martedì, Febbraio 25, 2025

Procida. Consiglio comunale, va in scena (ed in tv) il solito teatrino. Il resoconto della “Procida che vorrei”

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Leo Pugliese | Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Il consiglio comunale molto spesso diventa terreno per scontri che si potrebbero evitare e soprattutto di atteggiamenti poco consoni al ruolo nobile di consigliere comunale. Ovviamente in passato si è arrivati pure alle mani e qualche decennio fa in uno di questi civici consessi arrivarono pure i carabinieri.

Fatto questa premessa, vi rimettiamo i resoconti di quanto discusso e avvenuto, nelle due note dei due gruppi consiliari, oggi de “La Procida che Vorrei” e domani di “Procida per tutti” «l Consiglio Comunale, assenti il Vicesindaco Titta Lubrano e la consigliera Celeste Mammalella, inizia con le commemorazioni di Alfonso Capodanno, Luca Scotto di Minico e Lucia Veneziano (mamma di Gaetanina Scotto di Perrotolo).

Poi, la prima scaramuccia da parte della minoranza su un “che”, presente in un verbale di una precedente seduta: si riferisce ad Antonio Barone o al Suo Responsabile Gianni Marino? Il Sindaco chiarisce il riferimento del “che” ad Antonio Barone, fornendo l’interpretazione autentica. La minoranza, più riottosa, si acquieta.

Si procede ed il Presidente del Consiglio Comunale dichiara, sentita la Segretaria comunale, inammissibile una mozione, nata da un’interrogazione sulla comunicazione istituzionale presentata dalla minoranza la scorsa volta.

Ma qual è la differenza tra l’interrogazione e la mozione?

Con l’interrogazione il consigliere chiede al Sindaco se una fattispecie è vera o meno, con la mozione il consigliere è tenuto a formulare una proposta su cui l’intero Consiglio Comunale discute e delibera!

Ed invece nella nota presentata dalla minoranza, che voleva essere una mozione, manca la proposta (una delle caratteristiche della mozione) ed inoltre la nota non è stata presentata nei termini previsti dal Regolamento (8 giorni prima non 24 ore prima).

Tuttavia, per consentire la discussione, il Presidente rinvia l’argomento al Consiglio Comunale del 30 novembre p.v.

Il Presidente è tacciato dalla solita riottosa minoranza di essere “fazioso”, ma qui, in verità, è l’ignoranza (della legge) di una parte della minoranza, che pur si vanta di una lunga e consolidata esperienza amministrativa, ad avere determinato l’inammissibilità’ della mozione.

Si passa alle interrogazioni sugli incarichi professionali e sugli uffici del Giudice di Pace.

Sulla trattazione ospedaliera (tematica sempre complessa e con oggettivi limiti) richiesta dalla minoranza, la proposta c’è: dare incarico ad un avvocato di attivare un contenzioso con l’ASL, verificando l’ottemperanza della sentenza del TAR Campania.

Eppure, tale sentenza, se applicata alla lettera, vedrebbe il nostro PSA non con 4 figure specialistiche (internista, chirurgo, anestesista, ginecologo/ostetrico) ma con 3 figure specialistiche, mancherebbe il ginecologo/ostetrico!

La proposta della minoranza viene valutata strumentale dal Sindaco, in un momento in cui la Regione sta anche investendo sulla Sanità a Procida, in vista di Procida capitale italiana della cultura 2022 (è di ieri la notizia di 1 ulteriore milione di euro, e lo spostamento del distretto sanitario).

“Procida, capitale italiana della cultura 2022 è un’opportunità e noi ragioniamo di attivare contenziosi con la Regione Campania, che sta investendo su Procida?” esclama il Sindaco che conclude: ” ma perché non ponete la tematica convocando l’apposita commissione consiliare per una riflessione organica, non frammentaria e facendo chiarezza su elementi di falsità che diffondete?”. Molto apprezzato l’intervento accorato del Sindaco che ha sgomberato il campo da inutili strumentalizzazioni.

Proposta della minoranza respinta.

Il Consiglio comunale approva invece con voto unanime l’apposizione di una targa a Piazza Olmo per Anna Grazia Esposito e le vittime della strada. Relaziona il consigliere Carmine Sabia, visibilmente emozionato e partecipe, per l’affetto che lo legava ad Anna Grazia ed alla sua famiglia, di cui ha rispettato la volontà di ricordare la sfortunata giovane.

Si procede sciogliendo la Convenzione col Comune di Teverola per la Segretaria Virginia Terranova, che rimane dedita unicamente, al momento, al Comune di Procida, fino alla sottoscrizione della nuova Convenzione col Comune di Sessa Aurunca.

Viene rinviata l’approvazione del “Regolamento per l’erogazione di contributi economici a carico del Comune, integrativi delle rette di accoglienza in strutture per anziani”

A Procida abbiamo la Casa alloggi per anziani dell’”Ospedale Civico Albano Francescano” da tutelare. Il Comune di Procida concorrerà per la prima volta, a coprire la retta mensile di circa 1.800 euro a carico dell’anziano; per la quota non coperta dall’anziano con la sua pensione e dal nucleo familiare ovvero dalla Fondazione, interviene il Comune.

Si passa alle tre variazioni di bilancio illustrate dal Sindaco e poi ai 4 riconoscimenti di debiti fuori bilancio illustrati dall’Assessore Carannante, ove spiccano gli onorari dal 2008 sl 2015 dell’avvocato D’Angiolella per circa 318 mila euro, importo da pagare, opportunamente transato, in due rate!

La consigliera Matilde Carabellese chiede:

“Ma l’avvocato D’Angiolella è un omonimo oppure è uno dei due avvocati che ha rappresentato e difeso la parte ricorrente nel recente ricorso elettorale al TAR ed al Consiglio di Stato contro la validità delle elezioni comunali del 2020?”

Interviene l’assessore Antonio Carannante che conferma che trattasi della stessa persona ed aggiunge che l’avvocato D’Angiolella ha rinunciato agli incarichi comunali per firmare tali ricorsi!

La minoranza, che sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio (fatti da loro), talvolta vota contro, talvolta si astiene, questa volta si astiene!!!

Morale appresa ieri:

Quando va bene la regola, applichiamo la regola.

Quando la regola non va bene, applichiamo la prassi.

Quando la prassi non va bene, sei fazioso (accusa udita ieri in sala).

Quando la faziosità non va bene, applichiamo l’insinuazione e le falsità (altre parole udite in sala anche ieri, oltre a tante altre su cui il tacere è bello).

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