domenica, Dicembre 29, 2024

Lacco Ameno, il Barone approva: “7 anni di monnezza”

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Pascale: “De Siano è venuto per mazziare e se ne è andato mazziato. De Siano: “Sembra di vedere l’asinello che trasporta i rifiuti a Marrakesh” Abbiamo sofferto anni difficili, stiamo affrontando i postumi del terremoto, vinciamo gli strascichi della pandemia e siamo nel pieno di una guerra che, ora, minaccia carestie e debiti alimentari, Lacco Ameno fino a ieri viveva un’insidia in più: l’emergenza gestione rifiuti.

Ida Trofa | Giacomo Pascale ha dovuto faticare non poco per evitare assolutamente, quest’ennesima piaga. Non sarebbe stata, certo, ai livelli di una carestia globale per i cittadini del Fungo, ma forse avrebbe rappresentato un’insidia in più e una “carestia” certa per taluni politici locali avvezzi ad una “certa” gestione NU. La sfida economica dei politici di Lacco Ameno in questi giorni (evidentemente anche prima) è diventata una lotta contro i Cavalieri dell’Apocalisse. Eppure, nonostante le stilettate, le richieste di chiarimenti e le diffide delle minoranze di Domenico De Siano, il Consiglio Comunale, ieri ha fatto un altro passo verso sta stabilità del governo locale, numeri risicati ed incerti dell’ordine della singola unità per il Barone, me che, per ora, garantiscono l’isolamento e il distacco di ideali e di intenti politici della corazzata (hihi) Azzurra guidata dal Senatore.

Rifiuti & PUA. Lacco Ameno in consiglio comunale
Lacco Ameno è tornato, ieri, in consiglio comunale. Giacomo Pascale regge e si aggiudica l‘intera posta in palio per 7 a 6. C’è l’approvazione dell’appalto NU a sette anni. C’è il PUA. La seduta, presso la sala consiliare comunale, nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale e sull’utilizzo di sistemi di protezione individuale, non ha vissuto momenti eclatanti, né è stata scossa da sussulti particolari.
Soliti scambi epistolari tra maggioranza e opposizione per discutere e, infine, approvare con i voti del Barone il particolare ordine del giorno che ha riguardato il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi ed urbani e raccolta differenziata, spazzamento e diserbo delle aree pubbliche, pulizia degli arenili non in concessione, pulizia di griglie e pozzetti stradali e rifiuti cimiteriali e raccolta dei rifiuti presso l’approdo turistico in concessione nel territorio comunale per anni sette con i conseguenti adempimenti.
Questo dopo i recenti rinvii della discussione in consiglio e il dibattito politico amministrativo interno alla maggioranza che ha anche valutato la riduzione dei termini dell’appalto da 7 a 2 anni. A seguire la discussione sulla NU c’è stato il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. Sentenza G.d.p. Napoli n. 31063/13 ed infine il piano spiagge – P.U.A.

Note è dichiarazione di voto, Pascale tira dritto: “Per i rifiuti restiamo porta a porta”
Pascale si vota il nuovo percorso monnezzaro e punta sul sacchetto porta a porta, dice, per non alzare le tasse, al contrario di chi parla del sesso degli angeli.
“Con il nuovo capitolato della NU prevediamo di migliorare il servizio e auspichiamo di arrivare a una differenziata più spinta per ridurre i costi. Ma, in ordine all’ennesima polemica innescata nel merito dagli uomini del Senatore, credo che sia un problema di fama, diciamo di interesse locale e poi isolano. Loro proponevano e non si è preso in esame, di sostituire il porta a porta con le centraline. Noi con la centralina abbiamo una pessima esperienza. Riteniamo, al contrario, che il servizio attuale sia buono, nel senso che il paese è pulito. Poi, pare che, addirittura in altri comuni, dove esiste, tipo Barano, è stato oggetto di campagna elettorale, per quando non funzioni, secondo la parte politica che aspira a scalzare il sindaco. Inoltre, la modifica ci sarebbe costata 300.000 € in più. Quindi avremmo dovuto aumentare i costi della nettezza urbana e in tal caso, visto che il capitolato e 69mila circa, avremo aumentate le tasse, sia alle attività commerciale che alle abitazioni. Quindi è da escludere tutto questo”.

PUA. Pascale vs De Siano: “Quando farà una legge e ci dirà come comportarci, ci adegueremo!”
Poi, parlando di debiti fuori bilancio e PUA rileva che l’opposizione non sapendo della vita pubblica e non sapendo di cosa si parlasse in consiglio comunale, è andata per mazziare e se ne sono andati “mazziati”.
“Sono venuti per mazziare ed hanno avuto una brutta sorpresa perché, come al solito, non sanno di che cosa si parla. Insomma, se ne sono andati mazziati con le loro belle e inutili considerazioni” chiosa Pascale. Il PUA è un atto dovuto, seguiamo i dettami della Regione, il piano, adesso è oggetto di osservazioni da parte, finanche, dell’associazione di categoria; quindi, il povero De Siano contestando finanche questo atto ha fatto semplicemente un auto goal. Ed è ridicola l’affermazione secondo cui avremo rinnovato con un timbro le concessioni! Si tratta di un intervento ope legis ai sensi della legge 145 del 2018. Poi attacca: “Quando il governo e lui per primo a Roma faranno una norma e ci diranno come comportarci così come ha prescritto il Consiglio di Stato che, di fatto, ha vanificato quella proroga del governo. Siccome è una faccenda politica, aspettiamo gli ordini di Roma e per le assegnazioni della Regione Campania e per quanto riguarda le linee di indirizzo del piano di utilizzo delle aree demaniali. Quindi il senatore è venuto per suonare e se n’è andata suonato. Non poteva essere altrimenti. La dialettica e le norme, soprattutto se si parla di demanio e di edilizia, sono il mio mestiere. Posso ben dire di essermi aggiudicato con un netto tre a zero, l’intera posta in palio”.

Domenico De Siano: “Sembra di vedere l’asinello che trasporta i rifiuti a Marrakesh”
“In merito alla proposta di delibera sul Capitolato Speciale d’Appalto sul servizio di raccolta rifiuti solidi urbani, mi sovviene fare alcune riflessioni doverose nei confronti del civico consesso e soprattutto nell’interesse della nostra comunità” spiega Domenico De Siano, esprimendosi in modo critico nel merito dell’ultima decisone di governo. Mi aspettavo di discutere su un nuovo modello di raccolta, il mondo avanza alla velocità della luce e a Lacco Ameno sembra di vedere l’asinello che trasporta i rifiuti a Marrachesh. Dalle roboanti dichiarazioni sulla stampa, al semplice copia incolla del Capitolato 2018. Nulla è cambiato, se non alcune cose che balzano subito all’occhio, e proprio per questo chiedo come mai non si parla più di telecamere previste sul territorio per il controllo e che dovrebbero già essere in funzione, come previste dall’art. 45 del precedente Capitolato”.
Infine, il leader dell’opposizione definisce un mero libro dei sogni un documento frutto di un avvilente copia ed incolla: “Voglio far notare, che l’art. 42 del capitolato in discussione, è un mero libro dei sogni per quanto riguarda la previsione del personale che effettuerà il servizio e all’uopo chiedo se qualcuno è a conoscenza del numero dei dipendenti, il loro inquadramento, che oggi effettuano il servizio, in quanto a loro sarà applicato l’art. 6 del CCNL FISE.
Ancor di più, non mi spiego, nello stesso articolo, la cancellazione del Capo: “Per il trasporto, il traghettamento ed il conferimento dei rifiuti nelle discariche autorizzate, effettuato con propri idonei automezzi dotati di autisti, l’affidatario dovrà avvalersi a proprie cura e spese, di autisti che non fanno parte del personale presente in pianta stabile.”
Un passaggio che De Siano rileva esiste “presente nel Capitolato che oggi disciplina la raccolta e non previsto nel Capitolato che oggi esaminiamo. Per quanto riguarda il Centro di Raccolta dei Rifiuti, vorrei sapere il costo annuo all’Ente del fitto, e se all’interno dell’area vi siano dotazioni di proprietà dell’Ente. Rilevo, che la parte del Capitolato, che prevede le panali e il controllo da parte dell’Ente è assolutamente insufficiente, e che per l’ennesima volta, non è chiaro chi debba svolgere i controlli sul sevizio effettuato”.

Se volete coprirvi di ridicolo, approvate anche la carta igienica
La minoranza lacchese non ha inteso sostenere la proposta per il nuovo appalto NU ritenendo il consiglio incompetente in materia.
“Il consiglio comunale non ha alcuna competenza sull’argomento in oggetto. In quanto organo di indirizzo politico amministrativo. Ciò si evince anche dalla nota inviata a firma congiunta dai responsabili del II e III settore, nella quale informano che si sta predisponendo un nuovo capitolato secondo gli indirizzi della delibera di giunta n 26 del 4/03/22, e la giunta ha dato mandato al responsabile del servizio, di predisporre gli atti di gara secondo gli indirizzi espressi nell’atto di giunta stesso.E’ irragionevole, rasenta il ridicolo, che solo il capitolato speciale deve essere approvato dal consiglio, che in tale materia non ha alcuna competenza, quindi è lecito chiedersi perché mancano il Bando-Avviso, gli allegati alla gara (Disciplinare, capitolato tecnico e contratto)- concludono gli uomini delle minoranze che hanno affidato le proprie considerazioni al consigliere Aniello Silvio- Si era chiesto di discutere sugli indirizzi generali del nuovo appalto RSU in virtù delle nuove norme regionali e nazionali in materia. Visto che la giunta e il responsabile del terzo servizio hanno già affidato il servizio di pubblicità legale della procedura di gara, siamo già in una fase avanzata dell’appalto; quindi, che cosa deve deliberare in merito il consiglio? Comprendiamo la poca cultura dell’ordinamento delle autonomie locali, ma paghiamo profumatamente organi, che a norma di statuto, art 76 comma dello statuto comunale, dovrebbero dare la loro consulenza giuridica ed evitare così deliberazioni inutili, prove muscolose sul niente. Se volete coprirvi di ridicolo, approvate anche la carta igienica, la decenza e il rispetto delle istituzioni impone il voto contrario”.

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