martedì, Novembre 26, 2024

In un libro rivivono storia e tradizioni del Borgo di Celsa

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Cultura. Presentato “La Castellana d’Ischia”

Sara Scotti | Una serata ricca di cultura, racconti ma soprattutto storia.
Questa la presentazione del libro “La Castellana d’Ischia – Fede e tradizione nel
culto dell’Incoronata di Costantinopoli” avvenuta il 1 settembre nella
bellissima cornice di Ischia Ponte, precisamente nell’Arciconfraternita,
protagonista della serata e del libro. Numerosi sono stati gli interventi.
Questo testo è curato da due ragazzi isolani giovanissimi: Francesco
Esposito e Giorgio Migliaccio, che hanno messo insieme un vero e proprio
incontro di nozioni storiche e culturali, non dimenticando mai le proprie
radici.

Coordinata da Ciro Cenatiempo, alla presentazione non sono
mancati ovviamente gli interventi da parte non solo di collaboratori del
testo, ma anche storici, letterari e giornalisti, come Pasquale Balestriere,
Alessandro Basso, Mons. Camillo D’Ambra, Gina Menegazzi ed Ugo
Vuoso. Ma come non citare i saluti dell’amministratore
dell’Arciconfraternita Giovan Giuseppe Lanfreschi e di Don Carlo,
parroco cappellano, che hanno permesso la realizzazione del convegno?
La peculiarità dell’evento sta nel fatto che non solo si è spaziato sulla
storia della Castellana, dalle origini ischitane, ma anche su leggende,
racconti, che seguono degli andamenti e degli ordini narrativi ben precisi.
Come ci ha raccontato Francesco Esposito, uno degli ideatori e scrittori di
questo testo: «Noi non abbiamo scritto un libro, noi abbiamo modellato
un’idea che insieme all’intervento e l’insieme di nozioni storiche, ha
permesso l’idealizzazione di questo testo».


Emozionante è stato il racconto del Monsignore Camillo D’Ambra, un
vero e proprio pozzo di cultura, che soavemente ha narrato l’antica storia e
cultura dell’Arciconfraternita, durante il periodo di Ferdinando II.
Importante ed interessante allo stesso tempo l’intervento del dottor
Alessandro Basso e il suo studio sugli ex voto, ma anche della giornalista
Gina Menegazzi e le sue prime pubblicazioni e testi sulla festa della
Castellana.
Il libro si compone di sette capitoli; la prefazione è del parroco cappellano
don Carlo Candido, mentre l’introduzione è affidata al prof. Pasquale
Balestriere, Presidente del Centro Studi Isola d’Ischia, che definisce il libro
« un’autentica summa del culto dell’Incoronata ossia di Maria Santissima
di Costantinopoli».

Un’opera che si distingue anche per l’impaginazione particolarmente
curata e le numerose e suggestive foto (in particolare molto significative le
immagini di Lucia De Luise).
Come evidenziato dai curatori, «un racconto non solo di fede, ma di amore
per le tradizioni», in questo caso di Ischia Ponte.

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