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Salasso casamicciolese. “Super Wanted” per quasi 700 contribuenti…

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Ida Trofa | Salasso da ruolo suppletivo e non solo TARI a Casamicciola. Dopo l’assurda scelta di perseguire i contribuenti per un “errore di calcolo” interno alla struttura comunale legata alla riscossione, si arricchisce di nuove squallide pagine la vicenda del recupero crediti cittadino. La politica muta e la Soget incassa.

La questione del ruolo suppletivo 2016 sulla tassa rifiuti e molti altri balzelli comunali non ha fatto mancare le polemiche, i contrasti e i ricorsi alle vie legali per contrastare un sistema di riscossione che non colpisce gli evasori, ma schiaccia i cittadini pagatori. Gli unici che finiscono in questo infernale ingranaggio messo su da amministratori e scaltri procacciatori d’affari.
A poche ore dallo scadere dei termini di prescrizioni dei suddetti ruoli, il 31 marzo 2022, la Soget ne fa un’altra. La società pescarese mette in campo tutte le sue risorse pur di evitare che nessun casamicciolese possa sfuggire ai pagamenti. Troppo spesso non dovuti. Ogni metodo, lecito e al limite dell’illecito, è consentito pur di raggiungere l’obiettivo.

L’ufficio notifiche della Soget ha infatti usato lo stratagemma della notifica all’albo pretorio. Nulla di anomalo se non fosse che, almeno a Casamicciola Terme, ci è finito più di un terzo del paese! Tutti irreperibili? Non ci dite che è colpa del terremoto e dei suoi sfollati! Basta spulciare i nominativi per accorgersi che non è così.
Non ci sono in lista soggetti senza casa o residenza causa sisma negli elenchi affissi al municipio, almeno non sono predominanti. Si tratta, piuttosto, di semplici cittadini che la società di riscossione dice di non aver reperito.
Quel che fa specie è l’enorme mole di soggetti finiti nelle notifiche della pagina ufficiale del comune dove, in almeno 7 pubblicazioni, con una media di 30 nominati tra soggetti singoli, eredi e società. Ci sono persino eredi che con esistono!
Il pretesto è uno e si legge agli atti del funzionario responsabile per la riscossione Marinelli Patrizia: “Nell’impossibilità di effettuare la notifica degli atti di competenza ai sotto elencati destinatari deceduti, si dichiara di aver provveduto all’affissione [secondo quanto previsto dal combinato disposto degli articoli 26, comma quarto, del D.P.R. 29/09/1973 n. 602, art. 60, comma 1, lett. e) del D.P.R. 29/09/1973 n. 600, e art. 65 del DPR 20/09/1973 n. 600, e Legge n. 890 del 20/11/1982 e successive modificazioni] per notifica agli eredi collettivamente ed impersonalmente, non avendo rinvenuto persone idonee a ricevere l’atto nell’ultimo domicilio in vita del contribuente, e che i documenti riportati nel riepilogo di affissione sono depositati e conservati per 5 anni presso la sede di SO.G.E.T. S.p.A.”. A dirla in breve la Soget raccoglie, in cambio di percentuale, per Casamicciola Terme (sull’isola anche a Forio e Barano). Eppure, se in una valutazione degli ultimi elenchi per irreperibilità se ne contano rispettivamente 59 nel comune turrita e 14 in quello baranese, le centinai di “introvabili” termali sono a dir poco incredibili.
La Spa, la tristemente nota società di riscossione tributi, ne sa una più del diavolo per arrivare a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti e far felici amministratori e politici vari che le permettono di agire e far lievitare il “malloppo” e fare cassa.

Ed è qui che dovrebbero intervenire i rappresentanti del popolo, i nostri esponenti di spicco, al fine di porre un freno a questa deriva. Milioni di cartelle Soget che da settimane stanno rendendo più difficile la vita dei già tartassati cittadini. Una sorta di ricatto implicito con cui vengono prese di mira non solo le famiglie già in difficoltà economiche, ma anche studi professionali, avvocati, piccoli commercianti ed imprese medie. Un paese ridotto decisamente male ed è sotto gli occhi di tutti. Un paese costretto a rincorrere anche le cartelle esattoriali e queste metodologie che sanno di furbesco stratagemma.
A nostro giudizio si tratta di una vicenda di gravità inaudita (sulla quale dovranno emergere ancora molti inquietanti elementi) che si palesa nel costante compimento di attività in danno dei contribuenti indifesi. Il Comune è rimasto inerte.

Una vicenda che continua a tenere banco e sulla quale chi ci governa dovrebbe meditare. L’affare salasso tasse in atto, il ruolo suppletivo voluto dall’ente tramite la sua società di riscossione privata, le bollette a profusione, alimentano malumori e nuove parentesi negative per il paese. Mentre la politica si adagia e specula sull’azione della Soget.
I cittadini, come abbiamo avuto già modo di raccontarvi, si stanno organizzando in maniera spuria. C’è chi ha deciso di pagare, stante l’importo “irrisorio” rispetto all’impresa di affrontare un ricorso avverso la cartella esattoriale. Altri, per principio, hanno inteso contestare le richieste economiche rivolgendosi ad un legale. Per ora resta in fase embrionale il tentativo di creare una class action.

Tutto questo per sottolineare, come, tra ricorsi e resa, resta lo schifo dell’ennesima azione a danno della gente a cui ora si aggiunge la ricerca modello “seguimi” e il “wanted” per circa 700 casamicciolesi all’albo comunale che rende ancor più vergognoso questo agire quasi persecutorio.
È il metodo che non va. Dopo 5 anni, le sanguisughe “comunali” si ridestano (in realtà è tutto studiato nel dettaglio) tentando di mettere mano al portafogli della popolazione. Scaricandogli addosso tutto il peso economico di una “affare” in grande stile: anche i costi delle spese di notifica e gli interessi quando è il comune e la stessa Soget ad aver commesso l’errore.
Il ruolo suppletivo è già un’ammissione di colpa. La ricerca con la notifica all’albo sa di beffa e di perseveranza in uno studiato giro di incassi pro-politica.
Insomma, una vicenda che per molti è fine a stessa, ma che di fatto mette in seria difficoltà i cittadini che spesso si fidano non sapendo distinguere la liceità o meno di talune pratiche.

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