domenica, Dicembre 29, 2024

MISSIONE CONDONI. GiBì Castagna “strilla” la Cinquantaquattro: correre con le pratiche per la ricostruzione

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Le soluzioni: “Se non hai personale, ti diamo il nostro!”

Ida Trofa | Condoni: è Castagna contro Quintaquattro. Non è il titolo di una nuova serie di Netflix, ma la triste verità di una montagna burocratica insormontabile. 50 anni di stasi e pratiche dormienti da processare in 7 mesi. Era il 2018. Sono passati quattro anni e siamo ancora a metà del guado. Per qualcuno siamo proprio in alto mare. Si tratta della legge Genova, la norma sulla ricostruzione di Ischia che aveva imposto tempi celeri per accelerare il recupero del patrimonio edilizio danneggiato dal sisma del 2017 e che, di fatto, cozza sul vero nodo del problema: le sanatorie edilizie, i condoni, i premessi e soprattutto gli abusi.

Cozza, inevitabilmente, contro la burocrazia italiana. Siamo onesti. al netto del dramma umano, in questo panorama francamente desolante, continua lo scontro istituzionale a tema. Uno scontro, a tratti anche vibrante, tra il Sindaco di Casamicciola, Giovanna Battista Castagna, e la Sovrintendenza di Napoli al momento sotto l’egida della dottoressa Teresa Elena Cinquantaquattro.

Il primo chiede celerità e il rispetto dei termini normativi previsti con Genova e chiede il rispetto della conferenza dei servizi fissata fra le parti istituzionali in causa (sempre che funzioni concretamente).
La seconda, in linea di principio, frena e prende tempo avocando a se l’ultima parola sull’affare condoni, autorizzazioni e progetti.

Tant’è vero che persino nelle migliaia di pratiche sin qui autorizzate prescrive il subordino dei nuovi progetti di riqualificazione e potenziamento sismico ad un nuovo parere. Da questo scontro, dall’unità di intenti, potrebbe dipendere il futuro del Cratere, il buon esito o meno dell’ultima crociata, le condoniadi terremotate.
In queste ore frenetiche di cambi e nuovi scenari, la tensione sale e si acuisce, inevitabilmente, la contesa sull’accelerazione necessaria alle valutazione sulle istanze di sanatoria già presentate e ferme negli uffici napoletani.
In una nota accorata alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti per l’Area Metropolitana di Napoli, alla Soprintendente dott.ssa Teresa Elena Cinquantaquattro e al Soprintendente di zona arch. Marco De Napoli, Giovan Battista Castagna sollecita senza mezzi termini l’espressione del parere di cui all’art.146 comma 5 del D. Lgs. 42/04 e ss. mm. edi.

La nota, in due pagine e innumerevoli richiami suona come l’ultimo avvertimento prima dell’assalto finale. Parliamo di 13.868 istanze di condono per il cratere di Ischia e di 3.130 solo per il comune di Casamicciola Terme.

“Premesso che il sisma 2017 ha fatto registrare un incremento considerevole nella presentazione di pratiche edilizie al prot. gen. di questo Ente e di definizione delle istanze di condono relativi ad edifici danneggiati dal sisma stesso; nell’ambito dei relativi procedimenti si innestano le attività di cui all’art.146 del D. Lgs. 42/04 e ss. mm. ed ii; risultano ad oggi svariate pratiche già inviate a Codesta Soprintendenza per l’espressione del parere da oltre novanta giorni senza aver ottenuto riscontro -tuona Castagna già nell’incipit prima di esprimere il suo dissenso all’attuale temporeggiare del destinatario – attesa l’elevata mole di lavoro e dell’esiguo personale in dotazione, Codesta Soprintendenza chiedeva di posticipare la trasmissione di nuove pratiche in quanto ancora impossibilitata ad evadere tutte quelle già pervenute”
E qui entra in gioco la Ricostruzione e l’ansia di accedere agli indennizzi previsti per il post sisma.

“Attesa la continua e pressante richiesta dei cittadini per ottenere i titoli al fine di poter accedere al contributo di ricostruzione cui alla Legge 130/2018 per poter rientrare nelle proprie abitazioni; Attesa altresì la necessità di evitare danni erariali legati alla corresponsione del contributo di autonoma sistemazione (CAS) nonché possibili contenziosi amministrativi in quanto le pratiche già approvate dalla nostra commissione paesaggio non vengono inviate a Codesta Soprintendenza, scaturendo un ingiustificato dilatamento dei termini del procedimento”. Il quadro, dunque, appare alquanto chiaro: il Cratere va di fretta, gli uffici ministeriali si prendono i propri tempi. Quelli soliti e biblici.

Le soluzioni prospettate da Castagna: Se non hai personale ti diamo il nostro!
Per risolvere le predette problematiche il primo cittadino richiama alcune conversazioni tra le parti e avanza una proposta che appare persino incredibile a leggersi.

Il sindaco GiBi Castagna si dice addirittura pronto a mettere a disposizione il personale locale per accelerare l’opera della Soprintendenza napoletana anche in relazione alla famigerata conferenza dei servizi di cui si narrava in precedenza.

Che ci si creda o no, ecco quanto si legge agli atti “nei colloqui intercorsi tra il sottoscritto ed il funzionario di Zona arch. De Napoli, si evidenziava la possibilità di procedere all’utilizzo dell’istituto della conferenza dei servizi, da valutarsi a valle di uno studio sulla fattibilità della stessa; dalla lettura della circolare del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Segretariato Generale n. 26 del 29 maggio 2013, emerge che il Comune può indire la conferenza di servizi, per un intervento richiedente l’autorizzazione paesaggistica, solo se, richiesto il parere della Soprintendenza, questa non lo ha pronunciato nel termine di quarantacinque giorni. Pertanto lo strumento della conferenza dei servizi può essere utilizzato solo dopo l’inoltro della documentazione di rito a Codesta Soprintendenza ed il decorso del termine di quarantacinque giorni.

Per quanto sopra espostosi ritiene non opportuno procrastinare l’inoltro delle pratiche edilizie approvate dalla Commissione Locale per il Paesaggio, anche per non vanificare la sforzo del Comune di potenziare la forza lavoro con personale qualificato (borse di studio, tecnici istruttori …) al fine di velocizzare l’attività per la definizione delle pratiche. Nella stessa ottica, come già anticipato nei precedenti colloqui intercorsi, alcune unità (personale del comune di Casamicciola Terme) potrebbero essere messe a disposizione di Codesta Soprintendenza allo scopo di coadiuvare nell’attività di protoctocopie , scrittura dei pareri etc. nello spirito di massima collaborazione tra enti”.
La questione si fa più spinosa che mai. Serve pensiero e azione, serve celerità. Servirebbe un lavoro immane per porre rimedio a decenni di strafottenza e problemi nascosti sotto il tappeto, chiusi a caldo dei cassetti istituzionali. Si sa, quando il letame si smuove, comincia a puzzare. E dopo tutto questo tempo il tanfo è decisamente insopportabile. Basterà una nota, l’ennesima, a spalar via definitivamente i cumuli ammassati. Per quanto ancora le ferie del terremoto dovranno subire l’onta di un marchio che non gli si confà o almeno non del tutto.

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