La formazione duale in Europa è un successo, in Italia si concretizzerà grazie all’offerta formativa degli ITS Academy, una realtà in rapida evoluzione. Di questa importante opportunità se ne discuterà sabato 5 novembre, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Cristofaro Mennella” di Ischia. A partire dalle ore 9:30, è infatti in programma il Progetto Ulisse, ossia un incontro di orientamento scolastico post-diploma promosso dal Rotary. Introdotto e moderato da Vincenzo Acunto del Rotary Club Isola d’Ischia, il convegno vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti del mondo della scuola, tra cui i dirigenti scolastici dell’I.I.S “Cristofaro Mennella” prof.ssa Giuseppina Di Guida, dell’I.P.S “V. Telese” prof. Mario Sironik, del Liceo “G. Buchner” prof.ssa Assunta Barbieri, dell’I.T.C. “E. Mattei” prof. Gianpietro Calise. Interverranno anche il presidente del Rotary Club Isola d’Ischia avv. Emanuele Di Meglio; l’assistente del governatore – RC Napoli Nord prof. Francesco Schillirò.
In occasione dell’evento, avrà luogo la cerimonia di intitolazione della sala Auditorium dell’I.I.S. “Mennella” alla memoria di Agostino Lauro (pioniere ischitano dei collegamenti marittimi Ischia – Napoli), cui seguirà l’intervento di Salvatore Lauro in ricordo della figura del padre.
Le relazioni saranno affidate a Michelangelo Ambrosio, responsabile Progetto Ulisse del Distretto 2101 del Rotary International: “Il Progetto Ulisse a supporto degli Atenei e degli ITS presenti nella Regione Campania”; Teresa Farina, coordinatrice Fondazione ITS Mare: “L’ITS Mobilità Sostenibile – Trasporti Marittimi”; Aniello Savarese, presidente Fondazione ITS BACT: “L’ITS sul Turismo e sulla Cultura in Campania”; Roberto Scarpa, professore emerito UNISA e presidente del Consiglio Scientifico dell’ITS Ermete: “L’ITS Ermete: efficienza energetica e l’energia geotermica”; Celestino Vuoso, past president RC Isola d’Ischia: “La bacheca multimediale “Punto Rotary per i Giovani”.
Infine vi sarà un question time dedicato a un dibattito con docenti e studenti.
COSA SONO GLI ITS ACADEMY
Si chiamano Its Academy e sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione che si occuperanno della “formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze” e daranno un diploma che, nel caso di corso triennale, è equivalente a quello della laurea, nelle discipline che riguardano, i trasporti, l’edilizia, il turismo, il made in Italy, i servizi alle imprese, le tecnologie della vita e la transizione ecologica e l’Ict.
La legge approvata dal Parlamento riforma gli Its, istituti tecnici superiori, e li trasforma in una vera e propria “seconda gamba” dell’istruzione terziaria a fianco dei diplomi universitari: si tratta di percorsi con almeno il 30 per cento di laboratori e tirocinii. Dopo tredici anni di esperimenti a livello locale, gli Its sono diventati una realtà nazionale, con regole uniformi, requisiti minimi e standard di qualità condivisi. E con un diploma che sarà valido per i concorsi pubblici e riconosciuto anche dal ministero dell’Istruzione. Era del resto uno dei progetti scritti nel Pnrr, e di cui l’ex premier Mario Draghi aveva parlato nel suo discorso di insediamento. Lo scopo è quello di raddoppiare il numero degli iscritti, che al momento non tocca i quindicimila.
LE NOVITA’ DELLA RIFORMA – Le novità principali della riforma sono queste: l’introduzione dell’accreditamento iniziale e periodico (come avviene con i corsi universitari) come requisito per accedere ai finanziamenti; la revisione delle aree in cui operano gli Its; la ridefinizione della governance e dei requisiti dei docenti; la spendibilità del titolo di studio, l’orientamento e l’istituzione di un organismo di coordinamento nazionale per lo sviluppo degli Its. Senza dimenticare il meccanismo di ripartizione dei fondi. Uno dei temi più delicati – oltre alla ridefinizione delle aree in cui operano gli Its, che spazia come si è visto dal turismo alla meccatronica – è il rapporto con le Regioni, che hanno la formazione professionale come loro competenza esclusiva. Gli Its possono essere soltanto Fondazioni composte almeno da un Istituto tecnico e professionale della provincia; una struttura formativa accreditata dalla Regione; un’impresa che usi tecnologie dell’area di riferimento dell’Its; un dipartimento universitario o – e questa è una novità – un ente di ricerca pubblico o privato operante nell’area tecnologica di riferimento. Dovranno contribuire al patrimonio dell’Its e avere un’esperienza nel campo dell’innovazione.