lunedì, Dicembre 23, 2024

Cacciatori isolani ancora penalizzati, Gianni Mattera non ci sta e invia una lettera al consigliere regionale Venanzoni

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Il calendario venatorio allo studio prevede limitazioni molto più rigide rispetto a quelle adottate da altre Regioni. Che si traducono in una discriminazione per chi risiede su un’isola

Anche il prossimo calendario venatorio della Regione Campania rischia di risultare gravemente penalizzante per i cacciatori, in particolare quelli dell’isola d’Ischia. Costretti a sopportare limitazioni più rigide e restrittive rispetto a quanto deciso da altre Regioni. A questo punto il consigliere comunale di Forio Giovanni Mattera, da sempre vicino alla categoria dei seguaci di Diana, ha deciso di intervenire per cercare di ottenere condizioni più favorevoli. E lo ha fatto scrivendo una lettera al consigliere regionale Diego Venanzoni che riportiamo di seguito.

«Mi rivolgo a lei che già in passato ha dato prova di vicinanza al mondo venatorio.

Le scrivo per portarla a conoscenza delle preoccupazioni che mi hanno sollevato numerosi cacciatori isolani e non solo.

Come ogni anno la Regione Campania sottopone alle associazioni Venatorie, ambientaliste e degli agricoltori una bozza preventiva del calendario venatorio da approvare successivamente dalla G.R. Nella suddetta bozza di calendario venatorio si evincono ulteriori numerose restrizioni e limitazioni che sono nettamente difformi alle proposte stilate e/o approvate da altre Regioni che adoperano gli stessi dati e pareri scientifici per la redazione dello stesso.

Si fa presente che come per la scorsa annata venatoria anche per l’annata venatoria 2022/23 la preapertura, costituita da quattro giornate nelle prime due settimane di settembre, è stata abolita riducendo ancora una volta il periodo consentito per l’attività venatoria.

Pertanto si chiede di ripristinare la preapertura come nelle stagioni venatorie 2019/2020-2020/2021 e precedenti, con la possibilità dell’esercizio venatorio da appostamento alle specie gazza (Pica pica), ghiandaia (Garrulus glandarius), cornacchia grigia (Corvus corone cornix) e colombaccio (Columba palumbus) e alle specie tortora (Streptopelia turtur), così come hanno previsto i calendari venatori della Regione Sicilia (D.A. n. 17/GAB del 25/05/2022) e dalla Regione Emilia Romagna (Delibera Num. 566 del 13/04/2022).

Un’ulteriore limitazione all’esercizio venatorio si riscontra dal periodo per il prelievo della specie Tordo Bottaccio attualmente proposto con chiusura al 10 gennaio (lo scorso anno la chiusura è stata al 30 gennaio); si rende noto che la Regione Sicilia (D.A. n. 17/GAB del 25/05/2022), la Regione Liguria (delibera della Giunta regionale n.415 del 13 maggio 2022) e la Regione Emilia Romagna (Delibera Num. 566 del 13/04/2022) hanno regolamentato l’esercizio venatorio verso questa specie con chiusura al 30 gennaio 2023.

Considerato che l’articolo 18 della Legge 157/92 recita “Le regioni, sentito ISPRA ( l’Istituto nazionale per la fauna selvatica), pubblicano, entro e non oltre il 15 giugno, il calendario regionale e il regolamento relativi all’intera annata venatoria….” , si denota che la Regione Campania recepisce in modo infedele i pareri scientifici diversamente dalle altre Regioni Italiane che a tutt’oggi hanno già provveduto all’approvazione del calendario venatorio per l’annata 2022/2023.

Un altro aspetto nevralgico che penalizza in modo particolare i cacciatori Ischitani è la limitazione della caccia il lunedì nelle zone SIC/ZPS.

Infatti, vista l’esigua superficie utile allo svolgimento dell’attività venatoria dell’isola d’Ischia, le aree ricadenti in zone SIC (tutto il massiccio centrale dell’isola d’Ischia) occupano circa il 62% dell’intera superficie Isolana e delimitano ulteriormente i territori a vocazione agro-silvo-pastorale utile all’attività venatoria.

Questa limitazione applicata ai territori dell’isola d’Ischia comporta a parere dello scrivente, una maggiore densità di cacciatori il lunedì in aree molto ristrette, mettendo a serio rischio l’incolumità di quest’ultimi e aumentando di fatto la pressione venatoria non avendo i residenti possibilità di spostarsi sul restante territorio regionale.

Lei di sicuro ricorderà che già lo scorso aprile 2021, in occasione di un incontro da lei promosso con l’Assessore on. Caputo ebbi modo di proporre una deroga (anche se limitata ai periodi di Ottobre, Novembre e Dicembre) al lunedì di silenzio venatorio nelle aree SIC esclusivamente nelle isole partenopee.

E’ giusto altresì ricordare che i cacciatori isolani pagano le stesse tasse di tutti gli altri non potendo di fatto beneficiare degli stessi vantaggi dei colleghi in terraferma, vedi la totale assenza di selvaggina stanziale, il periodo molto limitato e ristretto al solo passaggio della fauna migratoria (ottobre e novembre) e appunto alla difficoltà a potersi spostare sul resto del territorio regionale.

Alla luce di quanto fin qui esposto, con la presente sono a chiederle un suo autorevole intervento presso l’assessorato competente finalizzato al recepimento delle problematiche su esposte.

Certo di una sua fattiva azione, la ringrazio anticipatamente anche a nome di tutti gli appassionati dell’arte venatoria dell’isola d’Ischia».

3 COMMENTS

  1. Chiagnan e fotton sti cacciator ischitani
    Fremono per andare a sparare in mezzo alle case e in mezzo a quel mezzo bosco rimasto
    Stanno schiattann che non possono far sfogare in aria le loro cartucce invece di farle sfogare in un altro posto
    No alla caccia a Ischia
    Arrendetevi scoppettari senza scuorno

  2. Le solite persone che stanno qui a commentare e non hanno una piccola ciliegia di cervello e sanno veramente cosa significa caccia e cacciatore.
    Mi spiace molto che a Ischia non ci sia un tipo di selvaggiana come pure in terraferma come il cinghiale e il lupo.
    Poi senza caccia e cacciatori con piacere vi vorrei tanto vedere con le vostre case in mezzo al vostro bosco.
    Ma forse per Ischia, che per adesso non hanno ancora problemi come pure a Roma e con i branchi di cinghiali di giorno e di notte in mezzo alla citta e nel Matese con molti branchi di lupi, non é e sará mai tardi. Poi ne riparleremo…
    Tanti saluti ai veri cacciatori di Ischia.

  3. Ma è possibile che ci dobbiamo distinguere sempre per iniziative negative: difendere i poveri cacciatori isolani che non possono sfogare i loro istinti primordiali.
    Su un territorio così piccolo e urbanizzato, votato completamente al turismo, unica industria e fonte di reddito presente sull’isola per la maggior parte degli abitanti, la caccia è anacronistica.
    I motivi per cui andrebbe vietata questa pratica sull’isola:
    1) Inquinamento acustico ed atmosferico –
    2) Disturbo della quiete pubblica –
    3) Uccidere specie di uccelli di taglia medio piccola (una barbarie) –

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