Un giorno di tanti anni fa, un mio alunno mi scrisse una piccola lettera e, mentre stavamo uscendo me la passò in mano.
Una volta a casa la lessi: “Prof voi non potete nemmeno mai pensare quello che sto subendo in classe. Mi chiamano mezza femmina, mi lanciano palline di carta, non mi aiutano se sono in difficoltà. Quando ci siete voi non lo fanno ma io mi sento così male che ogni mattina dico a mia madre di non mandarmi a scuola. Se potete aiutatemi prof.sono infelice”.
Un grido d’aiuto che mi sorprese. Di solito notavo i malesseri dei miei alunni, perché non avevo notato questo?
Ho pensato a quella lettera stasera quando il TG3 ha dato la notizia dell’affossamento in senato della legge Zan e degli applausi fatti da tanti in senato per questa che considerano una vittoria. Io avrei voluto chiedere a questi se loro si sentono al sicuro, se a loro non succederà mai che un figlio gay o disabile o altro venga picchiato da un gruppo di bulli solo perché per loro è e, quindi attaccabile. Credo proprio che a loro non succeda.
I figli di questi senatori non vanno in giro da soli, non vanno a prendere treni o metropolitane, hanno macchine e voli privati e quindi non vengono aggrediti. Ma che razza di persone abbiamo a rappresentarci in Senato?
Ma anni e anni di lotte, di battaglie per far capire al mondo intero che l’uomo deve essere libero di sentirsi come vuole, vanno come carta igienica nel gabinetto?
Vogliamo capire che non ci sono differenze se non quelle di pensiero? Vogliamo finalmente insegnare ai bambini che gli amici con cui giocano saranno sempre amici anche se sceglieranno di essere gay o altro?
Io sono eterosessuale e non mi sento diverso da un omosessuale. La diversità arriva quando si discute e se ne parla. Secondo me già parlarne significa discriminare. Perchè a me non importa niente se uno non è come me? Se non vive il sesso allo stesso modo? Se ha scelto di vivere in un certo modo,di vestirsi in un certo modo,di amare in un certo modo? Io ho tanta paura della chiusura mentale, ho tanta paura di chi sa tutto, di chi si sente in diritto di picchiare chi non accetta.
Ma se si difendono giustamente gli animali, se si fanno leggi per portare i cani a passeggi, se si stabiliscono regole per i vari sport e le varie passioni, perché non fare una legge che protegga i tanti che subiscono feroci attacchi e a volte parole che feriscono più di un pugno in faccia? Sto scrivendo senza parlare di genere, di diversità di genere perché io non vedo questo problema. Io da sempre so che chiunque di noi se è amato, difficilmente penserà di poter usare la violenza. Qui non è questione di Gay non gay o altro, qui si deve far capire che tutti dobbiamo essere protetti. Non possono sempre passarla liscia i bulli che si muovono in gruppo, perché un bullo da solo si limita a cose senza importanza, ma si sente forte se ha intorno tanti come lui. Sono delusa e oltre al danno, la beffa con quegli applausi che non mi facevano respirare. Cerchiamo di esserci per noi, di rispettarci per rispettare. Ho visto tanti giovani soffrire in silenzio quasi come se avessero fatto chissà cosa, ho visto piangere alcuni miei alunni non accettati in famiglia. Ieri il Senato sembrava una curva di uno stadio che faceva il tifo per far vincere la prepotenza e legittimare l’arroganza e la violenza.
Intanto il paese reale fatto dal popolo scende in piazza e manifesta e fa bene. Esiste in questo momento una scollatura tra società civile e Parlamento che appare quasi rimasto arretrato e bigotto rispetto a un popolo che è andato avanti e che ha portato a un’apertura mentale che non pone problemi di diversità ma che vuole solo che tutti vengano difesi perché esistono la violenza, la cattiveria, l’abuso…
Ci sono state critiche anche dal mondo gay per alcuni articoli che dovevano essere eliminati, ma nessuno si è preoccupato di prenderne atto tra quelli che volevano la legge. Bisogna tutelare chi è oggetto di discriminazione, ma bisogna tutelare anche la libertà di pensiero, sempre nei modi di civiltà e non di discriminazione ,che non deve diventare oggetto di censura e di reato penale. Vari influencer e persone dello spettacolo hanno definito gli attuali parlamentari dei pagliacci senza palle. Per questo motivo potrebbero fare un appello al presidente della repubblica affinchè si sciolgano le camere e si possa andare a nuove elezioni per un parlamento legittimato dal popolo che possa dare certezze a tutti noi. Come è stato menzionato nell’articolo, da chi siamo rappresentati? Da questo l’appello per mandarli a casa, ma si sa chi non conta niente non potrà mai cambiare le cose se al governo siedono persone che con la scusa di salvare l’Italia fanno quello che vogliono. Ci sarebbero molti argomenti da trattare su come i nostri governanti non pensano al popolo, ma solo ai fatti loro. Un giorno sarà madre natura a compensare tutti gli squilibri e le disuguaglianze che i cittadini devono subire, male per chi pensa solo al Dio denaro.