I Maronti sono il posto più bello e magico dove poter vivere la notte di San Lorenzo. Una risorsa che, però, purtroppo, la cecità politica e amministrativa di chi gestisce il bene più importante di Barano (al pari di tutti i colleghi incapaci presenti nelle altre amministrazioni), rende deprezzata e abbandonata a se stesse.
Per fortuna, c’è ancora chi vive la magia delle stelle e, sfidando il tempo e le ordinanze (mai comunicate, tra l’altro. o forse emesse solo per appararsi, vero Raffaele Di Meglio?) ha scelto di vivere, lo stesso, la bellezza dei Maronti. Purtroppo, però, non possiamo far altro che mostrarvi come il comune di Barano si sia fatto trovare impreparato a questa notte magica.
Sorvoliamo sull’assenza programmatica (ma questo è un problema isolano!) in vista della serata e sorvoliamo sulla scelta antica di bloccare certe manifestazioni di gioi, ma era difficile per l’assessore atavico organizzare un servizio dedicato per questa sera tra operatori nu e vigili urbani. Non lo era, sarebbe bastato solo essere attento ai fenomeni che riguardano la propria delega ed evitare di farsi trovare impreparati la sera del 10 agosto. Ma per certe cose, diciamocelo, ci vuole visione politica e capacità. Purtroppo il consenso conquistato al buio e al chiuso dell’UTC non può far altro che produrre scene con altre stelle. Brillano, infatti, auto parcheggiate ovunque, buste dei rifiuti e tutto quello che è, questa sera, i Maronti. Buon San Lorenzo, assessore atavico.
p.s. Senza suggerimenti, questa volta. E ringraziate quando ci fermiamo alle critiche che vi fanno gli altri politici. Perché, volendo, la grana della carta vetrata potrebbe essere molto più grossa. A riveder le stelle…