Silvio Carcaterra (*) | Oggi dedico tutto il mio disappunto possibile ed immaginabile per uno spiacevole episodio a mio sfavore capitatomi in data 23/08/2022 da parte dell’Asl Napoli 2 Nord. Vengo immediatamente al dunque. Come tutti ben sapete, il sottoscritto oltre alla patologia, ovvero il cancro che mi ritrovo a dover gestire, devo vivere la mia quotidianità con la famosa busta extracorporea la cosiddetta “Stomia”, quest’ultima oggi divenuta capro espiatorio del mio scritto.
Mi sono recato all’Asl di Forio, per intenderci dove una volta si trovava il bar “New york New york”. La motivazione per la quale mi sono recato alla sede Asl è perché purtroppo mi sono ritrovato nuovamente in poco tempo in esaurimento scorta, pur avendo ricevuto due mesi fa l’ultimo ordine di stomie e spray annessi.
Premetto, e ci tengo a sottolinearlo. che assolutamente non è una critica nei confronti della dottoressa L. De Francesco che gentilmente mi ha aiutato con grande disponibilità, al punto tale che se nel caso in cui l’Asl Napoli 2 Nord avesse creato problemi, la dottoressa De Francesco addirittura si sarebbe assunta a suo carico il nuovo ordine delle stomie; perché secondo la legge in vigore su cui l’Asl Napoli 2 Nord fa affidamento il tempo decorso è troppo breve e in genere l’ordine di cui attualmente dispongo dovrebbe bastare per la durata di sei mesi, prima dei quali non si può inoltrare nuovo ordine. Per cui i lettori possono giudicare da soli come siamo messi. A questo punto mi domando se è normale, a mio avviso si rasenta a dir poco il ridicolo. Faccio un’altra premessa perché tengo a che il mio scritto non venga frainteso nei confroti dei medici dell’Asl di Forio, come già ribadito, e né di Ischia, in quanto ringrazio sia il dott. M. Matarese che la dott.ssa C. Petrescu per la loro grande ed infinita disponibilità, sempre pronti ad intervenire per qualsiasi esigenza dei pazienti, per cui ancora grazie, vi voglio un gran bene.
Adesso veniamo nuovamente al tema del giorno. Vorrei sapere e ci terrei che qualcuno come già ribadito più volte in altri scritti, indicasse chi è che scrive ed approva queste leggi che praticamente sono inappropriate, perché non giovano per niente al paziente e sicuramente, come nel mio caso, rappresentano solo un ostacolo alla praticità gestionale per chi lotta contro una patologia grave. E non vorrei che quello che è capitato a me possa capitare ad un altro paziente che versa nelle mie stesse condizioni. Gradirei che questa ennesima testimonianza arrivasse alle orecchie del ministro Speranza, del presidente De Luca, del direttore Iervolino, del direttore Buono, del direttore Postiglione. Spesso e volentieri mi chiedo quali siano le loro funzioni, i compiti da gestire, le priorità in merito. Possibile che siamo ancora a questo punto? Ho l’impressione che ogni giorno spunti una nuova “genialata”. Come fare per farvi comprendere che noi pazienti oncologici non dobbiamo avere nessuna limitazione? I se ed i ma non devono esistere. Oggi è capitato a me questo problema e come me potranno trovarsi in difficoltà altri pazienti, e non è giusto.
Tornando nuovamente al quantitativo delle forniture, seppur le ho ricevute da poco tempo, purtroppo non sono bastate. E lo posso spiegare: sarà per il forte caldo da due o tre mesi or sono ed inoltre sono ancora in cura con le chemioterapie una settimana si ed una no, per cui possono manifestarsi probabili effetti collaterali oltre a forti dolori al collo e alla schiena. Può capitare anche che si presentino forti scariche di diarrea, ecco spiegata la motivazione per la quale ho esaurito la fornitura precedente. Se non ci arriva chi è preposto a questi compiti, ora spero di aver sciolto ogni dubbio. Perché di certo le stomie io non le mangio e non le vendo. E se le esaurisco prima del dovuto queste benedette buste, di certo non posso sostituirle con quelle del supermercato…
Come detto vorrei sapere chi emana queste perle di saggezza definite “leggi”, che all’atto pratico non servono proprio a niente né per praticità e né per funzionalità. Le leggi, quelle vere, servono per dare una giusta direzione alle cose e possibilmente evitare disagi di tipo gestionale, pratico e funzionale, ma anche questo evidentemente i responsabili se lo sono dimenticato. Sono arrivato alla conclusione che siamo ai massimi livelli di incapacità nel gestire e nel mettere in pratica soluzioni per garantire ed offrire le cure necessarie e rispondere alle nostre esigenze allo scopo di eliminare i tanti disagi e le tante sofferenze delle quali ormai siamo divenuti succubi e schiavi. Spero che quest’ennesima testimonianza sortisca l’effetto sperato, perché veramente non se ne può più, adesso la tanta rabbia che è in me la fa da padrona, perché una roba da non credere. Io andrò avanti fin quando i responsabili non capiranno la gravità e la necessità dei diritti dei quali vorremmo finalmente avvalerci, perché le richieste pubblicate nei mie scritti sono legittime e sacrosante e tutti ad oggi ne abbiamo un disperato bisogno.
(*) Vice presidente A.P.O.