domenica, Dicembre 1, 2024

LA STORIA. Incredibile Gianni Sasso, dopo l’operazione è già in pista per allenare

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Costretto a rinunciare ai Mondiali di Calcio Amputati, ha superato la delusione con la consueta forza d’animo: «Non si molla di un centimetro e presto tornerò più forte di prima». Ora ha già iniziato la fase della riabilitazione dopo l’esito positivo della risonanza magnetica. Intanto, sia pure sulla sedia a rotelle, si dedica al ruolo di preparatore atletico dei giovani

Sembra incredibile, ma Gianni Sasso proprio non riesce a stare lontano dal mondo dello sport. Infatti a pochi giorni dalla delicata operazione chirurgica subita al tendine del quadricipite, è già sulla pista di atletica dello Stadio “Enzo Mazzella” di Ischia per allenare e motivare giovani e meno giovani che semmai nella propria vita non hanno mai corso o svolto attività sportiva, ma che necessitano di una certa preparazione atletica per poter partecipare ad un concorso o a delle gare. Al momento Gianni non può camminare, ed in veste di preparatore atletico, allena gli altri dalla sedia a rotelle. Urlando, incitando e motivando gli altri a dare il massimo. Perché per Gianni la frase “usa quello che hai e realizza quello che vuoi” non è un semplice slogan, ma il suo modus operandi, il suo stile di vita. E in questi giorni che può muoversi solo sulla carrozzina, utilizza la sedia a rotelle per realizzare quello che vuole: allenare gli altri in attesa che prima o poi possa ritornare anche lui a farlo. Ed è quello che ci auguriamo tutti succeda quanto prima.

Solo grazie alla sua grande forza, ha saputo superare questa ulteriore prova. L’intervento, che gli ha comportato un fermo dagli allenamenti e una fase di recupero post-operatorio, lo ha infatti costretto a rinunciare ai Mondiali di Calcio Amputati. La riabilitazione, intanto, è già iniziata, dopo l’esito positivo della risonanza.

Subito dopo essere stato dimesso dall’ospedale Rizzoli, lo stesso Gianni ha raccontato questa disavventura che, pur costringendolo a modificare i suoi programmi futuri, non lo ha di certo scoraggiato più di tanto, come peraltro ha già ampiamente dimostrato in tutti questi lunghi anni trascorsi da quel terribile incidente stradale: «Ieri sono stato dimesso dall’ospedale dopo l’intervento al tendine del quadricipite. Il dottor Caputo, insieme al dottor Sorbo, si è occupato del mio intervento. Da oggi si riparte pian piano, è sconfortante non poter partecipare ai mondiali, ma bisogna sempre prendere il lato positivo da ogni cosa. La mia motivazione non si è spenta, c’è sempre un domani che ci aspetta e che dobbiamo costruire, nessun incidente di percorso deve fermarci.

Il mio motto “usa quello che hai, realizza quello che vuoi” non è mai stato così vero.

GIANNI SASSO

Mi luccicano gli occhi nel ricevere l’incoraggiamento dei miei compagni che si stanno allenando nel centro Kinesis di Corrado, il nostro preparatore atletico. Ce la stanno mettendo tutta e hanno tutta la mia stima e supporto anche se non sarò lì di persona.

A tenermi compagnia, dopo l’intervento, c’erano Sasso senior e i miei due paggetti dell’ospedale Rizzoli: Massimo Iacono e Rossella Manna. L’intervento per la ricostruzione del tendine è durato circa un’ora, ringrazio di cuore il primario, il dott. Sorbo. E ora si riparte, ad aspettarmi c’è un post-operatorio colmo di fisioterapia. Non si molla di un centimetro e presto tornerò più forte di prima. Grazie a tutti per il supporto che mi avete dato».

«SONO UN UOMO FORTUNATO»

Non c’era alcun dubbio: anche se Gianni Sasso dovrà dire addio ai Mondiali di Calcio Amputati del 2022, continua a guardare avanti. E in proposito lui stesso ci ha riportato la conversazione avuta con un amico, che gli ha telefonato per chiedergli come stava. La sua risposta: «Bene, sto bene, ormai ho metabolizzato e vado avanti».

Al che l’amico ha espresso l’interrogativo che si pongono un po’ tutti coloro che non hanno dovuto affrontare una simile esperienza: «Gianni, io ti conosco e capisco, ma alle persone che non ti conoscono come fai a spiegare questa cosa che trovi sempre la motivazione e che sei riuscito ad accettare di non partecipare ai mondiali, anche se ti stavi preparando da mesi con tutta la tua forza?».

«Non è motivazione – ha spiegato Gianni -, è la consapevolezza di essere un uomo fortunato. Sto parlando ancora con te, non andrò ai mondiali, ma sto parlando ancora con te. Ci sono persone che non hanno la fortuna di fare quello che sto facendo io adesso. Sto vivendo. E quindi vivo per quello che ho. Io ho ancora tantissimo, non so per quanto, ma ce l’ho e posso ancora vivere e sognare. Per ora il mio prossimo sogno è correre di nuovo con te».

Un sogno la cui realizzazione si avvicina. Infatti, come detto, la risonanza magnetica effettuata presso l’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno ha dato il risultato sperato: l’operazione subita al tendine del quadricipite ad opera dall’equipe del Dott. Sorbo è riuscita perfettamente e ora Gianni Sasso può iniziare il ciclo di cure riabilitative necessarie a poter lasciare la sedia a rotelle e ritornare a camminare. E tra qualche settimana sarà questo il passaggio più delicato per il nostro campione paraolimpico in quanto Gianni è costretto a caricare tutto il peso del corpo ed il relativo sforzo solo su di una gamba. Ma conoscendo la sua caparbietà, la sua straordinaria forza di volontà e, soprattutto, la sua voglia di potersi nuovamente alzare in piedi, siamo certi che questo avverrà quanto prima. Ricordando appunto che già in ospedale, appena uscito dalla sala operatoria, aveva annunciato di essersi posto un obiettivo: quello di poter tornare a correre con un amico. Perché Gianni con la mente corre, corre, allo stesso modo di come siamo abituati a vederlo correre sulle stampelle alle maratone di tutto il mondo. Forza Gianni!

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