Ida Trofa | Ci pensa Mattarella! E il lacchese gridò: “per te, niente sanatoria!”. Hai voglia a voler cavare il sangue dalle crepe, terremoto o non terremoto, ad Ischia vale sempre il vecchio adagio: “la concessione edilizia te la dà il vicino!”
Una variante edilizia del virus Sars Cov2. Gli scienziati studiano i vaccini, il virus muta e presenta le sue varianti, per il caso urbanistico chiamato Ischia, Lacco Ameno presenta l’ultimo esempio della gravità rappresentata dalla nostra condizione sociale e comunitaria, oltre che territoriale.
Ed è così che, mentre le istituzioni si affannano, si ingegnano e studiano per trovare soluzioni all’annoso problema delle case di necessità e dei condoni edilizi, loro, gli ischitani, si armano per demolire tutto il castello istituzionale.
Fatta la soluzione, trovato il modo per demolirla e, con esse, le case che quella soluzione potevano salvare.
L’antica guerra per la “roba” non trova limiti. Al peggio non ven’è! Il tempo e i disastri, di cui il nostro paese porta le cicatrici, sono il simbolo del cattivo modo in cui abbiamo gestito questa questione. L’incolmabilità di quel solco profondo, troppo profondo, che ha il continuo ricorso ai tribunali, alle denunce e alle liti.
Esperiti tutti i tentativi di fermare la sanatoria del fabbricato nemico, si arriva al presidente della Repubblica pur di raggiungere l’obiettivo: danneggiare l’inviso nemico con la casa sanata.
Le cronache del Cratere 2017 narrano anche questo. Narrano di giudizi innanzi al Presidente della Repubblica per bloccare il titolo edilizio del vicino contendente. Pensate un po’… Dove vogliamo andare e che cosa vogliamo ricostruzione nella patria dell’abusivismo e dei duelli rusticani a suon di cellublok?
Il Comune di Lacco Ameno e ancora la Soprintendenza dovranno difendersi per i loro pareri. Ma andiamo con ordine e leggiamo gli atti.
Al registro generale c’è la determinazione n. 215 con cui l’ente locale ha disposto la costituzione, in persona del sindaco pro tempore, nel giudizio innanzi al Presidente della Repubblica di cui al ricorso in via straordinaria acquisito al protocollo Comunale n. 2450 del 10.03.2022. La nomina del difensore e procuratore speciale dell’ente è apparsa imprescindibile e doverosa, oltre che opportuna.
Il 10 marzo, dunque, è stato acquisito al protocollo dell’Ente il ricorso in via straordinaria innanzi al Presidente della Repubblica avverso e per l’annullamento: del permesso di costruire in sanatoria n. 1 del 21 gennaio 2021 con il quale il responsabile dell’U.T.C. del Comune di Lacco Ameno ha accolto l’istanza di condono edilizio del 30 aprile 1986, prot. n. 4217, avente ad oggetto la sanatoria di due distinte abitazioni site in Lacco Ameno al Corso Angelo Rizzoli n. 238; a seguire l’attacco anche alla nota protocollo n. 10625 del 4 luglio 2019 con la quale la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli ha espresso parere favorevole di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del D.lgs. n. 42/2004, per le opere di cui al permesso di costruire in sanatoria impugnato ed infine sotto attacco c’è anche la determina n. 18 del 10 settembre 2019 con la quale il responsabile del paesaggio del Comune di Lacco Ameno ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria per le medesime opere di cui ai provvedimenti impugnati.
Ovviamente il buon Sergio Mattarella dovrà occuparsi anche di ogni altro atto preordinato, connesso e consequenziale, comunque lesivo della posizione giuridica dei ricorrenti.
È evidente come sia necessario, attese anche le prospettive nefaste che la stessa procedura potrebbe riverberare sul futuro del patrimonio immobiliare del Fungo, necessario procedere alla nomina di un difensore e procuratore speciale per la tutela degli interessi dell’Ente nel già menzionato giudizio. La figura è stata individuata nell’avvocata Immacolata Capuano di Ischia.
Per il menzionato giudizio all’avv. Capuano sarà corrisposta la somma complessiva di € 600,00, oltre i.v.a., c.p.a., spese documentate ed oneri come per legge, per tutta l’attività a svolgersi.
La legge lo consente, per carità! Magari, dopo il TAR se si arriva al paracadute Quirinale, non possiamo non chiederci dove vogliamo andare continuando a tenere questa mentalità “belligerante” su ogni centimetro di proprietà e di terra?
Che ricostruzione o rifondazioni di un paese prossimo ottenere continuando ad essere noi stessi la causa del nostro male?
A chi vogliamo continuare a dare la colpa per questa deriva, fatta di anni e anni di mentalità ancestrale ed autolesionista?
Parliamo di titoli, concessioni in sanatoria e permessi, concessi salvo diritti di terzi. Eppure, questo, deve indurci ad una riflessione.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è esperibile solamente nei confronti di atti amministrativi definitivi, quegli atti, cioè, nei confronti dei quali non è più possibile proporre altri tipi di ricorso amministrativo (ricorso gerarchico proprio e improprio, ricorso in opposizione).
In ogni caso, ne siamo certi, l’affare Mattarella palesatosi a Lacco Ameno costituirà un precedente. Il primo precedente scomodo. Basta questo.
www.ildispari.it
Per la serie Esopo news
Scolarizzate l’abusivismo.
Un personaggio di Alpha Centauri in visita sulla nostra isola non avrebbe dubbi a pensare che nelle scuole locali l’abusivismo edilizio sia studiato e meglio conosciuto di qualsiasi altra materia, poiché noterebbe subito che esso funge, infatti, da struttura portante per ogni azione dei villici locali (Villico: presso i Romani, lo schiavo che sopraintendeva ad aziende agricole di minore importanza.)