giovedì, Gennaio 16, 2025

Ischia, riecco la guerra del Rispoli tra nuovi arrivati e scrocconi storici

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Gaetano Di Meglio | Se trascorri mezza serata alla Torre di Guevara ad implorare l’assessore del comune di Ischia per avere accesso al campo Rispoli non puoi far altro che confermare quanto l’azione di Paolo Ferrandino non sia la migliore del mondo. Ma di questo, sinceramente, non avevamo bisogno di ulteriori prove.
Veniamo alla stretta attualità. Luigi De Angelis ha comunicato alle varie società di calcio giovanile e non solo l’orario per l’utilizzo del Campo Rispoli. Una struttura fatiscente e in attesa di un serio intervento di recupero che, però, consente a molti di fare il loro “sporco” business con pochi bambini e, ad altri, invece, di consentire la pratica di attività per i ragazzi secondo moralità, rispetto delle regole e dei regolamenti comunali.

Quest’anno, c’è una nuova società di calcio giovanile (protetta da un consigliere comunale senza molta voce in capitolo) che grazie alle battaglie di questo giornale e di altri “player” non si è trovato a fare i conti con i vari Carraturo, “Pesarola” e “Verdone” impegnati a raccogliere firme per non farli “giocare”.
La gestione del Rispoli è regolata da un regolamento che prevede alcuni criteri per la scelta dell’accesso al Rispoli. Tra questi, ad esempio, la residenza della società nel comune di Ischia. Un fattore che ha escluso le richieste avanzata dal Mondo Sport di Casamicciola e del Barano Calcio.
Oltre a questo requisito basilare, gli altri requisiti “difendono” l’anzianità della società sportiva nella pratica della disciplina, il numero degli iscritti e la regolarità della posizione contabile con l’ente.

Ebbene, con questi criteri, la società del “coniglio assassino” avrebbe diffidato l’ente a considerarla “nuova” e a voler valutare le sue richieste al pari di altre matricole attive sia sul territorio sia al Rispoli da qualche anno. Una diffida inviata anche a Carabinieri e Guardia di Finanza.
La speranza, a questo punto, è che Carabinieri e Guardia di Finanza intervengano! Così riusciamo a scoprire il regolamento, le singole posizioni delle singole società e, soprattutto, la regolarità dei pagamenti delle varie società.
Ce ne è una che, ad esempio, molto morosa nei confronti del comune e protetta dal santo della Pagoda, lo scorso anno ha utilizzato gli orari di una società che nel frattempo ha cambiato presidente e gestione. Cambio che non ha permesso più questo accavallamento.
Luigi De Angelis prima della pubblicazione dell’orario ha controllato le posizioni di tutte le società? Se non lo ha fatto il dirigente (che deve alla politica il suo ruolo) speriamo lo facciano le forze dell’ordine. Una sorta di pulizia del campo ci vorrebbe.

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