Il 14 dicembre, alle 9.30 presso il Tribunale di Napoli, la dott.ssa Federica De Bellis ha fissato l’udienza preliminare in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio depositata dal P.M. lo scorso 27 ottobre nei confronti di Simone Conte “perché cagionava – si legge nel capo d’accusa – per colpa la morte di CAUSE Manuel, con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, in particolare degli artt. 142 e 143 del d.l. n. 285/1992 (cd. Codice della strada), relativi ai limiti di velocità dei veicoli a motore ed alla posizione dei veicoli sulla carreggiata”.
La difesa di Conte, sostenuta dall’avvocato Antonio De Girolamo, attende l’elaborato del proprio perito per decidere sulle richieste da avanzare dal GIP. Le valutazioni di De Girolamo, infatti, sono prettamente legate alle parole usate dai periti e sono valutate più per l’aspetto civile della vicenda che per quello penale dove, in realtà, sembra quasi tutto scritto. Al momento sembra esclusa sia la richiesta di un rito abbreviato sia di un patteggiamento. Il reato imputato a Conte, l’art. 589 bis c.p. (omicidio stradale) senza il riconoscimento di aggravanti, lascia spazio per una riflessione più larga rispetto alla pena e alla sua valutazione.
Dagli elaborati degli esperti che hanno studiato la scena, la posizione dei mezzi, le traiettorie e il comportamento di entrambi, emergerà la tragica verità che tutti conosciamo. Con qualche dettaglio in più ma che nulla cambia rispetto alla colpa.
L’esperto nominato dalla Procura della Repubblica, il dott. Lima, ha già depositato il suo elaborato sul sinistro mortale del 2 dicembre 2021. Una lunga relazione dalla quale emergono alcuni dettagli che saranno ben valutati, invece, dalle parti civili Calise Fabrizio, Bianco Grazia e Calise Cristian, difesi dagli avvocati Gioacchino Alessandro Silvestro e Mariangela Calise. Non è ancora stato depositato, invece, il report dell’esperto nominato dalla difesa, il dottor Gallucci, che sarà un elemento in più per il sempre più potenziale dibattimento.
IL CAPO D’ACCUSA
Simone Conte è imputato del reato p. e p. dall’art. 589 bis c.p., perché cagionava per colpa la morte di CAUSE Manuel, con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, in particolare degli artt. 142 e 143 del d.l. n. 285/1992 (cd. Codice della strada), relativi ai limiti di velocità dei veicoli a motore ed alla posizione dei veicoli sulla carreggiata. Segnatamente il predetto, conducente del veicolo Fiat Panda tg. EL332CM, percorrendo la SP 270 (via Litoranea), direzione Forio d’Ischia, alla velocità compresa tra i 70 e i 75 km/h (di gran lunga superiore al limite fissato in 50 km/h), giungendo in prossimità di un tratto curvilineo, invadeva la corsia opposta, impegnata dalla vittima, che si trovava a bordo del motociclo Honda SH tg. EV44892 e, dopo averne urtato la porzione anteriore della fiancata sinistra, lo sbalzava oltre il margine destro della carreggiata, facendolo rovinare sulla scogliera sottostante; in tal modo ne determinava la morte post-traumatica conseguente a lesioni toraciche parenchima/i, addominali multiple e cranio encefaliche.