isola intera e hanno sollevato il problema per scuotere le categorie produttive, le istituzioni e l’opinione pubblica, tutte decisamente “sonnolente”. Qualcuno adesso si sveglierà? La Franca otterrà l’esito sperato? Ce lo auguriamo per il bene dell’isola.