Gerardo Mattera è uno dei tanti che ha trovato il filone d’oro del calcio giovanile e lo fa con la sua Mondo Sport. Una delle tante società di calcio giovanile dell’isola.
Non entrerò, come mio solito, nella scazzetta del prete per dire se fa bene o fa male, i risultati sono dati dal campo e dagli iscritti. Ma una cosa è certa, Gerardo è uno che è caduto dal suo trono, finto, di superbia.
Un tonfo prevedibile. Ampiamente.
Per farvi capire la sua superbia e arroganza, vi basti sapere che Gerardo non ha mai ringraziato per l’ampio spazio che abbiamo dedicato alle sue manifestazioni sportive. Una maleducazione che lo accomuna a moltissimi su quest’isola. Sarà il radon.
In ogni caso, comunque, Gerardo è riuscito ad organizzare due o tre tornei di calcio giovanile che vanno per la maggiore. Degli eventi sportivi carichi di razzismo verso gli ischitani. I tornei, per sua decisione (e ognuno è libero di farlo a casa sua) sono tassativamente vietati o preclusi alle squadre isolane. L’unica compagine locale, infatti, doveva essere solo il Mondo Sport.
Quest’anno, la macchina dei tornei di Gerardo si è messa in modo e ha dovuto fare i conti sia con il post covid, sia con alcune BUONE PRATICHE POLITICHE che, finalmente, si sono viste praticare sull’isola.
Ieri, mi sono imbattuto nel post di Francesco Migliaccio della scuola Calcio Torrione: “La Scuola Calcio Torrione ringrazia il Mondo Sport per l’invito a partecipare alla prestigiosa Ischia Cup e si rammarica per la mancata adesione delle società isolane a tale torneo”
Qualcuno dovrebbe dire a Francesco che se semini vento, raccogli tempesta.
Quest’anno, infatti, alcuni presidenti di Scuole Calcio ischitane si sono visti squillare il telefono. Dall’altro lato Gerardo Mattera che invitava a partecipare, sempre a pagamento, le squadre ischitane. Un po’ quello che diceva Migliaccio. Ma perché? Perché forse non ci sono squadre abbastanza? Possibile!
E così i nodi vengono al pettine e Gerardo si è trovato ad avere bisogno di “Ischia” per fare il suo torneo. Quel torneo fatto bene e che richiama le formazioni giovanili dei club più blasonati d’Italia. E credo abbiano fatto benissimo, a questo punto, tutte le altre società isolane a snobbare il torneo.
Ma a questa storia e a questa preclusione agli ischitani, devo dire la verità, aveva provato a dare risposta il comune di Ischia.
Il torneo, quest’anno, si svolgerà presso il Campo di Casamicciola. Una struttura isolata, al limite dell’agibile e certamente meno centrale e bella sia del “Rispoli” sia del “Mazzella” di Ischia.
Ma perché Gerardo è costretto a ripiegare al “Di Meglio – Monti”? Perché voleva tenere fuori i ragazzi di Ischia! Perché doveva continuare a vietare la partecipazioni ai giovani calciatori dell’isola d’Ischia e lasciare il “pregio” solo ai suoi iscritti.
Per fortuna, qualche volta, però, c’è chi pensa. Ma perché Gerardo ha cambiato location? Perché da febbraio non ha firmato la concessione con il comune di Ischia? Perché ha dovuto chiedere ospitalità anche a Forio? Perché ha cambiato location? C’era qualche veto? Qualcuno gli aveva detto no? Assolutamente! Anzi, c’è da dire che questa volta si poteva essere orgogliosi dell’agire del comune di Ischia.
Gerardo ha cambiato location dei suoi tornei perché nell’Autorizzazione all’utilizzo dei Campi sportivi ”V. Rispoli” e ”V. Mazzella dal 13.04.2022 al 15.04.2022 dalle ore 10,00 alle 18,00 si legge, tra l’altro che “La presente autorizzazione viene rilasciata a condizione che all’evento in parola partecipi una delegazione ischitana di calcio giovanile per ogni categoria…”
Una selezione, non una società concorrente al Mondo Sport. La scelta dei migliori giovani calciatori del comune di Ischia.
A Febbraio, data della concessione dell’autorizzazione, Gerardo non sapeva ancora che non avrebbe raggiunto il numero di squadre per il torneo e che avrebbe avuto la necessità di chiedere aiuto alle società ischitane (lo conferma Francesco Migliaccio del Torrione!) e allora, pur di escludere i ragazzi di Ischia dall’esperienza di un torneo con formazioni dal blasone di pregio, ha fatto i pacchi e ha trovato un’altra destinazione.
E ora ripiega su Casamicciola.
Ci vorrà ancora molto tempo per liberare il settore del calcio giovanile dell’isola da queste logiche chiaramente discriminatorie. E tutto questo è frutto solo delle scelte della politica. Per due voti, infatti, per anni, a Ischia sono stati svenuti i ragazzi di Ischia (tutti, non una società o l’altra) da una esperienza formativa al fine di proteggere i “potenziali” voti di due o tre genitori. Prima era Ottorino Mattera, quest’anno ci ha provato la “Sciarappa” ma è cambiato il vento a Via Iasolino con la “liberazione” della delega dello sport.
Non si può dire lo stesso a Casamicciola e a Forio dove, purtroppo, una politica ancora troppo antica e ispirata (e bloccata) in un sistema che predilige la discriminazione come regola aurea, ancora si consente ad una sola società di escludere (quando gli va bene) tutte le altre.
Il torto, in questa vicenda, ovviamente, è solo quello che si fa ai ragazzi e non certo alle società.