martedì, Dicembre 24, 2024

Tra un HAREM e un TU QUOQUE sintesi della coalizione di Enzo Ferrandino

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Gateano Di Meglio | Strategia, freddezza, calcolo, irriconoscenza e spallucce. Sono questi i cinque elementi che ci permettono di aprire questa valutazione della coalizione di Enzo Ferrandino. Sette liste per le sette anime della maggioranza con qualche parcheggio in doppia fila arrivato tra venerdì sera e sabato mattina.
Sette liste che tengono in conto quelli che sono i pesi dei singoli e che, in qualche modo, si livellano quasi in maniera complessiva.

Partiamo dalla lista di Gianluca Trani. Democrazia e Futuro è il nome scelto dall’ex oppositore poi artefice del saltino che mostra cazzimma e strategia. Lui dice che sono otto donne e otto uomini. Noi diciamo, invece, che Gianluca si è fatto l’Harem. E, alla fine, Enzo gli ha regalato un “uccellino”.
Partiamo subito. Con Gianluca Trani in lista sono candidate Alessia Aprea, Elena Ferrandino e Concetta Lubrano Lobianco. Se non vi dicono niente questi nomi, beh, provo a farvi capire l’effetto doppia preferenze.
Alessia Aprea è la nipote di Ciro Cenatiempo, Elena Ferrandino la moglie di Roberto Albano. Concetta Lubrano, la nipote di Carmine Barile e consigliera comunale uscente. Credo che basti poco per capire che sulla scheda si potrà scrivere Trani e uno degli altri cognomi.
Scorrendo i nomi troviamo ancora Raffaella Aprea, Alessandra Aurino, Filomena Marti, Giovanna Mazzella e Raffaella Migliaccio. Alcune alla loro seconda esperienza elettorale.
Tra i maschietti, invece, non si può che partire da “tal” Giovan Battista Conte. Signori e Signori, “Puparuol” è pronto ad imbracciare la sua tofa e a suonare ancora. Il giovanissimo Valerio D’Ambra (che deve molto a questa testata in termini di visibilità per poi andare a fare il “necchinnello” a destra e a sinistra), i gianluchiani di ferro come Antonio Sasso e Alessandro Mazzella e l’enfant prodige della Commissione del Paesaggio Giovan Giuseppe Elia che è chiamato alla prova della maturità. Ultimo ma non ultimo il nostro caporedattore dello sport, Giovanni Sasso che ha accettato questa sfida emozionante e tutta nuova. Come un estraneo, va detto, nella lista di Gianluca spunta Gennaro Scotti. Il residuo dell’accordo di Enzo con Domenico De Siano che ha rischiato di essere escluso da tutte le altre liste.

La seconda lista che analizziamo è quella di Paolo Ferrandino. Il “Signore” della Pagoda che è stato colpito al fianco da uno sgarro inutile che vedremo tra poco, ha con sé il più anziano della coalizione: Giovanni Sorrentino e la più giovane, classe 2003, Niki Bondavalli Leonessa. Una studentessa che rivendica il suo ruolo di protagonista attiva della società, che ci ha tenuto a precisare la sua volontà di candidarsi e che chiede di essere valutata per quello che è, senza pensare né a mamma né a papà.
Con “Insieme” c’è Roberta Buono che arriva direttamente dagli studi di TeleIschia mentre dalle aule del tribunale arriva Francesco Cellammare fresco di un’altra elezione. Ciro Di Meglio e Grazia Pugliese completano la lista di Paolo insieme con Christin Mazzella, Federica Morgera, Stefano Oliva, Antonello Patalano, Irene Patalano, Carmela Pesce, Ciro Sasso, Viviana Setti e Maria Spignese.

A metà della coalizione, con un piede a San Ciro e uno a Via Marone, c’è Vivere Ischia, la lista che ha riunito il gruppo di “centro destra”
Giustina Mattera e Pasquale Balestrieri sono la cifra importante della lista. Il resto è ottima compagnia. Amalia Baldino, l’ex assessore Marianna Boccanfuso sono in lista con Amedeo Brandi che spera di riportare quel cognome in maggioranza. Certo, poi c’è anche gente che ha il coraggio di candidare Michele Califano. Evidentemente a qualcuno in lista piace scavare anche una volta toccato il fondo. La lista continua con Deliah Cigliano, Umberto De Luciano, Maria Di Scala, Marisa Ferrandino e Lisa Fiorino. A questo punto, però, non possiamo che evidenziare la candidatura di Gennaro Giametta. Questa volta, siamo sicuri che non avremo sorprese dalla commissione mandamentale. Paolo Marena, Francesca Punzo e Vasquez S. Cristopher completano la lista con al personal chef Daniela Scotti che dopo l’esperienza di presidente del consiglio di Istituto del Liceo Ischia, riporta la famiglia degli Scotti nell’agone politico del comune di Ischia

La lista di Salvatore Mazzella, Bambeniello è una conferma. Mariarosaria Carta, Anna Cervera, Gilda Cortese e Serena Della Vecchia che prende il posto di mamma Raffaella, Maria Di Costanzo, Valentino Di Costanzo e Arnalda Falco responsabile delle iniziative del comune di Ischia a tutela della donna. L’assessore uscente Ciro Ferrandino farà compagnia al commercialista Pietro Ferrandino ed Antonio Mazzella. La lista si completa con Francesca Mira, Paola Mirabella, Giuseppe Monti, Filippo Silvestre, Veronica Trani e Mariarosaria Pinto, la signora Silvitelli che fino ad oggi ha occupato una sedia nel consiglio di amministrazione di Ischia Servizi.

A Via Michele Mazzella, le novità di rilievo sono poche. C’è l’avvocato Mariangela Calise (candidata la volta scorsa con Paolo) che dopo aver valutato bene quasi tutti i dirigenti del comune tranne Montuori, ha scelto Luca Montagna e Gigi Di Vaia per provare ad essere eletta. Marina Banfi garantirà l’altra componente del nucleo di valutazione la coppia Mennella-Banfi. Poi c’è Carmela Curci, Gennaro (Rino) D’Angelo, il ritorno di Christian Ferrandino, Giovanni Ferrandino, la dottoressa Annalisa Iacono, l’assessore uscente Carolina Monti, la sorella “famosa” Alessandra Piricelli. Dal cascione dei ricordi, la Sciarappa tirano fuori Manfredi detto Gianni Romeo e Pasquale Scannapieco. Tocco di novità, invece con Cristian Sirabella (Picasso), Anna Sorice Anna e Nicola Trani.

E veniamo alla lista che ferisce Paolo Ferrandino. Qui il richiamo all’espressione latina attribuita a Giulio Cesare è adatta al 100%.
Leggere il nome di Simone Ferrandino candidato nella lista di Massimo Trofa è tutto dire. Il “Cesare” dell’Ufficio Tecnico se li trova contro e insieme. La scena dell’imperatore che viene pugnalato 23 volte è servita al lettore.
Ma in Ischia Prima di Tutto c’è il presidente del Regno di Nettuno Andrea Buono, Anna Buono, la consigliera comunale uscente Carmen Criscuolo, il geometra scippato ad Ottorino, Alessandro Cronchi Mazzella, Carlo Di Meglio, Feliciana Di Meglio, Maria Grazia Di Meglio, Sergio Di Meglio (un altro che a Ottorino dovrebbe tutto), Marco Laraspata, la giovane mamma Alessia Paucecch, Giovanni Riccio, Pasquale Schiano (che ora ha l’occasione di strumentalizzare politicamente l’associazione dei bambini sperando che qualche imputazione lo lasci candidato). Con Maria Trani, la lista si completa con Sara Scotti, il vigile urbano in aspettativa che è stata tolta dalla strada con la divisa e che ora dirige le pratiche all’UTC con la benedizione del “piano di sopra”.

Per la lista del sindaco, andrebbe bene come colonna sonora una famosa canzone di Vasco Rossi: “Piccolo spazio pubblicità”. Quella che nel corpo della strofa recita otto volte “coca cola”.
Non è il ruolo di Alessandro Migliaccio che fa la differenza, bensì la presenza di chi “Coca Cola” lo ha messo nelle stanze del piano di sopra. Con Antonia Basile e Maria Del Franco c’è la consigliera uscente Ida De Maio che, questa volta, si porta con sé anche Antonello Sorrentino.
Serena Di Giovanni e Margherita Di Meglio fanno compagnia a Anna Ferrandino e al commissario di campo e attore di molti atti nel calcio regionale che conta, Leonardo Florio. Con Danila torna il Iannotta in lista.
Adriano Mattera fa compagnia al professore ed ex assessore tecnico Agostino Mazzella, all’architetto Alessandro Telese, al figlio d’arte Carlo Starace. E si chiude con Alessandra Trani e il super infermiere Leonardo Trani.
Ora non c’è che l’imbarazzo della scelta. Fate il vostro gioco. Ah, già, era voto. Ed era una cosa seria.

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