Gaetano Di Meglio | La politica foriana si accende, forse, con qualche mese di anticipo attraverso parole pesanti, interviste e contro-interviste e post social.
Ieri mattina in edicola si sono potute leggere due interviste. La nostra al presidente del consiglio comunale, Michele Regine e, altrove, quella del sindaco Del Deo.
Senza entrare nello specifico delle domande e delle risposte (quella di Regine la potete leggere sul nostro sito www.ildispari.it), da entrambe emerge la vera condizione della maggioranza.
Michele Regine ci ha detto che lui non è candidato, che il profilo non è ancora chiaro e che lui vedrebbe come sindaco “perfetto”, Davide Castagliuolo. Uno che, fino a qualche settimana, faceva lo sherpa per consolidare la candidatura del consigliere Gianni Matarese.
Tre nomi che fanno il paio sia con le risposte di Del Deo sia con le azioni. Se il sindaco in carica non lo avesse detto, beh, forse avremmo ancora conservato il riserbo su un retroscena molto interessante.
Del Deo, infatti, nelle settimane scorse ha ricevuto almeno due veti da altrettante grandi famiglie elettrici a cui il sindaco riconosce molta influenza. Ebbene, sia Michele Regine sia Gianni Matarese non hanno superato la valutazione di questi “amici”. Incassata la valutazione, Del Deo avrebbe chiesto, allora, una indicazione su cui lavorare e avrebbe aggiunto “meglio se donna”.
Al retroscena che tenevamo in “caldo”, arriva la dichiarazione resa dal primo cittadino: “Secondo me il candidato sindaco dovrà uscire da questa maggioranza, a meno che la stessa maggioranza non decida di puntare su un altro nome».
Se tanto ci da tanto e se le parole hanno ancora un senso è chiaro che Del Deo è senza successore e che la maggioranza non ha un candidato sindaco. Ovvero è spaccata. Ovvero nessuno si fida degli altri.
Siamo a novembre e, mentre Stani Verde raccoglie consiglieri e grandi elettori, mentre Vito Iacono allarga la sua azione “valoriale”, mentre i grandi gruppi già si orientano, la maggioranza di Del Deo si avvia verso una naturale implosione. E il futuro, statene certo, arriverà dopo l’ennesima sera trascorsa in cantina.
La reazione
E se ad un’azione c’è sempre una reazione, ecco Stani Verde come ha accolto le parole del sindaco (Solo minacce e offese, avversari alla frutta): “Ecco che prova nuovamente ad avvelenare il dibattito politico in vista della prossima campagna elettorale. Ma noi non cediamo alle provocazioni diabolico”.
Dino D’Abundo, consigliere comunale di opposizione, invece, si lascia ad un commento più articolato: “Siamo alle solite dichiarazioni superficiali e che non toccano affatto le condizioni reali di un Paese privo dell’essenziale. Per quanto attiene alle minacce, c’è da dire che questo costume appartiene all’attuale Amministrazione e rimandiamo al mittente queste considerazioni prive di alcun fondamento e che mirano a delegittimare la normale e sana dialettica politica che ci ha sempre contraddistinto e questo è chiaramente dimostrato dal netto cambio di atteggiamento di molti elementi dell’attuale amministrazione che, checche’ ne dica il Sindaco, stanno migrando verso la nostra coalizione ed inoltre che la nostra posizione nei riguardi delle figure apicali della nostra compagine, sono chiari e trasparenti da tempo, a dimostrazione di una visione chiara di ciò che auspichiamo per il nostro Paese.
Rispondendo inoltre, alle affermazioni a mezzo stampa del Sindaco, vorrei far notare che le considerazioni, chiaramente di parte, relative alle opere, danno il senso della “visione” distorta di cui Egli è degno rappresentante e che , alla luce dei fatti, non corrisponde affatto allo stato delle cose. Parla di “opere” mentre abbiamo problemi enormi che non sono stati nemmeno sfiorati in una intera decade, abbiamo coste che crollano, occupazione in calo nelle aziende, sicurezza territoriale inesistente, lavori eseguiti male e pagati più volte ed il cui prezzo di mercato, andrebbe approfondito – conclude D’Abundo , senza contare che in questi anni si sono arricchite poche persone “amici degli amici e parenti” a discapito dei foriani, questo il sindaco non lo dice!”