Non è una bestemmia, è solo il richiamo ad una simpatica barzelletta che si raccontava negli anni scorsi. La visita di Legnini, ci regala tre perle.
La prima è sicuramente quella della Madonna. Io ancora stento a crederci, ma sembra che un consigliere comunale di Casamicciola abbia detto al Commissario: “Per me, voi siete come la Madonna. E, mia moglie mi dice, tutte le sere: “Ma chi cazzo è questo Legnini”?
La seconda è il volto di Bonavitacola, che dopo essersi seduto al tavolo del consiglio comunale di Lacco Ameno, si sentiva come il “gabbiano” che aveva perso la “compagna”. È arrivata un po’ in ritardo, ma quando si è seduta tutti abbiamo ammirato la calza nera che usciva fuori dal vestito grigio a fiori.
La terza è una sensazione di aver trovato la carta giusta. Da queste colonne lo abbiamo detto in tutti i modi e in tutte le salse: quella di “domani” è la vera sfida. Ma noi siamo fermi alla dimensione di paese calata nell’Italia del primo condono. Questo di ora ha ancora più “poteri” degli altri due.
Quando Casamicciola avrà il coraggio di usarli? Di sfidarli nel nome del fare collettivo e non della singola pratica. Chi ha il coraggio di invocare rispetto per la “foresta” e non solo per il singolo “albero”? Nel frattempo, Legnì, ca Maronn t’accumpagn perché ti troverai pratiche di ricostruzione con piani abusivi accatastati nel 2015 ma che un’autodichiarazione vuole che siano ante ’63. E, allora, ti chiederanno di fare i miracoli…