lunedì, Novembre 25, 2024

La denuncia: «Procida invasa dalle guide turistiche abusive!»

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Un operatore autorizzato traccia un quadro allarmante. Un fenomeno non nuovo ma che quest’anno si è aggravato dopo l’elezione a Capitale della Cultura. E in assenza di controlli gli irregolari prosperano…

Ugo De Rosa | Procida Capitale della Cultura: una opportunità irripetibile per l’economia turistica dell’Isola di Graziella, per un rilancio tanto più significativo dopo la pandemia e in questi tempi di crisi. Ma come purtroppo sempre si verifica, ogni valida iniziativa presenta il rovescio della medaglia. In questo caso, la convinzione dei soliti “furbi” di poter svolgere illegittimamente e senza titoli un’attività che pure è regolata da una disciplina ad hoc. Stiamo parlando dell’attività di guida turistica e di chi la esercita abusivamente.

A segnalare una situazione che viene descritta come allarmante è una guida regolare, che riferisce di un fenomeno ormai talmente diffuso da non poter passare inosservato: «Due settimane fa ho avuto modo di vedere ben quindici guide abusive sfilare per le strade seguite da gruppi numerosi e con tanto di altoparlanti. In particolare tra il porto e il centro storico, creando un indegno caos e disturbando i gruppi condotti da guide regolari, muniti di auricolari. Uno spettacolo indegno e oltraggioso per l’immagine dell’isola. Eppure, so per certo che ben undici degli abusivi sono procidani».
Come in ogni fenomeno di abusivismo, per risolvere il problema è necessario procedere a controlli capillari. Il nostro interlocutore, “magnanimamente”, non invoca salate multe, ma solo l’adozione di adeguati deterrenti: «Basterebbe che la Guardia di Finanza si posizionasse sul porto per fermare tutti gli irregolari, limitandosi ad ammonirli e promettendo, in caso di proseguimento dell’attività abusiva, pesanti sanzioni. Sbugiardandoli dinanzi ai componenti del gruppo e all’accompagnatore. Perché i turisti devono sapere che prima di scegliere una guida devono chiedere il tesserino, come fanno le agenzie serie».
In sostanza la guida regolare si accontenterebbe di mettere in imbarazzo i “colleghi” abusivi. Ma per ogni illecito di questo genere la sanzione esiste e andrebbe applicata. Sempre che si venga colti sul fatto…

I gruppi in arrivo a Procida saranno ancora numerosi. Che fare?

L’abusivismo anche in questo settore peraltro non è una novità. Secondo il nostro interlocutore, «sono tre anni che impera a Procida. Ma quest’anno siamo veramente arrivati all’assurdo. E gli abusivi si fanno addirittura “aiutare” dai figli».
Era prevedibile che l’andazzo registrasse un incremento ora che tutti vogliono visitare la Capitale della Cultura. E a quanto pare sono proprio gli irregolari a beneficiarne. Il lettore infatti riferisce: «Io che sono una guida regolare, su Procida ho ricevuto cinque richieste in sei mesi. Gli abusivi invece lavorano tutti giorni e oltretutto senza rispettare alcuna regola anti Covid».

Una situazione che ovviamente amareggia chi vuole lavorare onestamente: «La capitale della cultura si è rivelata un immondezzaio, che ha dato libero sfogo agli interessi di persone senza scrupoli che fanno i loro comodi». Una delusione aggravata dal mancato intervento di chi dovrebbe essere preposto ai controlli e dall’inerzia del Comune e dell’assessore al turismo, «che sono perfettamente a conoscenza della situazione», ma che lasciano fare… La mancata repressione equivale ad un incoraggiamento a proseguire nella irregolarità. Tanto, non scatterà alcuna punizione…

1 COMMENT

  1. La professione di guida turistica è regolamentata da una legge della regione Campania. Ci sta una multa e una denuncia penale per chi guida turisti senza abilitazione.
    Purtroppo non ci sono controlli ne a Procida ne ad Ischia. È terra di nessuno. Guide senza titolo, con tesserini esteri che non hanno validità in Italia, guide ambientali (titolo non protetto in Campania, ogniuno può chiamarsi guida ambientale) e la cosa più grave tassisti e autisti di bus che spiegano mentre guidano con microfoni o amplificatori.
    È una piaga che dilaga in un territorio che ancora una volta si fa riconoscere per la nonprofessionalità. Quando anche un semplice vigile potrebbe fare il controllo e sanzionare. Certo meglio se lo fa la Guardia di Finanza perché spesso i soggetti non pagano nemmeno le tasse. Controllo che vengono fatti ad Amalfi e a Capri dove proprio la settimana scorsa sono stati fermati e denunciati diversi soggetti.

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