Giovanni Sasso | Ischia sicuramente favorita, ma è pur sempre un derby e tutto può accadere. E’ il Franco Impagliazzo-pensiero al termine di una salutare battuta di pesca prima dell’irrinunciabile appuntamento settimanale a cena con gli amici di sempre. “Taratà” fa le carte a Real Forio-Ischia ma vede più gialloblù che biancoverde. «Il campo come sempre è il giudice supremo. L’Ischia è di un’altra entità rispetto al Real Forio – spiega Impagliazzo, che ha allenato l’Ischia in Eccellenza in Serie D, il Forio in tutte le principali categorie regionali –.
La squadra foriana è partita benissimo in campionato, poi ha dovuto affrontare Albanova, Puteolana e Frattese, tre squadre che sono nelle prime posizioni. E’ chiamata a disputare un campionato tranquillo. A mio giudizio, l’Ischia ha maggiori potenzialità per vincere il derby, partita in cui oltre ai valori tecnici conteranno anche le motivazioni. Spesso il risultato non rispecchia l’andamento della gara. Di sicuro l’Ischia parte col favore del pronostico».
Che idea ti sei fatto della squadra gialloblù?
«Ho avuto modo di guardare molte volte l’Ischia. Ha delle lacune notevolissime per quanto concerne il reparto avanzato. Tutte le azioni da gol le costruisce Luigi Castagna, presente nel novantacinque per cento delle occasioni degne di nota. Quando l’Ischia riesce ad allungare la squadra, negli spazi, la palla capita a Castagna e arriva sempre un’occasione da gol. Specialmente nell’ultima gara casalinga contro il Mondragone (una buona squadra), l’Ischia ha avuto grosse difficoltà per pareggiare. Ripeto, l’Ischia in avanti ha delle lacune, manca un uomo di peso».
E’ stato un errore rinunciare a Gianluca Saurino, o quanto meno non accontentarlo in sede di rinnovo?
«Sapete bene che quando si parla di Gianluca Saurino, con me sfondate una porta aperta – sottolinea lo storico capitano dell’Ischia –. L’ho preso dal torneo amatoriale estivo e l’ho portato in Serie D. In questa categoria è tra i migliori se non il migliore. Gianluca ha giocato sempre in squadre che non andavano per la maggiore. Quando è stato con me, ha sempre realizzato caterve di gol. A Forio quattro anni fa ne realizzò dodici in sette partite. Gianluca Saurino è il non plus ultra. La società foriana dovrebbe tenerselo stretto. Se poi ci sarà un ritorno di fiamma, tanto di guadagnato per l’Ischia…».
A Forio si vuole alzare l’asticella. Il mercato di dicembre potrebbe essere “sostanzioso”.
«Non so dove voglia arrivare la società, al di là di un campionato tranquillo. Se i dirigenti biancoverdi ambiscono a lottare per le prime quattro-cinque posizioni, dico che resta difficile l’impresa perché Puteolana, Frattese, Napoli United, Albanova, Ischia, lo stesso Savoia sono più attrezzate per fare determinati discorsi. E poi non è facile inserire nuovi elementi in una sola volta. E’ un lavoro che si può fare in estate, non in inverno a campionato in corso. Se si tratta di elementi di categoria superiore, il discorso è diverso. Tutto invece cambia se si punta su giocatori della stessa categoria che cambiano poco il livello generale dell’organico».
L’Ischia centrerà almeno i play-off?
«Credo che l’Ischia sia in grado di chiudere il girone nelle prime cinque posizioni. Vista la rosa dell’Ischia ad inizio estate, pensavo che potesse arrivare tra il quarto ed il sesto. L’Ischia ha le potenzialità per ambire alle prime cinque posizioni».
Come valuti il lavoro fin qui svolto da Iervolino?
«Abbiamo delle idee di gioco, in un modo o nell’altro siamo tutti preparati. Qualche partita l’Ischia l’ha vinta con un pizzico di fortuna, qualcuna (vedi Pozzuoli) l’ha persa immeritatamente. Secondo me ha i punti che si è meritata sul campo. Domenica non si è giocato ma nelle ultime tre partite, sono arrivati altrettanti pareggi che hanno rallentato il cammino della squadra. Con la regola dei tre punti – chiosa “Taratà” – questi equivalgono a due sconfitte».