Ugo De Rosa | Il presidente di Confesercenti Isola d’Ischia Francesco Pezzullo interviene sul “Black Friday” per mettere in luce alcuni aspetti di questa data divenuta fondamentale per i consumatori, ma invece fonte di ulteriori problemi per gli operatori del commercio “tradizionale”.
«L’E-commerce, infatti – evidenzia, rosicchia ancora di più il già ristretto mercato, danneggiato dalla crisi economica. Ma un prezzo stracciato non sempre è sinonimo di affare. Sotto l’albero c’è la truffa on-line ed infatti salgono le denunce per le finte vendite. Sono tanti i danni causati e per accorgersene basta consultare il sito della Polizia postale».
E qui Pezzullo precisa: «Facciamo chiarezza: tanti pensano di risparmiare, ma non tutti sanno delle truffe ai danni dell’acquirente e, anche e soprattutto, al negozio sotto casa. E non sono solo le truffe e frodi ad essere aumentate, secondo le statistiche del 20%, ma anche i problemi di cyber security. Dati personali (data di nascita, codice fiscale, coordinate bancarie, iban,copia dei documenti) vengono sottratti dagli hacker per clonare le carta. Si tratta di “criminalità informatica”. Per non parlare dei reclami per merce non ordinata, rotta o difettata, taglie sbagliate, merce non uguale alla foto vista sul catalogo, Come si suol dire: “‘o sparagno nunn’è maje guadagno”».
Un vecchio proverbio più che mai attuale. Ma il presidente di Confesercenti analizza a fondo la problematica: «Del resto, che la scelta di acquistare in rete sia legata anche alla possibilità di ottenere risparmi, oltre che alla comodità, non è una sorpresa: alcune ricerche, infatti, confermano che il modello dell’acquisto d’impulso legato a offerte speciali, ad esempio stock limitati o con prezzi scontati, si è talmente diffuso che anche i truffatori seriali riescono ad inserirsi con false vendite».
E non è finita: «Dal punto di vista fiscale, invece, le vendite on-line vanno direttamente nei paradisi fiscali, arricchendo grandi colossi e impoverendo il Paese, creando una desertificazione commerciale dei negozi di vicinato, piccoli aziende e botteghe. “Ve la immaginate una città senza negozi, senza luci, senz’anima”, dice una famosa citazione. Avete mai pensato che con un vostro click di acquisto on-line causate la chiusura di tanti negozi? E la perdita di posti di lavoro? E’ questo quello che vogliamo? Senza luci le strade diventano insicure, le città perdono la propria immagine».
Un invito a riflettere sulle conseguenze di un eccessivo ricorso all’acquisto on-line, su cui l’acquirente voglioso di risparmio non si è mai soffermato: «Oltre all’importante funziona e sociale, i negozi di quartiere hanno un ruolo di sicurezza; difatti quando sono aperti, le strade sono illuminate anche dalle loro vetrine, la gente li frequenta e, dunque, c’è maggiore tranquillità. La parola di conforto, lo sconto di chi ti conosce, il consiglio di chi vive la tua stessa realtà…sono cose che non trovi sul tuo schermo… Per non parlare di una passeggiata in famiglia durante il periodo natalizio, con l’atmosfera e il calore delle strade.
Purtroppo tutto questo è messo a rischio dal mondo delle vendite e degli acquisti on-line, da una concorrenza sleale che mette in ginocchio la nostra quotidianità! Pensaci prima di cliccare… aiuta il tuo negozio sotto casa!».

Caro presidente penso che il problema più grande è che i salari non si sono mai adeguati alla crescita dei prezzi, come sono variati gli stipendi dei vostri dipendenti negli ultimi 15/20anni? Penso ormai conoscano tutti anche l’andazzo del rapporto ore di lavoro/stipendio che c’è! E poi il problema di concorrenza sleale dell’E-commerce (che c’è ed è reale) penso sia politico, come mai questi grossi colossi che vendono nel nostro territorio non sono soggetti alle nostre tassazioni? Se amazon fosse tassato come tutte le normali attivita italiane forse questo grandissimo risparmio non ci sarebbe più!
E allora cosa facciamo? Tassiamo i prodotti online di più così noi consumatori possiamo, con i nostri soldi aiutare i piccoli imprenditori a pagare stipendi da fame ai lavoratori e degli affitti costosissimi ai padroni di negozio? Si devano alzare i tassi d’interesse! I soldi devano tornare ad avere un valore. E il mattone non deve essere L unico modo di speculare!