“Non è stato un parto né veloce, né senza dolore” dice, con una punta di soddisfazione e un’enorme contentezza, il dottor Marco Santagata protagonista di questa incredibile storia. Una storia di buona sanità che, stando in Italia e soprattutto a Ischia, assume i contorni di una sorta di miracolo. Eppure, è stato il particolare che ha consentito, forse il primo V-Bac della storia ischitana. Per l’Ospedale Rizzoli si tratta sicuramente di una nascita “storica”.
Quindi, se state per partorire e pensate di impressionarvi un po’ tenete in conto che ogni parto è diverso dall’altro e che il vostro potrebbe essere velocissimo e molto meno stressante o, passateci il termine, storico.
“Abbiamo portato a termine il primo parto naturale del nostro reparto dopo un primo cesareo a cui era stata sottoposta la partorente. Si tratta di una gravidanza a termine” ci spiega Santagata che poi aggiunge: “Stanno benissimo madre e figlia. Secondo i protocolli avrebbero dovuto partorire presso l’Ospedale La Schiana di Pozzuoli, gli eventi e la voglia di nascere di Ginevra, la forza di mamma Roberta hanno fatto il resto” conclude il medico del reparto di Ginecologia ed Ostetricia del nosocomio di Via Fundera.
Tutto si è compiuto mentre fervevano i preparativi per l’arrivo del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la cerimonia per l’addio al direttore Sanitario dell’Asl Napoli 2Nord, Antonio D’Amore. In un giorno che la politica ha definito storico, Ginevra ha fatto, per davvero, la storia della medicina isolana e non solo. Lo ha fatto semplicemente venendo alla luce contro ogni protocollo e contro ogni regolamento.
2,7 kg di dolcezza per 48 cm di forza e di coraggio che da qualche giorno hanno fatto salire l’asticella della popolazione ischitana. Nata senza l’aiuto della chirurgia e contro ogni convinzione clinica di casa nostra: questo stato possibile anche grazie all’impegno ed alla competenza del dottor Marco Santagata e delle ostetriche Tina Carbone e Lucia Scotto di Vetta.
Ogni donna dovrebbe essere libera di scegliere il parto che preferisce, per cui la storia di Ginevra e Roberta, non vuole affatto essere una diatriba cesareo-parto naturale o cesareo-vbac, ma solo la prova da mostrare al mondo che, contrariamente a quanto orde di medici male informati, codardi e incapaci di prendersi un minimo di responsabilità vanno in giro a dire, un parto naturale dopo un cesareo è cosa fattibilissima. I rischi rimangono comunque bassi e minori rispetto ad un cesareo ripetuto.
Basta solo volerlo e crederci ed essere seguiti dalle persone giuste. Quindi, mamme precesarizzate, se lo volete davvero, non esitate a farvi questo “immenso regalo”.
La storia di Roberta e della piccola principessa guerriera Ginevra ne sono la riprova.
La nascita di una principessa Guerriera
Mamma, Roberta Iacono, anni 30, un cesareo pregresso, è riuscita a dare alla luce con parto spontaneo il 12 luglio 2022 alle 09.25, Ginevra, 2860 grammi grazie alla pratica del V-BAC cioè il “Vaginal Birth After Cesarian”. Così è nata la nostra prima piccola principessa guerriera.